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Borgarello

Borgarello si trova nel Pavese, nella pianura a nord di Pavia, lungo il Naviglio Pavese. In epoca viscontea fu incluso nel Parco Nuovo, vasta tenuta di caccia tra il Castello di Pavia e la Certosa.   Il Parco Visconteo Anticamente Barco (Barcho Vecchio) di Pavia, con un'ampiezza di 14 km2e un perimetro di 15 km, fu voluto da Galeazzo II Visconti dopo il 1360. Recintato con un muro di mattoni alto 4 braccia (due metri e mezzo), si estendeva dalla città verso nord sino a Cantone delle Tre Miglia (Borgarello), San Genesio e Due Porte. Una trentina d'anni dopo, il successore Gian Galeazzo ampliò il Parco sino a 22 km2, estendendolo verso Nord da tre a cinque miglia e costruì un nuovo muro, a proseguimento del primo, a racchiudere Torre del Mangano, Porta d'Agosto, Ponte Carate e Porta Chiossa. Il muro di cinta fu completato intorno al 1399: lungo quasi 25 km, aveva uno spessore di tre teste di mattone (quasi 90 cm), fondamenta profonde due braccia (circa m 1,25), era alto 4 braccia (due metri e mezzo) e terminava con un tettuccio alto un altro braccio. Alla costruzione e alla manutenzione del Parco furono necessarie massicce opere di sistemazione idraulica, opere di fine ingegneria, che come i Navigli milanesi anticiparono l'opera di Leonardo. Il parco era ricco di boschi, di querce, castagni, ontani e olmi. Un grande giardino di caccia, dai paesaggi magicamente intrecciati di natura e di artificio, nel quale persino i nomi dei luoghi vennero cambiati e quasi tutte le tracce più antiche si persero per celebrare le opere e le glorie della nuova famiglia di Signori, eccettuati solo il nome di Borgarello e le dediche delle due chiese di Borgarello e di Torre del Mangano a due "santi guerrieri": l'una a San Martino di Tours, santo legato ai pellegrinaggi, l'altra a San Michele (dedicazione tradizionalmente legata alla storia del Longobardi). Le porte del Parco conservano ancora il loro nome, a distanza di oltre sei secoli, mentre le tracce di dedicazioni più antiche sono sepolte e scomparse. Dopo Ludovico il Moro (1500) iniziò la decadenza del Parco. Dopo la battaglia di Pavia (1525), nel muro di cinta furono aperte numerose brecce, e poi ampi tratti di muratura caddero o furono asportati dai contadini per reimpiegarne i mattoni, sino alla sua totale demolizione. Il Naviglio Pavese Iniziato nel XVI secolo dagli Spagnoli e poi interrotto, il progetto fu ripreso in età napoleonica e ultimato sotto il governo austro-ungarico nel 1819. Fino all’ultimo dopoguerra fu importante come canale di irrigazione e come via di navigazione; chiatte trainate da cavalli trasportavano allo scalo milanese di Porta Ticinese la ghiaia del Ticino (e occasionalmente anche passeggeri disposti a un viaggio piacevole, ma lungo un’intera giornata). La navigazione era favorita dalla lievissima pendenza e dalla presenza di conche – di concezione leonardesca – per superare i dislivelli.  L’Alzaia, che costeggia il Naviglio, nei documenti dei secoli XV e XVI, era detta “la stradella del Duca” o “ stradella del Signore”. Fino a tempi recenti, dove ora è situato il ponte, un muretto in granito delimitava l’affaccio da Borgarello sull’Alzaia: il cosiddetto “sasso”. Da qui il modo di dire locale “d’la Rüsa al Sass” per indicare i due limiti estremi est e ovest del paese.  Lungo l'Alzaia del Naviglio Pavese scorre la ciclabile che  da Milano conduce, seguendo le acque del fiume per 30 km, alla Certosa di Pavia e con altri 6 km al centro storico di Pavia. Cascina Repentita Vestigia dell'antico Parco Visconteo sono ancora visibili presso la Cascina Repentita - già citata con questo nome in un atto del 1111 (probabilmente per il fatto che nell'Alto Medioevo ospitava, o aveva ospitato, una comunità di recupero per le "prostitute pentite di Pavia"), situata sulla strada interpoderale che collega la Cantone Tre Miglia ai borghi di S. Genesio e Mirabello, citata già in un atto del 25 gennaio 1111. Una cascina con la tipica base quadrata delle costruzioni rurali lombarde, rimaneggiata e con la parte storica in cattivo stato di conservazione. Tra le risaie e vicino alla linea ferroviaria. La rese famosa Francesco I, re di Francia. Questa è una cascina di importanza storica. Cercate la lapide che ne spiega le ragioni. La leggenda narra che la Zuppa alla Pavese nacque qui, preparata da una contadina, come piatto improvvisato; ne conoscete la ricetta? Lo scontro tra francesi e spagnoli è iniziato “sul far dell’alba”, chiudete gli occhi e immaginate i colori e i rumori della battaglia. Vuole la tradizione che il giorno della sua sconfitta Francesco I vagasse per le campagne attorno alla città, stanco e affamato ("Tutto è perduto, fuorchè l’onore e la vita, che è salva"). La vita gliel’avrebbe salvata una contadina, cui il sovrano si era rivolto per avere del cibo. "Sul fuoco del camino bolliva un brodo di barlande (borragine) e non di carne", merce rara per l'epoca, una fetta di pane casereccio, cotto la domenica nel forno comune con le altre donne della cascina, e un uovo fresco.  Il re apprezzò e firmò l'atto che lo allontanò per sempre da queste lande. Francesco I, tornato in patria dopo un anno di prigionia, introdusse a corte questa zuppa che ebbe un tale successo da divenire ben presto una celebre pietanza destinata a fama secolare. Fonte: Comune di Borgarello Photo: Comitato “Villa in Comune”

