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Rossin Art Site- Parco di Arte Contemporanea

Vieni a scoprire i segreti dell'arte contemporanea a pochi km da Milano! Un viaggio nel verde della Brianza, tra opere site specific di Melotti, Pomodoro, Nagasawa e Consagra.

Parco Laghi Fossili

Scopri con noi il "Parco dei Laghi Fossili" di 800mila anni fa e definito uno dei “calendari” di pietra più lunghi al mondo.

Da Gessate a Carnate e ad Arcore. Nei parchi del Rio Vallone, Molgora e dei colli Briantei

Un viaggio alla scoperta di un panorama di boschi e campi coltivati delle aree naturali presenti nella provincia di Monza e Brianza. In questo itinerario si potranno visitare non solo spettacoli naturalistici ma anche architettonici, con una presenza preponderante di magnifiche ville private, fortezze e chiese. Dalla stazione metro di Gessate seguiamo le indicazioni del Parco del Rio Vallone, sino ad Ornago.Dal Santuario procediamo verso la zona industriale di Bellusco e seguiamo la ciclopedonale fino alla chiesa di Mezzago. Dopo il paese attraversiamo un tratto di bosco e quindi ancora campagna sino a Commenda - Castel Negrino (frazione di Aicurzio).Proseguiamo per la piazza di Ronco Briantino e riprendiamo oltre il paese la ciclopedonale per inoltrarci nel Parco del Rio Molgora, verso Carnate. Dalla stazione dirigiamoci ad Usmate e continuiamo per Impari inferiore.Passiamo quindi attraverso il Parco dei Colli Briantei arrivando all’uscita del giardino di Villa Borromeo d’Adda; poi seguiamo per la stazione. ITINERARIODistanza: 36.4 kmDifficoltà: facileFondo stradale: asfalto e sterratoDislivello: +348 m, -293 m  (Pendenza max: 14.8%, -12.3% Pendio medio: 1.2%, -1.4%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB e ibridaDurata media: 4 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Santuario della Beata Vergine del Lazzaretto a OrnagoSantuario Settecentesco, è arricchito dalla pala d’altare di San Martino, che è stata dipinta da Carlo Verri e dalla raffigurazione del “Figliol Prodigo” di Francesco Corneliani. Geolocalizzazione su mappa: 45.59884, 9.43448 Castello di Bellusco La fortezza fu realizzata nel 1467 da Martino Da Corte e fu in seguito utilizzato come residenza di campagna, perdendo la sua funzione d’uso originaria. Pregevoli sono gli affreschi medievali e rinascimentali.Geolocalizzazione su mappa: 45.61704, 9.41719 Chiesa di Santa Maria Nascente a BernareggioCostruita nel terzo e quarto decennio del XIX secolo, presenta una cupola solenne e una volta a cinque arcate. All’interno troviamo una tela dipinta da Bernardino Campi nel 1565.Geolocalizzazione su mappa: 45.64752, 9.40615 Castel Negrino ad AicurzioCastel Negrino insieme alla dimora detta la Commenda, oggi abitazione privata, è quanto resta degli antichi insediamenti difensivi appartenuti entrambi ai Cavalieri di Malta e ai Templari.Geolocalizzazione su mappa: 45.65035, 9.42366 Villa Alfieri Perego a Ronco BriantinoFu commissionata del Canonico Giovanni Perego, umanista e grande amante dell’arte. La dimora, realizzata in stile tardo barocco, svolgeva la funzione di luogo di villeggiatura e di rappresentanza della famiglia.Geolocalizzazione su mappa: 45.6659, 9.40266 Villa Fornari Banfi a CarnateResidenza del 1685 è adornata da affreschi sui soffitti e da due monumentali camini del XVII e XVIII secolo. Dal 1732 la villa fu affiancata dalla cappella in stile barocco.Geolocalizzazione su mappa: 45.65094, 9.37887 Villa Scaccabarozzi a Usmate VelateLa villa è inserita nel parco comunale di Velate ed è composta da un edificio principale a L di tre piani, e di altri edifici. Oggi il complesso settecentesco è adibito a sede di rappresentanza comunale. Geolocalizzazione su mappa: 45.65026, 9.34389 Villa Borromeo d'Adda a ArcorePosizionata su un’altura, la villa di delizia è articolata in tre blocchi ed è datata alla metà del ‘700. Nella porzione centrale sono conservati gli ambienti di maggiore pregio e ampiezza tra cui l’antica libreria. Nel parco è presente un giardino all’italiana e la scuderia.Geolocalizzazione su mappa: 45.62675, 9.32147
Da Gessate a Carnate e ad Arcore. Nei parchi del Rio Vallone, Molgora e dei colli Briantei

