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Faro di Brunate

Sulla sommità del Monte Tre Croci, in località San Maurizio a Brunate, troneggia, con una storia quasi centenaria, il Faro di Brunate. Progettato nel 1927 dall’ingegnere Gabriele Giussani, è il regalo con cui la città di Como celebrò il suo illustre cittadino Alessandro Volta, a 100 anni dalla sua morte.   Per questo motivo il faro è conosciuto anche come Faro Voltiano, a ricordare il legame profondo tra Como e la scienza.  Con una pianta ottagonale, la torre è alta ben 29 metri e domina tutta la vallata sottostante. Dal tramonto all’alba la lanterna del Faro emette, alternati, fasci di luce verdi, bianchi e rossi che richiamano i colori della bandiera italiana e ne fanno un simbolo di memoria e identità.  All’interno, una scala a chiocciola di 143 gradini conduce verso due balconate circolari da cui è possibile ammirare non solo le città limitrofe di Chiasso e Cernobbio, ma anche la parte occidentale della catena alpina fino al Monte Rosa e, in giornate particolarmente limpide, addirittura la Madonnina sul Duomo di Milano. Sebbene si possa raggiungere la terrazza panoramica per godere della vista mozzafiato, purtroppo al momento non è possibile visitare l'interno del Faro e salire la scalinata a causa di lavori di ristrutturazione. Tuttavia, una valida alternativa, che permette di godere egualmente dell’atmosfera comense, può essere esplorare i paesaggi che circondano la torre attraverso un percorso di trekking.  L’ esperienza inizia già dal viaggio per raggiungere Brunate: la storica funicolare, attiva dal 1894, collega il centro di Como al piccolo borgo in pochi minuti, superando un dislivello di oltre 500 metri e regalando panorami mozzafiato durante la salita. Giunti a Brunate, il sentiero verso il faro si snoda lungo una mulattiera panoramica, immersa tra boschi di castagni, betulle e pini. Il percorso, di circa 1,2 chilometri, è adatto a tutti e offre numerosi punti di sosta dove ammirare il panorama sulla città, il lago e le montagne circostanti. Durante la camminata, si incontrano piccole cappelle votive, testimonianza della profonda spiritualità che ha sempre caratterizzato questi luoghi, e si respira un’atmosfera di pace e silenzio, lontano dal caos cittadino. La terrazza panoramica alla base del Faro è il luogo ideale per una pausa rigenerante, un picnic o semplicemente per lasciarsi incantare dal tramonto che tinge il lago di sfumature dorate e rosate. 
Ph: I Mille

In bicicletta alla scoperta del Parco del Mincio

Noleggio bici, tour in bicicletta

Estate in Lombardia

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Esperienze sull'acqua tra Navigli e Ticino

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Osservatorio Astronomico Giuseppe Piazzi

Inaugurato nell'ottobre del 2009 e dotato della più moderna strumentazione, l' Osservatorio offre la possibilità di visite guidate e di piacevoli e interessanti serate alla scoperta della volta celeste, che consentono attività di tipo didattico, turistico e scientifico.    Da anni svolge  ricerca scientifica, infatti, l'Osservatorio collabora con il  Minor Planet Center (MPC)  per lo studio dei cosiddetti " pianeti minori ", comete e asteroidi più o meno grandi.L'Osservatorio Astronomico Giuseppe Piazzi si trova in località San Bernardo, nel comune di Ponte in Valtellina, a 1238 mslm, il più alto di tutta la Lombardia. È costituito da una cupola in acciaio zincato, del diametro di 4,5 metri ed ospita un telescopio riflettore con apertura di 50 cm. Tutta la strumentazione principale è rigorosamente “made in Italy”. E' intitolato all'astronomo Giuseppe Piazzi (Ponte in Valtellina 16 luglio 1746 - Napoli 22 luglio 1826) massima gloria del suo borgo natale e della Valtellina, fondatore dell'Osservatorio Astronomico di Palermo, famoso fra l'altro per un colossale lavoro di osservazione e di calcolo della volta stellare che si concretizzò con la pubblicazione di un corposo catalogo che contempla 6748 stelle e per la scoperta del pianeta Cerere. Nel 1803 e nel 1814 vide premiati i propri cataloghi di studio dall'Acadèmie des Sciences di Parigi . Ogni anno con il patrocinio dell'Associazione Astrofili Valtellinesi, Comune di Ponte in Valtellina e Comunità Montana di Sondrio, viene organizzata la manifestazione "Ponte sotto le Stelle" Per info: prenotazioniosservatorio@gmail.com Associazione Astrofili Valtellinesi: informazioni@astrofilivaltellinesi.com 

