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Basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate
La basilica prepositurale è la chiesa centrale della città di Gallarate. Sorge nel cuore cittadino, su un leggero rilievo del terreno. Un tempo, non lontano dal sagrato, scorreva il torrente Arno, poi coperto dalla pavimentazione della piazza cittadina. La primitiva chiesa, dedicata a Santa Maria (poi detta il “Faietto”), è citata in una pergamena del 974.
In epoca tardo-medioevale la chiesa, ormai vetusta, venne riedificata (XIV – XV secolo). Nel 1458 venne iniziata la costruzione del nuovo campanile, in cotto a vista, sulla sinistra della chiesa. La nuova chiesa, più piccola della attuale, venne a sua volta demolita nel 1856: di essa si conservano alcuni preziosi dipinti.
L’ attuale basilica, sorta in stile neo-classico tra il l 856 e il l 860, fu progettata dall’architetto milanese Giacomo Moraglia e consacrata nel 1861. Nel 1870 fu ultimata la costruzione dell’intera basilica; nel 1944 fu inaugurato il nuovo battistero.
La facciata presenta uno stile eclettico ed è opera di Camillo Boito, fratello di Arrigo. Sopra al grande portale centrale della facciata si trovano le statue dei santi protettori: Eurosia, a sinistra e Cristoforo, a destra. La navata della basilica termina con un’abside semicircolare: la copertura è a botte e la cupola raggiunge l’altezza di 27 metri. Nel presbiterio l’altare è dello scultore Edoardo Tabacchi, della Valganna. Sulle pareti laterali si ammirano due grandi tele seicentesche: “Lo sposalizio della Vergine” del Morazzone e “La nascita della Vergine” di Daniele Crespi di Busto Arsizio. Ai lati del presbiterio, lungo la navata, si dispongono sei cappelle (tre per parte).
Nell’area della cripta della basilica si trova una preziosa copia settecentesca, in scala ridotta, della Santa Sindone di Torino, dono dei Savoia a un commerciante di Gallarate. Era il 1710. Successivamente la sacra effige venne donata alla parrocchiale di Gallarate ed esposta nel periodo quaresimale alla devozione dei fedeli.
Nel 2016 prendono avvio i lavori di restauro e riqualificazione dell’interno della Basilica
Nel novembre 2018, l’Arcivescovo Mario Delpini ha celebrato la conclusione dei lavori di restauro con la dedicazione del nuovo altare e l’inaugurazione del nuovo ambone, opere realizzate dall’artista Claudio Parmiggiani.
In occasione del Giubileo 2025 la basilica è stata riconosciuta chiesa giubilare.
Informazioni sulle iniziative in corso qui: www.comunitasancristoforo.it/giubileo-2025-2/