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Sapori sui laghi di Como e Varese
Laghi e montagne. Piatti saporiti, eredità della cultura contadina. Gusta i sapori del Lago di Como e di quello di Varese
“Regione dei laghi”, la chiamano le guide turistiche, soprattutto quelle destinate ai visitatori stranieri.
Eppure in genere chi ci abita non si accorge di vivere in una delle aree con più bacini naturali d’acqua dolce in tutta Europa.
Le zone che circondano il Lago Maggiore, quello di Varese e il Lago di Como sono un continuo saliscendi in mezzo alla natura e cime innevate a fare da contorno.
Gli appassionati delle passeggiate apprezzeranno itinerari come la Strada Regia tra Como e Bellagio, il Sentiero del Viandante lungo la sponda orientale del Lago di Como e la Via dei Monti Lariani, percorso escursionistico che da Cernobbio collega località lungo le montagne della sponda occidentale e i luoghi di buon ristoro come la Colma di Sormano, situata in cima alla dura salita del Ghisallo, dalla cui terrazza si può osservare il Lago di Como sul lato dove le storiche ville favolose, come l’incantevole Villa Balbianello, attirano i registi di Hollywood.
Gli amanti della letteratura potranno seguire le tracce dei “Promessi Sposi” lungo l’Itinerario Manzoniano per i caratteristici rioni di Lecco.
Tipica la cassoeula, specialità a base delle parti meno nobili del maiale (incluse orecchie, piedini e muso) e verza, della quale esistono molte varianti: nel Varesotto ad esempio si aggiungono i verzini (piccole salamelle fatte con l’impasto della salsiccia). Altro piatto tipico è il brüscitt, trito di carne di manzo tagliato al coltello e rosolato in padella con burro, lardo, aglio e finocchietto selvatico e sfumato con vino rosso, da servire con la polenta.
I laghi hanno sempre portato sulla tavola molti pesci d’acqua dolce come l’agone che, essiccato e salato secondo una tradizione secolare, diventa il missoltino che si serve accompagnato da polenta e vino rosso per onorare il suo sapore deciso, magari un Domasino ottenuto da uve Sangiovese, Merlot e Rosseio, vitigno autoctono dalla bassa produzione.
La vite in queste zone ha tradizione antica ma vari fattori, come l’allevamento del baco da seta, avevano portato ad abbandonarla: solo da pochi anni si è ripreso a produrre vini. Molti vigneti sono terrazzati e con forti pendenze e le escursioni termiche caratteristiche di quest’area sono importanti fattori che donano ai vini eleganza, freschezza e sapidità.