Il parco delle Orobie

Un parco naturale ancora tutto da scoprire attraverso lunghi trekking o in sella a una mountain bike
Il parco delle Orobie

Parco del Castagno

L’ autunno è la stagione perfetta per le passeggiate nei boschi, dove lasciarsi incantare dalla magia del foliage e trascorrere del tempo all’aria aperta in compagnia, raccogliendo castagne.      A Casale, frazione del comune di Albino, in provincia di Bergamo è possibile ritrovare l’autentico legame tra uomo e natura in un suggestivo borgo a 700 metri di altitudine. Una vera terrazza panoramica sulla Valle del Lujo, parte della Val Seriana, che si colora in autunno di una bellezza impagabile.  Qui si trova il Parco del Castagno, un bosco tematico di 137 mila metri quadrati e, soprattutto, un’area protetta aperta a tutti. Il Parco fu voluto dal comune di Casale per permettere ai suoi abitanti di avere uno spazio dedicato ai pascoli d’estate, alla raccolta delle castagne in autunno e al rifornimento di legna in inverno. Quest’oasi dalla bellezza incontaminata è raggiungibile con una breve camminata dalla chiesa del Sacro Cuore di Casale, dove lasciare l’auto. Puoi approfittare poi della visita al Parco del Castagno per provare i “biligocc” di Casale, castagne essiccate e affumicate con un antichissimo processo di lavorazione.  
Parco del Castagno (Ph: I Mille)

In MTB nei parchi della Brianza

Pedalando tra boschi, campi coltivati e aree naturali
In MTB nei parchi della Brianza

Parco del Roccolo a Cesana Brianza

Un parco comunale di 1.810 ettari, così grande da coprire 6 comuni diversi. Ha un ruolo territoriale e ambientale molto importante in quanto polmone verde dell’Alto Milanese e collegamento tra il fiume Ticino al fiume Olona.   Oltre ad essere un’ottima scelta per lunghe passeggiate tra gli alberi è la meta ideale per godere in un bellissimo panorama sul lago di Pusiano e sull’isola dei Cipressi, grazie anche alle strategiche panchine che si possono trovare sulla riva del lago, dove potrete fermarvi a guardare un romantico tramonto. Il parco si può raggiungere con una passeggiata semplice e rigenerante, camminando un quarto d’ora da via dell’Alpetto 1 a Cesana Brianza. Volendo si può anche proseguire il sentiero arrivando alla chiesetta della Madonna della Neve, immersa nel silenzio del fitto bosco.

