Ho trovato 553 risultati per miniere

Pedalate sul lago

In bici con pendenze un pò impegnative
Pedalate sul lago

Una Messi d'emozioni

Escursione all'interno del parco nazionale dello Stelvio
Una Messi d'emozioni

Salita al Galbiga in MTB

Preparatevi ad un percorso mozzafiato
Salita al Galbiga in MTB

Dal Resegone ai Campelli

Tappa della DOL, Dorsale Orobica Lecchese, fino ad oltre 1.500 metri di altitudine
3. Dal Resegone ai Campelli

Da Bobbio al Pizzo dei Tre Signori

Quarta tappa della DOL (Dorsale Orobica Lecchese), nella quale si affronta l’impegnativa salita del Passo del Toro
4. Da Bobbio al Pizzo dei Tre Signori

Valli di Tartano gran tour con cli sci

All'avventura sul versante valtellinese delle Orobie
Valli di Tartano gran tour con cli sci

Dal campeggio Forcola fino al Monte delle Rezze

Un itinerario all'insegna dello snowboard e dello sci alpinismo
Dal campeggio Forcola fino al Monte delle Rezze

Da Fiumenero al Passo di Valsecca

Il Passo di Valsecca è la meta dell’itinerario che vi consigliamo ma attenzione a primavera inoltrata è importante fare molta attenzione a consistenza e spessore del manto nevoso.   Il Passo di Valsecca separa il Diavolino, propaggine del Pizzo del Diavolo di Tenda, dal Pizzo Poris. Il percorso si sviluppa all’ingresso di Fiumenero, frazione di Valbondione, paese conosciuto per il triplice salto da 315 metri delle cascate del Fiume Serio. Si lascia l’auto nel parcheggio di fronte al punto in cui comincia il sentiero numero 227, che indica il Rifugio Baroni al Brunone, si prosegue sulla sponda destra del Torrente Nero che, caratterizzato da belle gole, in estate è meta di numerosi appassionati di canyoning.A una quarantina di minuti dalla partenza si raggiunge un’ampia radura denominata Campel, nella parte alta a sinistra vi si trova una baita dove, nel periodo estivo, risiede un malgaro con parecchi animali tra i quali dei bellissimi cavalli. Proprio in Località Campel si deve girare di 90 gradi a sinistra e attraversare il Torrente Valsecca, entrando nel canale omonimo, si prende un sentiero ben battuto che permette di superare una cascata e, subito dopo si trova la neve residua delle valanghe che hanno riempito il fondovalle.È preferibile, da questo punto, salire con gli sci ai piedi e possibilmente ai lati degli accumuli di neve. Superati i 1.800 metri di altitudine la coltre si fa più liscia, consistente e meno rovinata dai detriti delle valanghe.Le pendenze aumentano leggermente fino alla parte alta del canale, dove compare sul versante sinistro la sagoma rossa del Bivacco Frattini. Dal Passo di Valsecca, che ora si vede molto bene mancano poco più di 200 metri di dislivello. Nell’ultimo tratto l’inclinazione del versante aumenta in modo progressivo fino al passo.
Da Fiumenero al Passo di Valsecca

Pedalando nel Parco della Grigna

Un itinerario fra antichi nuclei rurali, baite tipiche e boschi
Pedalando nel Parco della Grigna

Dai Piani dell'Avaro ai Laghi di Ponteranica

Itinerario in Alta Valle Brembana, fino a Gerola Alta
Dai Piani dell'Avaro ai Laghi di Ponteranica

