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Navigazione Pizzighettone- Fiume Adda

Si torna a navigare, anche il sabato pomeriggio, sul fiume Adda, con partenza da Pizzighettone
Navigazione Pizzighettone - Fiume Adda

11 idee per il weekend

Alcuni suggerimenti per un week end romantico o all'insegna di sport, natura, arte, cultura, benessere e gusto.
Fughe fuoriporta: suggerimenti per un indimenticabile weekend in Lombardia

I Navigli a Milano

Alla scoperta della "Milano città d'acqua"

Un percorso ad anello dal Madonna delle Nevi

Un itinerario sotto la neve...tutto da scoprire
Un percorso ad anello dal Madonna delle Nevi

Ciclabile della Valle Brembana

La ciclabile della Val Brembana, da Zogno arriva a Piazza Brembana per un totale di 23 km, ripercorrendo quasi completamente l’ex sedime della ferrovia della valle Brembana.     Caratterizzata da bellissime gallerie illuminate e scavate direttamente nella roccia, è quasi completamente asfaltata e quindi percorribile anche con bici da strada. Ben segnalata è molto bella da percorrere visto la frescura della parte alta della valle, una ciclabile rilassante e alla portata di tutti. La partenza avviene a Zogno e da subito corre parallela al fiume Brembo, dove si incontra la prima delle stazioni del treno che cento anni fa collegava la valle alla città.Sulla sponda opposta si trova la nota fabbrica di bibite San Pellegrino e dopo qualche minuto si raggiunge l’antica stazione del paese, dove è possibile ammirare il Grand Hotel e lo storico Casinò, realizzati in perfetto stile liberty. Superata una centrale idroelettrica e diverse gallerie si raggiunge la località di San Giovanni Bianco, dove troviamo le indicazioni per la casa natale di Arlecchino. La pista sale lievemente, e a valle si può notare la centrale idroelettrica che in passato alimentava la linea ferroviaria, quindi dopo diverse suggestive gallerie illuminate si raggiunge velocemente le abitazioni di Camerata tra gli orridi e l'instancabile fiume Brembo.Poco più avanti si riprende la pista ciclabile che sale a sinistra, e si cambia sponda del fiume attraverso un ponte in acciaio. Si ritorna così sulla sponda orografica destra del Brembo grazie ad un antico ponte in pietra con la tipica forma a schiena d’asino.La pista prosegue infine in mezzo ai campi con un’ampia curva a sinistra e l’ultima galleria raggiunge Piazza Brembana e quindi l’arrivo di questa meravigliosa ciclabile. Per ulteriori dettagli visita il sito: ValleSerianaBike
Ciclabile della Valle Brembana

6 motivi per una gita a Segrate

Storia, attrazioni e curiosità riguardanti Segrate

Lago di Iseo: l'amena Monte Isola

Automobili vietate a Monte Isola, dove si va a piedi o in bicicletta per riscoprire il fascino del silenzio, percorrendo le strette stradine dei borghi
@inlombardia - Lago di Iseo: l'amena Monte Isola