Infopoint Abbiategrasso

Abbiategrasso è una splendida cittadina posta 22 km. a sud-ovest di Milano, facilmente raggiungibile in bicicletta lungo le alzaia del Naviglio Grande, nel cuore del Parco del Ticino.
Abbiategrasso, vista dall'alto del centro storico

Infopoint Basso Lago d'Iseo e Valcalepio

L’ Infopoint Basso Lago d’Iseo e Valcalepio è gestito dalla Pro Loco Sarnico-APS.Il personale qualificato è a disposizione per qualsiasi informazione riguardante l’area del Basso Sebino e della Provincia in generale. Il nostro compito è quello di fornire a turisti e cittadini tutte le informazioni necessarie per vivere pienamente il territorio nel quale operiamo.  Servizi offerti:– accoglienza turistica;– informazioni turistiche in merito alle maggiori attrattive turistiche del Lago d’Iseo e più in generale dell’intera provincia;– informazioni sulle strutture ricettive della zona;– informazioni su eventi e spettacoli;– pubblicazione e distribuzione di materiale turistico, opuscoli, brochure e cartine, orari dei mezzi di trasporto, calendari eventi organizzati nella zona del Basso Sebino. Altri servizi:– Biglietteria per Navigazione Lago Iseo;– Sportello al pubblico e Ufficio Registri Nautici per L’autorità di Bacino Lacuale dei laghi d’Iseo, Endine e Moro. Il territorio del Basso Sebino comprende la parte meridionale della sponda bergamasca del lago d’Iseo e l’immediato entroterra, quasi tutto occupato da ripide colline e montagne passando da un’altitudine di 197 m s.l.m di Sarnico ai 753 m s.l.m. di Parzanica fino alla cima del Monte Bronzone, 1.334 m s.l.m. I paesi compresi sono: Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Castelli Calepio, Chiuduno, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Grumello del Monte, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Viadanica, Vigolo, per un territorio complessivo di circa 123 km2 e un totale di circa 53.000 abitanti.I piccoli insediamenti, collegati da comuni vicende storiche, sono uniti da una precisa identità ambientale: il lago d’Iseo (o Sebino). La bellezza dei luoghi, felicemente definita “tra i monti e il lago”, trova riscontro anche nei borghi storici con elementi di strutture fortilizie, nei santuari e negli straordinari tesori d’arte. Le comunità affacciate sul lago uniscono elementi architettonici di nobiltà antica, tracce di archeologia industriale e strutture turistiche moderne, mentre l’entroterra consente la felice scoperta di una civiltà rurale e montana per molti aspetti ancora integra.Il Basso Sebino è, inoltre, tutto da scoprire per l’enogastronomia, i prodotti tipici (formaggi, salumi, miele, vino, olio d’oliva…), il trekking lungo i sentieri collinari, gli sport acquatici, le manifestazioni culturali e folkloristiche.                                            

Infopoint Luino

Luino: splendido centro urbano situato nella zona nord occidentale della provincia di Varese e principale città della sponda lombarda del Lago Maggiore.
Lungolago Luino

Infopoint San Benedetto Po

Nel cuore della Pianura Padana, in provincia di Mantova, si erge maestoso il Complesso Monastico di San Benedetto Po, fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, nonno della celebre Contessa Matilde.
InfoPoint San Benedetto Po

Infopoint Val Vestino

In località Molino di Bollone troverete l’Ufficio Turistico - Infopoint inLombardia Val Vestino, dove vi verranno fornite tutte le indicazioni e i consigli utili per permettervi di scoprire le bellezze del territorio in base alle vostre esigenze e curiosità.   Presente bookshop con carte dei sentieri, pubblicazioni sul territorio valvestinese e vendita di prodotti locali souvenir del territorio quali fagioli e miele della Valvestino. Punto di ricarica e-bike (segue l'apertura dell'ufficio).  Un viaggio in Val Vestino può diventare uno straordinario itinerario del gusto grazie a piccole strutture ricettive diffuse nei vari borghi, dove si possono assaporare piatti tipici della cucina tradizionale e non solo.Possibilità di soggiornare in tipiche strutture a conduzione familiare o nei pittoreschi fienili dal tetto in paglia.Da ogni frazione si snoda un reticolo di itinerari che gli amanti delle escursioni potranno scegliere per scoprire i meravigliosi paesaggi della Valle.Il territorio della Val Vestino è, infatti, in grado di offrire ai turisti un’ampia scelta di opportunità per esercitare sport a contatto con la natura.Ideale per praticare escursionismo a piedi e in mountain bike.I boschi, le mulattiere, i sentieri, le acque dei torrenti e le grotte sono lo scenario prediletto per immergersi in modo energico in un contesto naturale di immenso valore. Sito Web Visit Val Vestino CHIUSO DA OGNISSANTI, RIVOLGERSI PRESSO IL CONSORZIO FORESTALE TERRA TRA I DUE LAGHI – ECOMUSEO DELLA VALVESTINO Loc. Cluse – Valvestino Turano (BS) 0365745060 – 0365745007 info@visitvalvestino.it – info@consorzioforestaleterratraiduelaghi.com Come raggiungerciDa Idro (km. 14) => Capovalle => Valvestino => Lago di GardaDa Gargnano (km. 19) => Valvestino => Capovalle  => Lago d’Idro
Val Vestino

