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Val Sanguigno e il Rifugio Gianpace

Il sentiero amico dell’acqua

Il Cammino di San Giovanni

ll percorso del Cammino di San Giovanni si articola lungo la campagna della Martesana e dell’Alto Lodigiano sfruttando anche i bellissimi sentieri messi a disposizione del Parco dell’Adda Sud.

Nobili Segni. Via Carolingia

Strada d’Europa e collegamento con la Via Francigena da Castiglione delle Stiviere a Mantova
Nobili Segni - Via Carolingia

Chiesa dell’istituto Sacra Famiglia a Cesano Boscone

Don Domenico Pogliani dedicò la sua vita agli orfani e ai disabili emarginati.

Castello Crivelli

La villa rinascimentale del conte Alessandro Crivelli di Lomello

Grotte di San Ponzo

A poca distanza dal borgo di San Ponzo, frazione  di Ponte Nizza,  completamente costruite in pietra locale,  si trovano le grotte di San Ponzo, dove abitava il Santo eremita del periodo romano. Nei pressi delle grotte vi è una sorgente di acqua miracolosa e un’area di sosta per i visitatori. La grotta è raggiungibile percorrendo una strada consortile di circa 3km, ed è visitata dai pellegrini che raccolgono le gocce d'acqua che stillano dalla grotta, ritenute miracolose. Dalla chiesa di San Ponzo il cammino prosegue lungo i sentieri boschivi in direzione delle grotte dove visse l’eremita, uno dei siti fossiliferi più importanti dell’Oltrepò Pavese. Attraverso boschi secolari di castagno si arriva fino al punto in cui la roccia arenaria, scavata dagli agenti atmosferici, si è trasformata nelle grotte in cui fu rinvenuto il corpo di San Ponzo. Qui è stata edificata anche una piccola cappella. Dopo la visita alla grotta l’itinerario continua, tra boschi di quercia e carpini, prosegue verso il monte Vallassa raggiungendo un terrazzo naturale con una bellissima vista sulla Valle Staffora e l’alto Appennino.  Il Monte Vallassa  Al confine tra la Val Curone e la Valle Staffora, la montagna si trova a un’altitudine di circa 756 m. m sul livello del mare. Il Monte Vallassa è una meta popolare per gli escursionisti e gli amanti della natura. Dalla cima della montagna si può godere una vista spettacolare sulla valle Staffora che si estende ai piedi della montagna. Il Monte Vallassa è inoltre un’importante area di interesse geologico, in quanto contiene numerose formazioni di rocce sedimentarie risalenti al periodo giurassico. Queste rocce sono state oggetto di studio da parte di geologi e paleontologi per molti anni per la presenza di numerosi fossili di piante e animali che vivevano in questa regione durante il periodo giurassico.  Il paradiso dei climber  Casco e moschettoni. In questa vallata arrivano climber da tutto il nord Italia. Sul versante sud del monte Vallassa ci sono una serie di balze rocciose stratificate, note come Balze di Guardamonte, e frequentate come palestra di arrampicata tutto l’anno. Le vie ferrate sono di varie difficoltà, adatte sia per i principianti che per i più esperti. Ma non vanno sottovalutate: richiedono una buona preparazione fisica e tecnica, nonché l’attrezzatura adeguata. Oltre all’arrampicata, le Balze di Guardamonte sono anche una meta per gli escursionisti e gli appassionati di trekking.  (Fonte: www.startoltrepo.it)
Grotte di San Ponzo