Un percorso nel Parco Valentino a misura di bambino

La città di Lecco è dominata dal monte Coltignone, la terza cima del gruppo delle Grigne. Il versante meridionale del monte offre spettacolari formazioni rocciose, su queste pareti si sono scritte importanti pagine della storia alpinistica italiana.   A nord, invece, il Coltignone è caratterizzato da dolci pendii coperti da incantevoli faggeti, qui nel 1984 si diede vita al Parco del Valentino, piccolo gioiello di questa zona. L’itinerario proposto è facile, adatto a tutti, bambini compresi, e si può fare in qualsiasi periodo dell’anno. Bisogna lasciare la macchina al parcheggio gratuito ai Piani Resinelli di fronte ad un grattacielo, che si raggiunge compiendo l’anello stradale a senso unico.Ci si trova così in via degli Escursionisti, il sentiero parte avendo sulla sinistra il Parco Avventura e a destra il pratone, dove la gente si ferma per fare pic-nic, prendere il fresco o il sole.Il percorso è largo e comodo, in leggera salita e ci conduce all’ingresso del Parco Valentino dove un pannello informativo ci mostra tutti i sentieri del parco. Si prende il sentiero n.1, di fatto una mulattiera ed in poco tempo ci si trova di fronte al cancello d’ingresso del parco, lo si supera e si raggiunge un bivio, qui si prende il sentiero sulla sinistra, il n.4, in direzione Cima Paradiso. Il percorso inizia subito a salire deciso lungo una strana, e probabilmente artificiale, radura rettangolare che comincia poco sopra il bivio e continua fino alla sommessa Cima Paradiso. Alle spalle la scena è dominata dalla Grigna Meridionale, Grignetta per gli abitanti della zona, che, con le sue guglie, offre uno spettacolo unico. Osservando bene si nota lo scintillio della croce di vetta e del Bivacco Ferrario. A destra della vetta si segue la cresta Sinigaglia, stupendo percorso alpinistico invernale, mentre a sinistra si trova la cresta Segantini, cresta che termina al Rifugio Rosalba. Dopo aver ammirato il paesaggio si prosegue lungo il sentiero n.3, poi n.1, in direzione Monte Coltignone; il percorso porta in un meraviglioso faggeto si cammina con qualche saliscendi poco impegnativo. Al prossimo bivio il sentiero da seguire è il n.2, qui il paesaggio si apre e a sinistra si possono osservare il Monte Due Mani, il Resegone e i Piani d’Erna, Lecco, il Lago di Como, quello di Garlate e, infine, quello di Olginate, il Monte Barro, il Cornizzolo, il Moregallo, i Corni di Canzo, il Palanzone e, per ultimo, ma non per importanza, il San Primo. Il panorama è davvero mozzafiato e a seconda della limpidezza della giornata lo sguardo arriva sempre più lontano. Bisogna ripercorrere a ritroso l’ultimo tratto fino all’ultimo segnavia, qui, in direzione Belvedere, seguendo il sentiero n.1, inizia la discesa che porta alla passerella panoramica sotto il Roccolo. Installata da poco lungo la cresta che collega la vetta del Coltignone a quella del Forcellino, la struttura offre la possibilità di ammirare il panorama avendo il vuoto sotto i piedi, un’esperienza da non perdere! Dopo una breve sosta e qualche foto la marcia può riprendere per completare l’anello. Ora in piano si possono ammirare frassini e faggi ed è possibile incrociare qualche capriolo o camoscio. In poco tempo si giunge alla Casa Museo Villa Gerosa, piccolo edificio nato come casa patronale della zona e oggi adibito a museo naturalistico e scientifico dalla comunità montana del Lario orientale. Il museo offre un intrigante viaggio nel passato alla scoperta della vita ai piedi della Grigna Meridionale, è aperto da maggio ad ottobre e non tutti i giorni.Seguendo la mulattiera, si ritorna al cancello del parco concludendo così il nostro percorso.
Un percorso nel Parco Valentino a misura di bambino

I Cipressi Calvi di Parco Marenzi

Tra le affollate strade di Bergamo Bassa si trova una piccola oasi verde: Parco Marenzi con i suoi grandi Cipressi Calvi.