Infopoint Cernobbio Anagramma

Cernobbio sorge sulla riva occidentale del Lago di Como, dolcemente adagiato tra le sponde e il Monte Bisbino. Il luogo è noto per la bellezza del paesaggio che ha ispirato molti artisti.   Le prestigiose dimore signorili sono state da sempre meta di personaggi di rilievo e anche le strutture alberghiere della città hanno ospitato nei secoli turisti provenienti da tutto il mondo. Cernobbio è la meta ideale per trascorrere un soggiorno rilassante fra bellezze paesaggistiche e culturali.  Tra l'azzurro del lago e il verde della montagna, Cernobbio accoglie turisti  e visitatori con il fascino elegante e discreto di un borgo tutto da scoprire. Per chi apprezza le camminate e vuole godere di un panorama sul lago, le frazioni di Piazza Santo Stefano e Rovenna offrono scorci mozzafiato. Mentre la camminata che passa per la Croce dell'uomo per arrivare al Santuario della Beata Vergine del Bisbino offre agli appassionati l'opportunita di vivere la natura di Cernobbio accompagnati dalle sculture in legno di G. Aramini. Numerose le attività e le ville presenti sul territorio, famose ed ammirate in tutto il mondo. Fra di esse Villa Bernasconi è l'unica aperta al pubblico, sottoforma di museo interattivo, e perfetto esempio di architettura liberty. L'infopoint è proprio lì a Villa Bernasconi, cuore pulsante degli eventi e delle attività culturali della città.  Qui si possono trovare tutte le informazioni utili per il vostro soggiorno, come guide, mappe, schede monumenti, eventi e rassegne anche dei Comuni limitrofi. Tutto il materiale è disponibile all'entrata della biglietteria del museo alla quale si accede scendendo la rampa sulla destra della villa. Il museo è  visitabile negli orari di apertura previo acquisto del biglietto.

Chiesa di San Salvatore

Situata nella parte bassa del maggengo omonimo, nella valle del Livrio, la chiesa di S. Salvatore è oggi utilizzata per poche funzioni durante il periodo estivo. Molto interessante è però la sua storia: ritenuta la più antica di tutta la Valtellina, la tradizione vuole sia stata eretta dai primi cristiani e risalirebbe al principio del sesto secolo. Lo storico Quadrio nelle sue Dissertazioni (1755) parla della valle de’ Liri e riferisce che lassù “un tempo quando Albosaggia non era ancora un borgo abitato, fiorivano numerose famiglie anche di altri luoghi della Valtellina, parte dei quali ora al Bergamasco appartengono: dove si estendeva il dominio dei Capitanei era la chiesa di S. Salvatore”. La valle del Livrio in tempi remoti fungeva infatti da collegamento tra la valle dell’Adda e la Valbrembana e questo giustifica la presenza di insediamenti in queste zone. Quando il Quadrio scriveva la chiesa appariva già restaurata e in parte rifatta, ma della sua fondazione non esisteva documento; tuttavia lo stesso storico riferisce della presenza di una lapide scritta in carattere gotico con scolpito l’anno 537 (lapide ora scomparsa ma altri fonti storiche confermano che essa era ancora presente nel 1873). Interessante è anche scoprire che documenti dell’inizio del Seicento ci dicono che la chiesa di S. Salvatore era comparrocchiale. Il Quadrio a tal proposito della chiesa dice “ch’era già parrocchia comune allora di varie terre, e del Bergamasco, e della Valtellina”: secondo lo storico S. Caterina, costruita solo nel 1354, divenne una seconda parrocchia. A prova dell’importanza ricoperta in quel periodo da S. Salvatore, negli atti parrocchiali dal ‘400 fino al ‘600 tutti gli eletti alla cura di Albosaggia vengono ricordati come curati di S. Caterina e S. Salvatore. Dal punto di vista stilistico la chiesa si può considerare barocca; subì rimaneggiamenti, restauri e aggiunte in varie epoche con interventi stilistici diversi, cosicché della struttura medioevale non rimane più nulla. Soltanto il campanile, almeno in alcuni tratti, potrebbe appartenere alla struttura originaria dell’antica chiesa. Fonte: Parrocchia di Albosaggia