Anello del Molino d'Isella

Il Parco del Ticino e la campagna lombarda

Anello di Santa Sofia

Tra leggende, storia e bellezze naturalistiche all'interno del Parco del Ticino

Borgo Virgilio

Borgo Virgilio prende il nome dal celebre poeta dell'Eneide, nativo di queste zone del mantovano, ricche di fascino storico-culturale e paesaggistico. E' senz'altro un punto strategico per visitare Mantova e il Parco del Mincio, situati a pochi chilometri di distanza. Non mancano le attrattive se si decide di sostare in paese, soprattutto dopo l'Accordo di Programma per la realizzazione del progetto di rifunzionalizzazione e fruizione del Forte di Pietole. Di sicuro interesse è il Museo Virgiliano, strutturato in tre sezioni: la prima ospita una collezione di reperti archeologici di età romana ritrovati nel territorio (tra cui vasi cinerari, olle e monete), la seconda i dipinti di Ugo Celada, mentre l'ultima non poteva che essere dedicata all'opera e alla vita di Virgilio. Sempre sulla figura di Virgilio, si trova un monumento inaugurato nel 1884 alla presenza di un altro grande poeta: Giosué Carducci, che per l'occasione declamò uno straordinario discorso. Non troppo lontano dal monumento, a ridosso dell'argine del Mincio, c'è il cosiddetto Sasso di Virgilio, dove il poeta si riposava durante le sue passeggiate. Suggestiva dimora, eretta sui resti della casa del sommo poeta , è Corte Virgiliana, che fu anche prorietà dei Gonzaga. Di grande importanza storica è il Forte di Pietole (o Forte Napoleonico) costruito nel 1808 dal generale francese François de Chasseloup-Laubat, su ordine di Napoleone, a difesa di Mantova. Caratteristiche sono le gallerie di contromina che scorrono al di sotto della fortificazione. Potevano essere minate e fatte saltare in aria, con lo scopo di distruggere le forze nemiche al di sopra di esse. Anche la costruzione di Borgoforte è legata a esigenze difensive. L'intenzione degli austriaci era infatti quella di porre un freno alle scorrerie armate dei ferraresi-reggiani e modenesi.  Oggi è utilizzata come sede per attività culturali e ricreative. Gli appassionati di natura ed escursioni possono invece raggiungere la Riserva Naturale Vallazza e addentrarsi in sentrieri immersi nella vegetazione. Si consiglia il percorso ciclopedonale che conduce all'Area archeologica etrusca del Forcello, dove si trova una torretta alta circa 20 metri che offre uno sguardo d'insime sul territorio. - ph: Parco del mincio  
Parco del Mincio

Varese UNESCO

4 siti UNESCO, indissolubilmente legati al paesaggio: Monte San Giorgio, Isolino Virginia, Monastero di Torba, Sacro Monte di Varese.
L'immagine raffigura una scultura dettagliata di due figure impegnate in una conversazione. Una figura, a sinistra, sembra essere un uomo con barba e capelli chiari fino alle spalle, vestito con abiti in stile medievale. Sta indicando un libro aperto tenuto dall'altra figura, che sembra essere una donna con un fazzoletto in testa e uno scialle a fantasia. Entrambe le figure appaiono attente e coinvolte, con espressioni e gesti vivaci, suggerendo uno scambio di conoscenze o una discussione.

Pacchetto Baby

Comprende il percorso Baby (2 ore) al parco avventura di Civenna o Margno, oppure un ingresso bambini per 2 ore al parco avventura di Albavilla. Utilizzabile per una persona. Adatto a bambini a partire da 3 anni.

Pacchetto Bambini

Comprende due percorsi a scelta al parco avventura di Civenna o Margno, oppure un ingresso bambini per 2 ore al parco avventura di Albavilla. Utilizzabile per una persona. Adatto a bambini da 110 cm di altezza (circa 7-10 anni).  

Pacchetto Ragazzi e Adulti

Comprende due percorsi a scelta al parco avventura di Civenna o Margno, oppure un ingresso ragazzi e adulti per 2 ore al parco avventura di Albavilla. Utilizzabile per una persona. Adatto a ragazzi e adulti da 150 cm di altezza.

Museo Risorgimentale

Il museo di Solferino si trova ai piedi del parco della rocca e del contiguo parco della Chiesa-ossario. Vi si trovano esposti alcuni esemplari di cannoni, armi, uniformi e cimeli vari della storica giornata del 24 Giugno 1859.
Museo Risorgimentale

Gite scolastiche in bicicletta

Alla scoperta del Parco del Mincio

Pacchetto Bambini e Ragazzi

Comprende due percorsi a scelta al parco avventura di Civenna o Margno, oppure un ingresso bambini e ragazzi per 2 ore al parco avventura di Albavilla. Utilizzabile per una persona. Adatto a bambini e ragazzi da 130 cm di altezza (circa 10-13 anni).  

Pacchetto Bambini Jungle Raider Park

Comprende due percorsi a scelta al parco avventura di Civenna o Margno, oppure un ingresso bambini per 2 ore al parco avventura di Albavilla. Adatto a bambini da 110 cm di altezza (circa 7-10 anni)