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Mortara
Mortara si è guadagnata nei decenni il titolo di patria del Salame d'Oca più buono del mondo
Mortara, teatro nell'VIII secolo dell'epica battaglia combattuta il 12 ottobre 773 tra il re longobardo Desiderio e Carlo Magno, re dei Franchi, è oggi un fiorente centro agricolo, industriale e commerciale, famoso sin dal Trecento per la produzione dei Salame d'Oca Ecumenico (insignito del marchio IGP) e di altre specialità culinarie come i prosciutti e i patè di fegato.
Nel Medioevo fu un importante luogo di sosta lungo la Via Francigena e fu prestigiosa sede della potente congregazione dei Canonici Regolari Lateranensi e dunque la città vanta numerosi edifici religiosi di notevole pregio artistico ed architettonico.
Il Palio "Città di Mortara" si svolge dal 1970 l'ultima domenica di settembre, in concomitanza con la Sagra del salame d'oca di Mortara. E' preceduto da un corteo storico di ambientazione sforzesca, composto da oltre 400 figuranti.
Mortara è la seconda città della Lomellina dopo Vigevano. Fu coinvolta in piena epoca medioevale in un famoso evento storico: era il 12 ottobre dell’anno 773 d.C. e i Franchi, guidati da Carlo Magno, si scontrarono proprio tra questi campi in una sanguinosa battaglia contro i Longobardi, capitanati dal re Desiderio.
È possibile che il nome della cittadina derivi proprio dalle conseguenze di quello scontro cruento: Mortis Ara, trasformato nei secoli in Mortara, significa “altare della morte” in latino. I vincitori indiscussi della battaglia furono i Franchi, che seppellirono i loro caduti nei pressi dell’abbazia di S. Albino.
Oggi Mortara è conosciuta per il suo ruolo prominente in ambito agricolo e industriale, ma basta recarsi in città nel mese di settembre per ritrovarsi immersi in grandi cortei storici testimoni del suo passato. Al termine di ogni estate, infatti, si tiene a Mortara la sagra del salame d’oca: un’occasione unica per gustare questo prodotto tipico ma anche per assistere a balli e giochi di strada. Durante la sagra del salame d’oca le sette contrade di Mortara, una per ogni quartiere della città, mettono in scena anche un imperdibile gioco dell’oca vivente: le squadre avanzano lungo il tabellone in base alle abilità dei partecipanti nel tiro con l’arco.