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Impariamo a leggere: MORTA o AMMAZZATA? Come i media raccontano i femminicidi
In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.MORTA o AMMAZZATA?Come i media raccontano i femminicidi Il raggiungimento della parità di genere passa anche dall'uso consapevole delle parole nelle cronache di femminicidi. Nonostante le indicazioni del Manifesto di Venezia, questi crimini sono rappresentati nei media in modi che, più o meno consapevolmente e indirettamente, rafforzano stereotipi: per esempio, lo stereotipo che una donna vestita in modo provocante sia corresponsabile della violenza subita. L'evento è proposto per riflettere sulle strategie linguistiche e sulle narrazioni più usate nelle cronache di femminicidio, sulle potenziali problematiche a esse legate e sui modi in cui possiamo acquisire maggiore consapevolezza sul ruolo del linguaggio nel promuovere la parità di genere (Goal 5 "Parità di genere" Agenda Onu 2030).Chiara Zanchi è ricercatrice in glottologia e linguistica presso l'Università di Pavia, dove insegna Glottologia (Laurea Triennale in Lettere) e Laboratorio di Analisi dei Dati Linguistici (Laurea Magistrale in Linguistica Teorica, Applicata e delle Lingue Moderne). Ha conseguito il dottorato di ricerca nel 2018 presso l'Università di Pavia e l'Università di Bergamo con una tesi sulla morfosintassi comparativa del vedico, del greco omerico, del paleoslavo e dell'antico irlandese. Ha lavorato per quattro anni come assegnista di ricerca presso l'Università di Pavia.La ricerca e l'insegnamento l'hanno portata all'estero diverse volte. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la linguistica indoeuropea (con particolare attenzione al greco antico), la pragmatica (delle lingue antiche e moderne), la linguistica cognitiva e la costruzione di risorse linguistiche. Attualmente è la responsabile nazionale del progetto "Linked WordNets for Indo-European Languages"Sara Gemelli ha una laurea magistrale in "Linguistica teorica, applicata e delle lingue moderne" e attualmente è dottoranda in Scienze Linguistiche presso le Università di Pavia e di Bergamo, con un progetto che riguarda la rappresentazione dei femminicidi nei media italiani.Ha ricevuto il premio "Marina Chiola", dall'Università degli Studi di Pavia per tesi di laurea magistrale su tematiche legate agli "studi di genere", si è occupata di come e cosa si scrive sul forum Incel italiano.A Piacenza, sua città d'origine, fa parte del collettivo transfemminista R-esisto.