Sentiero degli Oratori

Il sentiero degli Oratori è un itinerario escursionistico molto suggestivo, di circa 14 chilometri che collega la chiesa di S. Paolo Apostolo con alcuni Oratori da essa dipendenti nel comune di Val di Nizza in Oltrepò Pavese.   Dalla bella chiesa, le cui origini risalgono al IX secolo, si scende rapidamente percorrendo un tratto del vecchio sentiero detto dei “Brgnü”, fino a lambire le sponde del torrente Nizza e arrivare in località Molino dei Gobbi quindi all'Oratorio di San Lorenzo, edificato nel XVI secolo.   L'itinerario porta a cascina Serzego, oggi rinomato Agriturismo, e da qui si sale fino a raggiungere le cime del versante destro del torrente Nizza. Le cime si possono raggiungere anche percorrendo la variante di Pratolungo. Camminando sul sentiero d'altura, si aprono al visitatore scorci panoramici bellissimi: su tutti il panorama che si gode dal monte dell'Orso sulla Val di Nizza e sulla Valle Ardivesrta.   Seguendo le indicazioni, si scende a valle attraversando il piccolo agglomerato di Rivarolo, per poi giungere all'Oratorio della Madonna di Casa Schiavo. Questo Oratorio conserva al suo interno opere in stile Barocco che ne datano le origini al XVII secolo. Lasciato l'Oratorio, si imbocca il “Sentiero del Partigiano”, con una deviazione che porta al cippo che ricorda il sacrificio di Silvano Salvatici.   Nel borgo di Monticelli, offre ristoro la bella fontana, prima di giungere all'Oratorio di San Rocco edificato nel 1632 dai Marchesi Malaspina di Casarasco su committenza del Cardinale Antonio Barberini, Abate Commendatario dell’Abazia di Butrio, per grazia ricevuta dopo l’epidemia di peste che nel 1630 flagellò la valle. Una piccola deviazione porta a Casarasco, antico “Castrum Casalaxio” dei primi Malaspina della Lunigiana, che conserva ancora importanti riferimenti storici. Ritornando sui propri passi, si sale al borgo di Monte; realtà esistente intorno all'anno mille come “domus culta” alle dipendenze dell'Abbazia di S. Alberto di Butrio. Percorsi circa 2 chilometri immersi in boschi ombrosi di querce e di castagni, si arriva a Poggio Ferrato; borgo della Val di Nizza non privo di fascino. Dalla piazzetta si scende per qualche metro sulla strada asfaltata e davanti alla sede dell’Associazione si prosegue sul sentiero che porta all’Oratorio di San Giulio, prossima tappa del cammino. L'Oratorio, detto anche Oratorio di S. Michele, fu edificato come Cenobio dai monaci di Butrio intorno all'XI secolo. Successivamente trasformato in piccola chiesa, rappresenta una delle testimonianze di culto più antiche della Val di Nizza. Lasciata alle spalle la località Costa e percorse poche centinaia di metri, in prossimità della croce di ferro, si apre un’ampia panoramica su tutta la Val di Nizza. Dopo i ruderi della cascina Casella, ormai inghiottita dalla vegetazione e le poche case di Solaro, si scende rapidamente alla chiesa di S. Paolo, dove termina la nostra escursione. Questo sentiero svela la storia, l'ambiente e il culto antico di questa terra, regalandovi una piacevole suggestione che vi accompagnerà lungo tutto il vostro cammino. Equipaggiamento: scarponcini da trekking, man-tellina per la pioggia, bastoncini da montagna, mac-china fotografica, cannocchiale, acqua.Periodo consigliato: tutto l’anno ad eccezione dei giorni di caccia.Si raccomanda di non accendere fuochi; non raccogliere fiori, non abbandonare rifiuti; ri-spettare gli animali. Informazioni: Associazione Culturale Amici di Poggio Ferratopoggioferratoass@gmail.comwww.amicidipoggioferrato.comtel. +39 347.7250825 photo: Camminando in Oltrepò 

Tour in A35: Rovato

La porta ufficiale della Franciacorta.

Tour in A35 Brebemi: Arzago d'Adda

Arzago d'Adda è un pittoresco comune italiano situato nella provincia di Cremona, in Lombardia. Questo borgo, attraversato dal fiume Adda, offre un'esperienza unica tra storia, paesaggi mozzafiato e tradizioni locali.
Tour in A35 Brebemi: Arzago d'Adda

