- Active & Green
- Arte e Cultura
Sentiero dei ricordi e delle fatiche
Così è stato "battezzato" in ricordo dei castionesi delle generazioni passate che quotidianamente percorrevano questo sentiero, quasi sempre con la gerla o il "campacc" carichi, che collegava le frazioni alte del paese con i terreni del fondovalle per lo svolgimento dei lavori agricoli.
Dalla rotonda nei pressi del Centro Commerciale lperal, si segue la strada provinciale che porta a Castione per circa 250 m fino a trovare sulla destra un parcheggio di recente realizzazione dove è possibile lasciare l'auto. Poco oltre, sulla destra, inizia una strada sterrata (detta strada di Lidina) che si percorre fino ad incrociare una strada asfaltata che ora si segue e dopo alcuni tornanti giunge alla frazione Cà Bianca m 338 slm (possibilità di visitare la bella e innovativa cantina del giovane viticoltore Alfio Mozzi, uno degli ideatori di questo magnifico percorso). Si attraversa il piccolo borgo immerso nei vigneti e superate le ultime case, si imbocca sulla sinistra il sentiero che attraversando una zona tutta terrazzata a vigneti, sale rapidamente alla frazione Grigioni m 424 slm. Seguendo la segnaletica, si entra nell'abitato e si raggiunge una piazzetta con fontana (qui altra possibilità di visitare una bella cantina di proprietà di Paolo Piatta). Si imbocca ora un vicolo in direzione est fino ad incrociare la strada asfaltata che si segue fino ad una piazzetta. Ora la segnaletica ci fa salire una scaletta sulla sinistra e poi seguiamo il sentiero che in breve ci porta ad incrociare la strada che collega la contrada Moroni (di Castione) con Triasso Si svolta a sinistra (ovest) e dopo circa 150 m si trovano i cartelli che, in direzione est, ci portano alle case di Ganda m 521 slm, dove nei pressi di un vecchio casolare sulla destra, sono state ritrovate importanti incisioni rupestri descritte da apposito cartello. Ritornare sulla ripida sterrata e al primo tornante a destra, imboccare un sentiero sulla sinistra (la vecchia strada vicinale Ganda-Martinelli). Poco dopo una ripida salita e aiutati da una catena metallica, si supera un tratto eli sentiero molto esposto scavato nella roccia (Crap de la penaja), si prosegue ancora su un breve tratto roccioso ma ben gradinato, e in breve si giunge al vecchio tipico agglomerato rurale di Cà Martinelli, m 623 slm, quasi in completo stato di abbandono. Da questo stupendo terrazzo, si apre un bellissimo panorama sulla Valtellina fino ad Ardenno. Si attraversa il vecchio nucleo e imboccando un sentiero sempre molto panoramico, in breve si giunge ad incrociare la strada provinciale all'inizio della frazione Piatta. Si entra nell'abitato e seguendo le segnalazioni lungo la strada, nei pressi di un palo con trasformatore, si imbocca in direzione est il sentiero che porta ad incrociare la vecchia strada per Triangia. La si segue fino ad incrociare sulla destra le segnalazioni che ci portano al "Masso Altare" m 775 slm, altro importante sito archeologico. Il ritorno può avvenire lungo il percorso di salita oppure si può scendere in paese lungo la strada provinciale e quindi giungere al parcheggio di partenza.