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Alla scoperta del patrimonio culturale Camuno
Conosciuta in tutto il mondo per le incisioni rupestri, dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Unesco, la Valle Camonica è da sempre sinonimo di cultura, arte e storia.
Caratterizzata dall’inestimabile patrimonio archeologico d’epoca romana, dalle bellissime chiese affrescate da grandi pittori rinascimentali, dai numerosi borghi e castelli medievali e da un efficace sistema museale, fonda le sue radici in una tradizione e in un folklore così particolari risalenti alla storia più antica.
Quel poco che rimane dei culti primitivi è oggi tramandato attraverso i racconti popolari che sono stati mantenuti vivi e trasmessi oralmente nel corso dei secoli. Una civiltà dalla cultura e dal folklore singolari: questa è la Valle Camonica, un gioiello che offre un patrimonio dalla ricchezza unica.
La Valle Camonica porta sul suo territorio le testimonianze di una storia ricca e antica oltre diecimila anni. Sono proprio i primi abitanti della Valle, la popolazione dei Camuni, a lasciare i segni più antichi e importanti di questo territorio: le incisioni rupestri di epoca preistorica.
Nei secoli successivi la presenza del ferro ha attirato in Valle altri popoli, tra cui Etruschi, Celti e Romani. Questi ultimi hanno lasciato considerevoli tracce del proprio passaggio, soprattutto nella zona di Cividate Camuno e Breno.
Anche il Medioevo ha lasciato una significativa quantità di segni, nella struttura dei borghi, nelle torri e nei castelli che ancora oggi caratterizzano il paesaggio di questi luoghi.
In epoca più recente la Valle Camonica, nella fattispecie le montagne che sorgono tra Berzo Demo e il Tonale, è stata teatro di alcune tragiche vicende della Prima Guerra Mondiale. Trincee, casematte e fortezze, abbandonate sulle vette dell’Adamello, sono i silenziosi segni lasciati dalla Guerra Bianca, così chiamata a causa delle aspre condizioni climatiche che caratterizzarono gli scontri.