A spasso nella Valle di Fonteno

Questa escursione ci porta dentro la valle di Fonteno, percorrendo l’antica mulattiera “del Torès” (Torrezzo), partendo dal borgo di Fonteno. Raggiunto Fonteno si lascia l’auto nel parcheggio prospiciente la chiesa parrocchiale (606 m).Ci si incammina attraverso il nucleo abitato fino alla piazza Vecchia da cui, lambendo la Chiesetta di S. Rocco, si segue via Campello immettendosi così sulla “Mulattiera del Torès” (segnavia CM 3). Ci si addentra nella valle fino a raggiungere, dopo circa 700 metri, la Chiesetta dell’Addolorata del Santello (701 m, 20’ dalla partenza). Qui nel 1944 si combatté una grande battaglia fra partigiani della 53esima Brigata Garibaldi e nazifascisti. I nazifascisti minacciarono di bruciare l’intero paese, ma fortunatamente ciò non accadde. Sulla stradetta si toccano la chiesetta alpestre del Santello, il Mut e le località di Dis, Sancc, Fidrighì, santella di Falsègn, Crapa, Camonghe, pineta del Largù e il Colet con il monumento ai partigiani e veduta panoramica sulle valli di Fonteno, di Adrara, della Valcavallina e sui colli di S. Fermo (1.281 m, 2 h 15’ dalla partenza). Dal monumento, si prosegue in piano verso Nord, passando sul fianco la sommità del monte Torrazzo, sino a raggiungere il Col del Torès in 20 minuti (Vedi indicazioni).Si prosegue in discesa sulla cementata che porta ai Casei del Torès per proseguire ancora in discesa sino a incontrare, sulla sinistra, il sentiero con segnavia CAI 568. Su questo si prosegue sino a raggiungere il Col de Dis e, poco oltre, si imbocca la nuova strada silvo-pastorale che interessa per intero la valletta di Camanga (segnavia n.5,1 h 10’ dal monumento). Quattordici sono i tornanti che ci aspettano nella discesa che avverrà tra fitto bosco e ampie radure. Passato il bivio per l’azienda agricola “La Flora”, si incontra la Strada del Torès, percorsa all’andata. Un’ultima mezz’ora di sforzo e rieccoci a Fonteno. Per ulteriori dettagli: Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi - tel. 035 983823
A spasso nella Valle di Fonteno

Il giro dei campioni

È un’appagante escursione attorno al Monte Campione e Monte Campioncino. La partenza avviene dalla località Cimalbosco al curvone che ospita la “Baracca Rossa” e il rifugio Cimon della Bagozza.   Siamo a circa 1.600 metri di altitudine, 7 km a monte di Schilpario, sulla strada statale per il Passo del Vivione. Dal rifugio Cimon della Bagozza si segue la stradetta cementata CAI 428 che porta verso il Passo Campelli. Si percorre lo sterrato in direzione della Malga Campelli di sotto (1.640 m), e, lasciatala alla nostra sinistra, si raggiunge il pianoro ove è collocata la Madonnina dei Campelli (40’ dalla partenza).Per ammirare da vicino il laghetto dei Campelli si seguono le indicazioni del segnavia CAI 417, si attraversa lo spiazzo erboso e si raggiunge, in discesa, il piccolo lago (1.680 m, 10’). Soddisfatta la curiosità, si ritorna sulla stradetta per il Passo Campelli, preceduta dalla Malga Alta dei Campelli (1.800 m), per allungarsi sino al Passo dei Campelli (1 h 30’, 1.890 m), racchiuso fra il monte Campione e la Cima di Mengol. Si scollina per prendere subito a sinistra, in salita, la stradetta che porta al nuovo rifugio Campione, a Schilpario.Il giro prosegue seguendo i segnavia CAI 159 che portano al vicino Passo di Erbigno (1.990 m), intagliato nella costa che collega il Monte Campione al Monte Cuel, immediatamente a settentrione del passo. Si scollina per una decina di metri e una indicazione su un masso dice di piegare a sinistra. Qui parte il tratto che taglia il versante nord del Monte Campione, sbucando nei pressi delle ex miniere di barite poco sotto il rudere della miniera di Giovo (2.007 m, 30’). Si divalla ancora su sentiero seminascosto dalle alte erbe e in breve si è sul sedime della strada tracciata per l’utilizzo minerario. Con questa si scende al Passo del Giovetto (1 h 15’ da Malga Campione). Ora ci aspetta una piacevole discesa su stradetta con moderata pendenza. Si ripassa dalla Baita Alta di Campelli, dallo spiazzo della Madonnina e dopo un’ora e mezza dal Passo del Giovetto, siamo arrivati al rifugio.  
Il giro dei campioni