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5 Cose da Fare a Lecco

Benvenuto nella città dei Promessi Sposi, tra il Lago di Como e le Montagne
Lecco

Villa Reale di Monza

Un patrimonio straordinario, una delle architetture neoclassiche più belle d’Italia. Scopri la Villa Reale di Monza.
Villa Reale, Monza - @inLombardia

Le piazze del centro di Milano, un salto nella storia meneghina

Tour guidato a piedi nelle piazze più belle nel centro di Milano, nei dintorni del Duomo
piazze centro di milano

Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci

Entra in uno dei luoghi storici più suggestivi nel cuore di Milano in un viaggio tra passato, presente e futuro.

Infopoint Lecco

Non c’è modo migliore per vivere il centro storico di Lecco se non a piedi: passeggiando tra le vie a ridosso del lago potrete scoprire alcuni dei suoi gioielli architettonici, come il campanile, noto ai lecchesi come “Matitone” - a indicarne la sua caratteristica forma lunga e appuntita.   Completato nel 1904 e costruito su un torrione risalente al Quattrocento, il campanile racconta la storia della città innestandosi lungo il perimetro della vecchia cinta muraria, e con i suoi 96 metri di altezza si classifica come uno dei campanili più alti d’Italia. Accanto al Campanile potrete accedere alla neoclassica BASILICA DI SAN NICOLÒ, dedicata al patrono della città e dei naviganti. Dalla scalinata antistante la Basilica si apre una bellissima vista sulle piazze e sul lungolago: da lì, potete scendere in PIAZZA CERMENATI e passeggiare verso PIAZZA XX SETTEMBRE, anche sede dell'INFOPOINT. La visita nel centro storico prosegue poi fino a PIAZZA GARIBALDI, dove potrete ammirare il TEATRO DELLA SOCIETÀ, sede di rassegne teatrali di pregio, fino a raggiungere PIAZZA MANZONI, con la statua dedicata allo scrittore Alessandro Manzoni e sul cui basamento sono rappresentate in altorilievo tre simboliche vicende del romanzo.  Dirigendovi verso sud lungo le sponde del lago, raggiungerete il PONTE AZZONE VISCONTI, noto come “Ponte Vecchio”, che convenzionalmente segna la fine del ramo lecchese del lago e l’inizio del FIUME ADDA. Oltre al centro storico, la città di Lecco è composta da numerosi RIONI: Acquate, Belledo, Bonacina, Castello, Chiuso, Germanedo, Laorca, Maggianico, Malavedo, Olate, Pescarenico, Rancio, San Giovanni, Santo Stefano. È possibile visitare i luoghi fuori dal centro storico seguendo l’ITINERARIO MANZONIANO, un percorso storico-letterario che vi condurrà, muovendovi tra chiese e antichi palazzi, dalla casa-museo VILLA MANZONI fino a PESCARENICO - il “rione dei pescatori” - che svela il suo antico e inalterato fascino tra vicoli ciottolati e scorci sul fiume Adda. Qui, verrete catapultati nell’atmosfera del romanzo I promessi sposi: è questo, infatti, uno dei luoghi più emblematici descritti da Alessandro Manzoni nella sua celebre opera. Se amate l’arte moderna e contemporanea, non potete perdervi la collezione permanente del PALAZZO DELLE PAURE, in centro Lecco, con opere di artisti nazionali e internazionali e una sezione di grafica e fotografia.Per gli amanti della montagna, un modo per addentrarvi nella storia dell’alpinismo è visitare il MUSEO ALPINISTICO LECCHESE, con cimeli e documenti di proprietà del CAI (Club Alpinistico Italiano) di Lecco. Il Palazzo delle Paure è anche sede di mostre temporanee, così come la medievale TORRE VISCONTEA, situata nella medesima piazza. Questi due musei, insieme alla casa-museo VILLA MANZONI e a PALAZZO BELGIOJOSO - che ospita il Museo di Storia Naturale, il Museo Archeologico, il Museo Storico e il Planetario cittadino - fanno parte del SiMUL, il Sistema Museale Urbano Lecchese, un’istituzione culturale che conserva, studia e valorizza il patrimonio culturale del territorio. Scopri tutte le esperienze da fare a Lecco sul sitowww.leccotourism.it
Foto panoramica di Lecco con il Monte San Martino

