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Tour in A35: Rovato

La porta ufficiale della Franciacorta.

Como

Una splendida città da visitare. E un lago che tutto il mondo ci invidia. Tuffati alla scoperta di Como e del Lario.
Como

L’estate è più bella nelle valli bergamasche

Val Brembana, Valseriana Val di Scalve e Valle Imagna: una vacanza a misura di famiglia nelle valli bergamasche 
Cascate del Serio (BG)

Dove rinfrescarsi in Lombardia

Se siete in cerca di un po' di refrigerio dal caldo estivo, ecco qualche suggerimento.

Lombardia in 5 Castelli

Fortezze inespugnabili, con suggestivo affaccio sul lago o abitate da misteriosi fantasmi. Cinque castelli da non perdere in Lombardia
Lombardia in 5 Castelli

Lombardia da brivido: alla scoperta dei luoghi misteriosi della nostra regione

La Lombardia è una terra antica dalla storia ricca e piena di incanto: nei suoi territori accoglienti e generosi, si sono alternati popoli e culture diversi, Etruschi e Umbri fino al 400 a.C., poi Galli, Romani, Barbari e Longobardi e poi ancora, nei secoli più recenti, Francesi e Spagnoli.   La loro cultura, le tradizioni, i riti e i miti restano nelle leggende, nei racconti e nelle opere rurali, architettoniche e religiose che raccontano ai contemporanei vita e segreti dei tempi che furono. Si sa, le storie riportate perdono dettagli, lasciando vuoti che si riempiono di misteri. Eccovi 5 mete per una gita inconsueta in Lombardia. A Rezzato (Bs), per esempio, nel bosco che circonda un antichissimo convento francescano, è celato uno strano manufatto vecchio di secoli: si dice rappresenti la faccia del diavolo…    Faccia a faccia con il diavolo, a San Pietro in Colle In bresciano lo chiamano “Diaol” o “Mostasù”, cioè faccione, e trovarlo non è facile. Capire cos’è, ancora meno. Inoltrandovi nel folto del bosco sulla collina dove sorge il monastero francescano di San Pietro in Colle (XI sec.) a Rezzato, imboccate il sentiero della Rasa che parte dall’edificio e proseguite tra gli alberi secolari, fino a raggiungere il grande masso tra il sentiero e il pendio. Fate attenzione, scolpito nella roccia vi apparirà un bassorilievo inquietante: “la faccia del diavolo”, un volto metà umano e metà bestiale che custodisce l’antico luogo. Sul faccione circolano tante leggende: alcune si rifanno alla data misteriosa (1798) scavata nella pietra, che riporterebbe alla morte di un uomo, altre dicono che si tratti proprio della faccia di un demonio e che nel bosco sacro si celebrassero i sabba delle streghe. Tra il fauno e il satiro, Mostasù, più prosaicamente, ricorda il Green Man, il celtico spirito-guardiano dei boschi, conosciuto anche come Pan, antichissimo dio della vegetazione e della fertilità.   Quante costole hanno i draghi?Il Santuario della Madonna di Sombreno a Paladina (1443) e la Basilica romanica di San Giorgio in Lemine ad Almenno San Salvatore (1171), entrambe in provincia di Bergamo, condividono una straordinaria curiosità. Dalle volte dei due antichi edifici pendono, dalla notte dei tempi, le costole di un drago! Narra la leggenda, che queste antichissime reliquie appartenessero al feroce drago che viveva nei pressi del Brembo, poi sconfitto da San Giorgio. Simbolo della vittoria del bene sul male, le mitologiche costole di drago sono costole… di balena. Un cetaceo ancora più antico del drago che risale a 5 milioni di anni fa, al Pliocene, quando la Lombardia era sommersa dell’attuale Mare Adriatico.   Massi erratici e avelli del Triangolo Lariano Nelle zone di Torno e Blevio in pieno Triangolo Lariano (Co), due impressionanti blocchi di roccia, la Pietra Pendula dalla forma a fungo e la Pietra Nairola, una grande tavola piatta che sporge dalla montagna, attirano la curiosità dei turisti. La leggenda racconta che il diavolo amasse giocare a palla sulla Pietra Nairola e che la parte sporgente in equilibrio del masso sia opera della Madonna. In realtà si tratta di massi erratici, grandi blocchi di roccia isolati, trasportati dai ghiacciai nel corso del Quaternario. Alcuni sono Monumenti naturali, riconosciuti nel 1984 dalla Regione Lombardia. A Torno, si trovano anche i massi avelli, misteriose tombe a forma di vasca (V-VI sec. d.C) scavate nei massi erratici: l’avello del Maas, di Rasina, dei Piazz, di Negrenza…
Lombardia da brivido - Faccia del Diavolo