Parco Minerario Pian dei Resinelli (LC) e dintorni

  Il Parco Minerario Piani Resinelli è un luogo unico, dove storia e natura si uniscono, mostrandovi l’attività dei minatori, che fino al secolo scorso vi lavoravano per le estrazioni minerarie. È formato da tre antiche miniere: Anna, la più semplice da percorrere; Sottocavallo, accessibile solo dai 13 anni in su; Silvia, dove è stato allestito un palco per concerti. Una volta terminata la visita, è il momento di far scatenare i vostri bambini: portateli al Parco Avventura! Offre divertimento per tutta la famiglia, dai due anni in su.I bambini si divertiranno sugli alberi, in tutta sicurezza, con caschetto e imbragatura. Piani Resinelli sono anche perfetti per una giornata di relax e divertimento! Trascorrerete una giornata entusiasmante e educativa! Le miniere sono una meta perfetta per le gite delle scolaresche e degli oratori: alla visita si può abbinare un laboratorio didattico o un’escursione nella natura del Pian dei Resinelli. La Grigna Meridionale o Grignetta è considerata la sorella minore della Grigna Settentrionale o Grignone, per i 300 metri di differenza di quota tra le rispettive vette. Le sue guglie dolomitiche, che si stagliano maestose dal blu del Lago di Como, offrono l’opportunità di effettuare escursioni, con ferrate e sentieri, sia a un pubblico tecnico che al camminatore medio.Di sicuro interesse e quindi da visitare la Miniera Anna, la Passerella del Belvedere a sbalzo su 1000 sul lago nel Parco Valentino, il parco avventura e la chiesetta Sacro Cuore. Molti dei percorsi partono dall’altopiano del Pian dei Resinelli, cui si giunge in auto con una strada a tornanti che sale dal paese di Ballabio. Da qui le vie di escursionismo più note dai Resinelli sono la Direttissima, che arriva in vetta alla Grignetta per il rifugio Rosalba, e la Cresta Cermenati. La Traversata Alta e la Traversata Bassa collegano Grignetta e Grigna in un anello che si può percorrere in due giorni, pernottando in rifugio. La Grignetta è anche il paradiso dell’arrampicata, con le sue pareti calcaree e le tante vie e ferrate, recentemente attrezzate e richiodate grazie al lavoro delle guide alpine, che vi organizzano corsi di roccia ed escursioni.Numerosissime le vie di arrampicata, fruibili in vari periodi dell’anno, come il Torrione Fiorelli, il Sigaro Dones, i Torrioni Magnaghi, il Gruppo del Fungo, la Cresta Segantini, il Medale e l’Antimedale. Sono meno conosciute rispetto alle più rinomate spiagge di “quel ramo del Lago di Como”, ma producono lo stesso fascino; si tratta delle Pozze di Bonacina, una vera e propria oasi refrigerante immersa nei boschi a monte del rione Bonacina. Qui il torrente Caldone forma naturalmente delle vasche profonde di acqua gelata e limpidissima. Se vogliamo arricchire il nostro viaggio con un percorso religioso, arriviamo a Laorca, il rione più settentrionale della città di Lecco, posto sulla strada per Ballabio. Visitiamo la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo.  A partire dalla fine del Cinquecento la chiesa fu soggetta ad alcuni interventi conclusi con la riconsacrazione dell'edificio nel 1628 e, quattro anni più tardi, con l'elevazione della chiesa alla dignità di parrocchiale. Gli interni furono affrescati da Luigi Tagliaferri e Antonio Sibella, con quest'ultimo ad ornare il semicatino absidale con un affresco raffigurante i primi quattro Dottori della Chiesa.   

Parco delle marmotte di Chiareggio

All'ingresso di Chiareggio in località la Corte ci sono le marmotte. Sono libere di andare dove vogliono e ci si può avvicinare senza problemi, anzi, vengono addirittura a mangiare vicino a te..... incredibile!
Marmotte di Chiareggio

Ciclabile del Parco del Serio Nord

Percorso ciclopedonale che ci farà scoprire la campagna a due passi da Bergamo in un paesaggio a tratti lunare.   Durante le giornate calde evitate di percorrerla con i bambini, buona parte della ciclabile è priva di alberi, quindi esposta al sole, il rifornimento d’acqua potete effettuarlo solo al parco di Seriate e nel percorso vita a Malpaga. La partenza si trova a Seriate, all’interno del parco oasi verde in via Lazzaretto e percorre la sponda orografica sinistra del fiume Serio, questo tratto è ben segnalato e mantenuto. Imbocchiamo la ciclabile, dopo un tratto in mezzo a piante e rovi il panorama si allarga e ci troviamo a pedalare su una ampia asfaltata tra piccoli cespugli e ghiaia, di tanto in tanto alla destra si intravede il fiume Serio che scorre in un ampio letto di ghiaia.Superato un ponte che attraversa un canale la ciclabile diventa una sterrata con dei leggeri saliscendi. Durante il percorso è possibile vedere vecchie cascine, campi coltivati e cave di ghiaia a ridosso del letto del fiume, nel periodo della transumanza la pista viene utilizzata anche dai pastori ed è facile ritrovarsi in bici in mezzo alle pecore. Percorrendo la ciclabile possiamo vedere in lontananza Malpaga con il suo castello ed alcune antiche cascine, più avanti, superata una area con percorso vita alla nostra sinistra è ben visibile il maestoso tempio di Ghisalba e a breve raggiungiamo il ponte stradale di Ghisalba, termine del nostro percorso. Non ci resta che fare dietrofront e ritornare a Seriate. Il ritorno è in lievissima salita. Maggiori informazioni le trovate sul sito: ValleSerianaBike.
Ciclabile del Parco del Serio Nord