Lo spirito del bosco

Lo Spirito del bosco è un sentiero inaugurato a giugno del 2008, nato da un’idea di Alessandro Cortinovis, autore delle sculture, con l’aiuto per la realizzazione di ERSAF. La difficoltà del cammino non è rilevante, il sentiero si snoda prevalentemente in piano con alcuni brevi strappi, smorzati da scalette e tornanti, richiede comunque scarpe con una buona aderenza per via di alcuni tratti con terreno umido e scivoloso.Lungo tutto il percorso, in parte protetto con staccionata, disseminati qua e là, gli spiriti del bosco osservano e guidano il camminatore.Un modo curioso e simpatico che rende ancora più piacevole l'andar per boschi, ideale e divertente per famiglie con bambini e scolaresche. La partenza è situata in località Gajum, frazione di Canzo in provincia di Como, nel triangolo lariano. La si raggiunge facilmente dirigendosi sulla provinciale 41 verso Canzo, appena oltrepassato il centro bisogna svoltare a destra e seguire le indicazioni verso fonti Gajum.Arrivati in prossimità delle fonti è bene lasciare la macchina in uno dei parcheggi nei pressi del ristorante “La Sorgente” o poco più avanti sulla Via per San Miro.Nei giorni festivi e pre-festivi, il parcheggio consigliato è quello dell'area di Piazzale Giovanni XXIII nei pressi del cimitero in Via Rimembranze. Il percorso si snoda fra le foreste dei Corni di Canzo lungo il torrente Ravella di cui il primo tratto, fino alla chiesa di San Miro al monte, è completamente su sfondo in selciato. Giunti alla fine della strada bisogna proseguire oltre la sbarra sul sentiero geologico, lungo il quale si trovano parecchi cartelli che spiegano l’origine dei vari tipi di roccia che si incontrano durante il cammino, oltre ad alcune notizie culturali del luogo. La prima tappa è la Chiesa di San Miro che si raggiunge seguendo sempre il selciato senza deviazioni, qui ci si può rinfrescare con due delle numerose fontane che si trovano lungo il cammino. Terminata la visita del santuario, e letta l’interessante storia di San Miro, si ritorna sul tracciato precedente ripercorrendo a ritroso un breve tratto, fino a giungere al primo dei vari ponti che attraversano il torrente Ravella. Da qui il percorso prosegue su un sentiero sterrato ben segnalato in mezzo ad una spettacolare faggeta proseguendo sempre verso la nostra seconda meta, località Terz’Alpe. Dopo una mezz’ora circa di cammino dal primo ponte, superata la ripida scalinata finale, si giunge finalmente all’agriturismo Terz’Alpe per una meritata sosta.Da qui si può decidere di scendere verso località Prim’Alpe direttamente dalla strada in selciato, noi consigliamo di scegliere il sentiero denominato "Spirito del Bosco”, che attraversa la boscaglia. Per percorrerlo bisogna dirigersi all’iniziodella strada verso Prim’Alpe e, dopo pochi metri, dove si trova un sentiero poco visibile sulla sinistra che si inoltra nel bosco verso un tronco scolpito: quello è l’inizio dello “Spirito del Bosco”. Si segue facilmente sempre il sentiero sterrato superando le numerose sculture e le strane strutture create dall’artista. Verso la fine, un curioso bivio con due cartelli, “per di sù” e “per di giù", non importa quale si sceglie, dal momento che si incroceranno nuovamente più avanti ma quello che scende è più suggestivo. Nel tratto finale si attraversa un torrente sopra un ponte per poi risalire verso Prim’Alpe. Qui si trova un’ampia radura attrezzata con area picnic.Più in basso, oltre il prato, vi è una vecchia piantagione di ciliegi, da non perdere assolutamente ad inizio primavera quando la fioritura dà luogo ad uno spettacolo meraviglioso. Per concludere la passeggiata si deve scendere seguendo la strada in selciato di fronte all’edificio, raggiungendo nuovamente le fonti di Gajum in poco più di mezz’ora di cammino. Lungo il percorso si passa di fronte all’agriturismo “In Valentina”, sosta consigliata a chi vuole portarsi a casa qualche prodotto biologico tipico del luogo. - Ph: Raffaele Redaelli
Lo spirito del bosco

Nuclei rurali di Lanzada

Alpe Prabello - Ponte
Alpe Prabello