Da Varzi a Sant'Alberto di Butrio

Un breve itinerario che con 500 m di dislivello sale fino all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio. Nel primo tratto di salita si passa da Oramala e il suo castello, arrivati a Poggio del Re il percorso prosegue con leggeri saliscendi.  Questa escursione sulle colline dell’Oltrepò Pavese partendo dal borgo di Varzi ci conduce in un luogo molto particolare l'Eremo di Sant'Alberto di Butrio La frazione S.Alberto di Butrio, prende il nome dal sacerdote Alberto, che distribuito ai poveri tutto il suo patrimonio, si ritirò eremita tra i monti. Alberto vi eresse una piccola chiesa che mise sotto la protezione della Vergine. Intorno a lui si raccolsero altri uomini ispirati alla Fede, e così sorse l’Abazzia, che venne disciplinata con le regole di San Benedetto. Gregorio VII ne parla in una lettera diretta ai monaci nel 1074, anno in cui forse morì il fondatore e primo abate Sant’Albero. L’Abbazia specialmente per le ampie donazioni dei Malaspina e di altri signori, divenne ben presto molto ricca e l’Abate, nel 1158, fatto ricco e potente, acquistò da Obizzo Malaspina la Contea di Pizzocorno. l’Abazia fu meta di eprsonaggi illustri, la tradizione vuole che vi abbia sostato Federico Barbarossa e che vi sia sepolto il sovrano inglese Edoardo II. Nel XVI secolo, Papa Leone X la unì a quella di S.Bartolomeo di Pavia. Seguì una perdita di importanza dell’Abbazia che fu poi soppressa d’autorità nel 1810 da Napoleone Bonaparte. L’Eremo di S.Alberto di Butrio, dedicato all’Abate eremita fondatore dell’Abbazia, è considerato un gioiello di architettura medioevale, nei dintroni è di notevole interesse la frazione S.Ponzo che, completamente costruita in pietra locale, conserva ancora l’autenticità dell’impianto medioevale. A poca distanza si trovano le grotte di S.Ponzo dove abitava il Santo eremita del periodo romano. Nei pressi delle grotte vi è una sorgente di acqua miracolosa e un’area di sosta per i visitatori. Prima di giugngere all'eremo incontreremo il Castello di Oramala che divenne sede privilegiata della corte dei Malaspina e diede ospitalità ai più noti trovatori della cultura occitana provenzale. Il castello, residenza privata, è attualmente chiuso al pubblico.  

CASTELLO SCALIGERO di Ponti sul Mincio

Il Castello Scaligero, edificato nel periodo compreso fra il 1260 e il 1276; viene compreso nelle costruzioni difensive della Signoria degli Scaligeri, a difesa del territorio e ad osservazione della vasta valle precedente il Lago di Garda. Il castrum di Ponti è definito come un “castello recinto”, a forma poligonale ed allungata e racchiuso entro cinque torri, due delle quali vere e proprie costruzioni chiuse da mura, e le altre tre costituenti rientranze del camminamento di ronda.Una delle cinque torri si trova alla punta settentrionale mentre altre due lungo i fianchi, verso il fiume Mincio e verso le abitazioni.Queste tre non sono delle vere e proprie torri ma sembrano essere dei ripiegamenti verso l'esterno delle cortine così da formare una pianta quadrilatera senza muratura verso l'interno del recinto.Le altre due torri hanno una pianta quadrilatera e sono cinte da mura, quindi controllano la visuale delle altre così da sembrare che il castello possedesse due masti mentre in effetti è solo una sprta di recinto. L'attuale torre dell'Orologio la si può visitare al suo interno e godere così di un panorama mozzafiato.La torre più alta, il mastio, si trova vicino a quella che un tempo era la porta di accesso dal borgo. Oggi, dopo accurati restauri rappresenta il biglietto di ingresso a Ponti per chiunque giunga in paese.  BIGLIETTO DI INGRESSO- singolo € 2,00         - portatori di handicap gratis + 1 accompagnatore € 1,00- gratis minori di 14 anni    - portatori di handicap + 1 accompagnatore gratis ♦  ATTENZIONE ! Il Castello non è accessibile alle persone su sedia a rotelle e ai passeggini. In questo antico edificio si accede tramite un unica scalinata e sono presenti passaggi obbligati su scale.♦  Durante il periodo di chiusura le visite guidate al Castello Scaligero si effettuano solo su prenotazione.♦  Visitabile con Audioguide in lingua italiana, inglese e tedesca.♦  In caso di maltempo il Castello rimarrà chiuso alle visite.♦  Animali ammessi. Il Castello Scaligero di Ponti sul Mincio si trova in Via Castello, 46040 Ponti sul Mincio (MN)

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