Bergamo Brescia: Capitale italiana della cultura 2023

Scopri il palinsesto degli eventi, i nuovi musei, i progetti e le mostre fuori dalle rotte più scontate.
Bergamo Brescia: Capitale italiana della cultura 2023 - Teatro Grande Brescia - inLombardia

5 esperienze glamour in Lombardia

La Lombardia propone esperienze glamour che coniugano il fascino del lusso con la scoperta di tesori naturali e culturali.
5 esperienze glamour in Lombardia  - Barca a vela Lago di Como

Vetrine storiche, memoria del saper fare lombardo

Antichi negozi di cappelli e di fiori, pasticcerie, trattorie e cooperative operaie, liuterie ma anche macellerie e tipografie: scopriamo i luoghi della tradizione artigiana lombarda
Vetrine storiche, memoria del saper fare lombardo

Foliage in Lombardia

Dalla Via Francigena alla Val Masino. Scopri dove ammirare il foliage in Lombardia
Via Francigena Corte Sant'Andrea Lodi

Scopri i comuni dell'Alta Valle Camonica

Oltre al fascino di Ponte di Legno, l'Alta Valle Camonica offre innumerevoli possibilità di visita. Proponiamo perciò un itinerario storico-naturalistico tra i comuni limitrofi di Vezza d'Oglio, Temù, Vione, Incudine e Monno.    Incastonata tra due valli laterali che fanno da cornice al paese, Val Paghera nel Parco Regionale dell'Adamello e Val Grande nel Parco Nazionale dello Stelvio, Vezza d'Oglio regala un incantevole panorama capace di sorprendere il turista in ogni periodo dell'anno. A 20 km dall'abitato si arriva all'imponente ghiacciaio di Pietra Rossa (m. 3212), percorsa dal torrente omonimo che, nei giorni di sole, scende formando pittoresche cascate dagli spruzzi multicolori. Da qui, si possono raggiungere i Laghi Seroti, nella Val Bighera: ben diciassette laghetti alpini, dalle più svariate forme e dimensioni. Se si vuole restare in paese, non mancano le attrattive culturali. Meritano sicuramente una visita la Parrocchiale di San Martino, che conserva tra i suoi prezioni cimeli un'ancona in legno secentesca, e la Chiesa di San Clemente, tra le più antiche della valle, era in origine un eremo e ospizio destinato ai pellegrini. A Borom, frazione di Vezza d'Oglio, si trova la Cava di Marmo Bianco, sito di interesse archeologico, storico e umanistico, valorizzato dagli artisti, chiamati a partecipare annualmente al Simposio di scultura, che  hanno riportato alla luce il suo splendente colore bianco.  Vezza d'Oglio è stato teatro di uno dei combattimenti della Terza Guerra d'Indipendenza, dove il 4 luglio 1866 un reggimento di garibaldini e bersaglieri respinsero gli austriaci. In ricordo della Battaglia di Vezza è stato costruito il Museo Civico Garibaldino, che conserva un’esposizione di oggetti storici. Tra i musei dell'Alta Valle Camonica non si può non citare il Museo della Guerra Bianca di Temù, il più importante in Lombardia e in Italia tra quelli dedicati al fronte bellico alpino nella Prima guerra mondiale, dove sono esposti centinaia di oggetti recuperati sul terreno. Oltre alle numerose fotografie che accompagnano il visitatore, è possibile vedere le slitte di legno per il trasporto di munizioni, granate rinvenuti tra i ghiacciai, e i cannoni trasportati fino a 3000 metri di altezza.  Di grande interesse storico è anche Vione, noto per i recenti ritrovamenti di tombe longobarde, la conservazione dei "reölcc" (portici), i resti delle sei torri che difendevano il castello e la scuola di grammatica (XV-XVII sec.). I tre centri del comune di Vione dispongono di un'architettura rustica costituita da archi e finestre di fine fattura, strutture lignee e forme di edifici secondo volumetrie regolari. L'itinerario dell'Alta Valle Camonica si può concludere con la visita di due comuni. Il primo è Incudine, dove si possono ammirare la Via Crucis nella chiesa di San Bernardino, l'Ultima Cena opera di G.B. Zotti nella parrocchiale di San Maurizio e i resti del castello. Il secondo è Monno, collegato al Passo della Foppa, il valico alpino inserito nel Giro d'Italia.  Questo percorso naturalistico è ideale per una biciclettata. Ma dopo l'attività fisica, rilassatevi assaggiando il salame, le formagelle ed i biscotti di questo paese. _ PH IG: @fabioskisandrini91
Comuni della Valle Camonica - Pietra Rossa