Sarnico

Suggestiva cittadina affacciata sul Lago d'Iseo che offre paesaggi caratteristici e che da sempre ha una grande vocazione turistica

È tempo di vendemmia in Lombardia

Tra i filari dei vigneti e le cantine della Lombardia, per partecipare al rito antico della raccolta dell’uva e della sua pigiatura
È tempo di vendemmia in Lombardia 

Lombardia terra d’acque sorgive

Fontanili e risorgive, oasi naturali della Bassa Lombardia  
Lombardia terra d’acque sorgive

Il sentiero di Leonardo

Un percorso a piedi di 540 Km sui luoghi leonardeschi
Il sentiero di Leonardo

Sulla Filaressa un'oasi di fiori

Grande ricchezza floristica per questo itinerario nel bergamasco
Sulla Filaressa un'oasi di fiori

Bossico

Stazione di soggiorno sin dalla seconda metà dell’Ottocento ubicata a circa 850 mt s.l.m., tra la Valle Borlezza e il Lago d’Iseo, Bossico offre svariate escursioni in tutte le stagioni. In primavera le prime fioriture e in estate la ricca flora invitano a visitare questo bellissimo altopiano, dove ci si può rilassare sui prati, ammirando vecchi cascinali, animali al pascolo e il favoloso panorama. COSA VEDERELe Ville Storiche – Costruite dalla borghesia nel XIX secolo, queste ville sono dislocate sull’altopiano e portano il nome dei Sette Colli di Roma e di luoghi tipici garibaldini. Partendo dalla piazza principale del paese, attraverso un percorso guidato dall’ausilio di bacheche informative, è possibile scoprirne la storia e le curiosità. Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo - la chiesa sorge all’ingresso del paese, aprendosi sulla piazza principale e risale presumibilmente al 1500. Di notevole importanza è l’altare maggiore per i suoi marmi policromi ad intarsio. Chiesetta di S. Rocco - datata intorno al 1500, si trova in fondo alla Via Bonomelli, subito dopo il vecchio lavatoio. DA NON PERDEREIl Respiro del Bosco – In una radura nel bosco, è stato creato l’Angolo della Meditazione, un posto tranquillo dove sentirsi a proprio agio e dove la mente non riceve distrazioni. Gli alberi, la vista del cielo e i suoni della natura sono di grande aiuto per entrare in contatto con la propria interiorità e rilassarsi. Una bacheca illustrativa vi indica le basilari tecniche di rilassamento e le amache vi accolgono nel sottobosco. Durante l’estate, vengono organizzati eventi olistici.Il pane di patate - È il pane buono e sano, che una volta veniva mangiato col formaggio o col salame, col lardo o con il miele, con la marmellata, col burro e lo zucchero o intinto nel vino. È il pane che parla del passato, dei bossichesi e della loro identità. La Formaggella di Bossico - Formaggella dal sapore molto delicato e caratteristico, derivante dagli aromi del foraggio di cui sono alimentate le vacche. La pasta bianca e compatta, nelle forme stagionate più di sei mesi diventa, acquista anche un gusto più robusto. CURIOSITÀBossico è sempre stato famoso per due specialità: le rape e le patate; ma sono soprattutto le rape ad aver dato gran fama aquesto paese, tanto da coniare ai bossichesi il soprannome ‘i raèi de Bösech’. E se qualcuno vuole seminare le rape e desidera che crescano abbondanti e gustose, si ricordi di farlo prima del 9 agosto, giorno di S. Fermo. COME ARRIVAREIn bus - Dalla stazione ferroviaria di Bergamo e dal Lago d’Iseo, corse regolari conducono alla cittadina di Bossico. Corse ed orari su www.bergamotrasporti.it