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Cosa mangiare a Cremona e dintorni
I piatti tipici da provare nel Cremonese
Un menù per scoprire i piatti della tradizione cremonese: dai marubini e tortelli al Gran Bollito, dal salame Cremona IGP alla mostarda, passando per i formaggi tipici.
C’è un modo sempre valido per scoprire le tipicità di un territorio, restando comodamente seduti: assaporare i piatti tipici della tradizione di quel luogo, vere e proprie eccellenze della tavola, che raccontano storie di gusto. Proviamo a guardare da vicino i prodotti tipici della zona di Cremona. Hai già l'acquolina in bocca?
Viaggio nel gusto, tra i sapori del Cremonese: i primi
Iniziamo dal principio, ossia dal primo piatto: i marubini cremonesi. Si tratta di pasta ripiena (della dimensione di una castagna) a base di farina di grano duro, tenero e uovo, ripieni di carne di manzo marinata con verdure o vino rosso, con l’aggiunta di carne di vitello arrostita e profumata con salvia o rosmarino. Come alternativa al vitello, si usa anche la carne di maiale spruzzata di vino bianco oppure il “pistum” (impasto di salame cremonese).
Ma come si suol dire, Paese che vai, usanza che trovi: anche il ripieno può variare da un Comune all’altro. Assolutamente da provare sono i marubini ai tre brodi, il cui procedimento consiste, in breve, nel mettere insieme pollo (cappone o gallina), manzo, carne di maiale e verdure, in acqua fredda.
Un altro primo piatto da assaggiare assolutamente sono i tortelli cremaschi, un sottile equilibrio di sapori tra il dolce-speziato del ripieno e il salato della pasta e del condimento. Il segreto per prepararli a regola d’arte è bilanciare le quantità di ripieno e pasta, evitando di usare quella all'uovo, perché non reggerebbe i tempi di cottura (20/40 min.). Il risultato? Un piatto ricco e gustoso da non lasciarsi sfuggire. Esistono diverse varianti di tortelli, che si differenziano per gli ingredienti utilizzati. Sei curioso di provarle tutte?
Cosa bolle in pentola? Sua Maestà il Gran Bollito
Un piatto semplice ma ricco di sapore, un mix di carni dai tagli più poveri, cotte per ore e ore in acqua bollente: ecco il Gran Bollito. Un secondo piatto che non può mai mancare sulla tavola dei cremonesi doc. Una volta messi in pentola, gli ingredienti devono cuocere per tre ore abbondanti. Si tratta di un “piatto della domenica” e per questo si prepara (e soprattutto si gusta) con lentezza, magari in uno dei locali tipici della zona.
Gli immancabili: salame Cremona IGP e mostarda
Due prodotti da assaggiare a Cremona e dintorni sono il tipico salame e la mostarda.
Lo dicono anche gli storici: molto probabilmente la Pianura Padana è sempre stata un territorio ideale per l'allevamento del maiale, sin dall'epoca romana. Per questo già da allora era presente qualche forma “rudimentale” di salame sulle tavole lombarde. Una cosa è certa: il sapore del salame Cremona IGP è inconfondibile, aromatico e speziato, con quel gusto deciso che lo rende perfetto con vari tipi di abbinamento, dalla classica fetta di pane sino alla frutta.
Un altro must? La mostarda, of course! Parliamo di un prodotto a base di frutta, zucchero ed essenza di senape, di solito molto piccante, usato per accompagnare carni bollite e grigliate ma anche tra una portata e l’altra, durante i grandi pranzi e le cene delle festività.
I formaggi tipici cremonesi
Nel menù tipico per un pranzo a Cremona (ma anche su tutto il resto del territorio lombardo) i formaggi sono protagonisti. Nel cremonese, poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Non puoi passare di qui senza dedicare un po’ del tuo tempo alla degustazione del Quartirolo Lombardo DOP, formaggio vaccino a pasta molle, oppure concederti l’assaggio del Taleggio DOP, da abbinare a confetture e vari tipi di miele oppure alla polenta.
Infine non dimenticare il Provolone Valpadana DOP, dalla lunga stagionatura, e il Grana Padano DOP, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Concludere in bellezza: i dolci di Cremona
Per terminare il tuo pasto in tutta dolcezza, non farti mancare una di fetta di dolce Cremona (a base di zucchero, uova, burro, farina, fecola e mandorle), un pezzetto di torrone o la celebre Sbrisolosa, la cui ricetta era conosciuta già prima del '600. Insomma, una storica bontà.
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