Terrazze e panorami mozzafiato in Lombardia

Scopri la lombardia attraverso i suoi meravigliosi panorami.
Terrazze e panorami mozzafiato in Lombardia

Miniera Gaffione (BG) e dintorni di Schilpario

L’itinerario proposto comincia con l'escursione nella miniera Gaffione, si entra nella miniera a bordo di un trenino. Qui inizia la prima parte della visita.   Dopodiché, si continua a piedi con guide esperte che raccontano la storia di 2000 anni della miniera, i metodi di estrazione del minerale e le cattive condizioni dei minatori. Centinaia di anni di storia offrono un'atmosfera unica. Entrare in una miniera significa risalire a un luogo della memoria collettiva; infatti, solo attraverso l'esperienza di stare in miniera per qualche ora si può veramente intuire il duro lavoro dei minatori.  Si continua con la visita  al Mining Lighting Museum, che è il primo Museo dell'illuminazione mineraria in Europa, che copre un'area di oltre 250 metri quadrati.Nel vasto spazio di questo museo è inserita una collezione, che comprende più di 2000 lampade da minatore, oltre a carrelli d'epoca, caschi, telefoni di vario genere, e vari oggetti inerenti al lavoro dei minatori.Qui possono essere organizzati anche seminari didattici sulla geologia locale, sulla lavorazione e fusione dei metalli e sulla storia dell'illuminazione mineraria per le scolaresche. Nel museo si possono ammirare lucerne, lampade a carburo cementato, lampade a benzina e lampade elettriche. Per chi invece preferisce la natura a circa 12 Km dalla miniera di Gaffione si trova La riserva naturale dei Boschi del Giovetto di Paline. Oltre a grandi opportunità per apprezzare la natura, qui si possono trovare anche alcuni prodotti tradizionali che sono sopravvissuti nei secoli grazie al legno fornito dalla foresta di abeti circostante. Superato il ponte sul torrente all'ingresso della riserva, sulla destra si trova un sentiero che conduce ad un’antica Calchera ben restaurata e conservata.La Calchera è un forno che produce una quantità limitata di calce. Fin dall'antichità la calce è stata utilizzata principalmente in edilizia, come collante per strutture murarie, utilizzata per intonacare e stuccare le pareti, a cui si attribuisce anche il suo effetto battericida.Tornando indietro se si prosegue lungo la strada principale, poco più a sinistra si incontra un’aia carbonile, un tempo utilizzata per la produzione di carbone. In meno di un'ora a piedi si raggiunge Giuadel, dove ci si può fermare per un picnic. A due passi da Schilpario si trova la Cascata del Vo un salto di 25 metri incassato nella parete della montagna che durante i mesi estivi il fragore ed il vapore dell’acqua possono garantire un bel refrigerio, ma durante i mesi invernali ghiacciando diventa tappa apprezzata per gli appassionati di fotografia. Vale sicuramente la pena una visita del centro storico di Schilpario con la chiesa parrocchiale dedicata a Sant’Antonio ed alcuni edifici signorili del XVII e XVII secolo.Il Museo Etnografico, è stato istituito proprio per preservare e rivalutare la storia, le tradizioni e la cultura delle genti di tutta la Val di Scalve. Grazie all’apporto di documenti, fotografie ed oggetti legati alla vita rurale, si possono ricostruire la vita ed i lavori degli abitanti nei secoli scorsi. Inoltre, è presente una ruota di mulino azionata dalle correnti del torrente Dezzo. Queste azionano un torchio ed una macina per la lavorazione del frumento, così come avveniva nei secoli scorsi. Un’altra meta da scoprire è il Castello di Lozio, essendo a circa 40 km di distanza necessario quindi un passaggio in macchina.Il castello dei Nobili di Lozio, sorge a circa 1200 m di quota, sopra la frazione di Villa e si è ben prestato ad accogliere una fortificazione, è stato teatro dell'eccidio di Nobili di Lozio, per mano di Federici de Mu, di parte ghibellina e secondo la leggenda questo castello comunicava con il paese per mezzo di un sotterraneo. Passeggiando per Schilpario, sono tanti gli scenari mozzafiato che ci offre la natura, valorizzati da una serie di itinerari adatti ad ogni esigenza: dalla semplice passeggiata per le famiglie, ad escursioni più impegnative per utenti esperti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.