• Arte e Cultura

Erminio Dioli

La natura è un libro sempre aperto a tutti senza nessun costo, basta saperla osservare e leggere e la troverete al di sopra di qualsiasi libro d’autore - E. Dioli

LA FORMAZIONE

Nato a Caspoggio il 13 agosto 1885, fin da bambino Erminio Dioli amava frequentare il laboratorio del padre Zeferino, esperto falegname e apprezzato artista intagliatore autodidatta, che trasmise al figlio i segreti dell'intagio e una sensibilità verso l'arte, una fortuna rara considerando la scarsa attenzione che la gente di paese di fine Ottocento dedicava all'arte e alla cultura. A soli 14 anni, nonostante le ristrettezze economiche, Erminio si iscrisse alla Scuola d’Arte, Disegno e Scultura di Torino nella Sezione Artigiana. Terminato il corso triennale, dal 1902, frequentò alla Scuola Tecnica Operaia di San Carlo il corso superiore di Ornato e Araldica superando brillantemente gli esami. Nel 1904 tornò a Caspoggio compiendo il viaggio in bicicletta e suscitando lo stupore e l’invidia dei compaesani che non avevano ancora visto un simile mezzo di locomozione. Tra il 1905 e il 1909 Erminio si dedicò al lavoro in fabbrica per racimolare il denaro necessario ad iscriversi alla Scuola Serale di Arte Decorativa e industriale al Civico Istituto Professionale Operaio di Torino. Nel 1915, presso il Politecnico di Torino, conseguì il diploma di abilitazione all’insegnamento di disegno Ornamentale ed industriale per gli istituti tecnici.

Rinviato fino a quel momento per motivi di studio il servizio militare, fu arruolato il 21 settembre 1916, nel 66° reggimento di fanteria di stazza a Bergamo, ma grazie alle sue competenze, gli venne affidato l’incarico di calligrafo al Comando, dove rimase per tutto il periodo della guerra.

LA CARRIERA E LO STILE MONGLUNDER

Dopo un breve soggiorno estivo a Caspoggio, dove eseguì i dipinti della cappella di San Giuseppe nella parrocchiale, si trasferì a Milano dove gli era stata assegnata un cattedra all’Accademia di Brera. Durante il periodo milanese partecipò con un proprio progetto al concorso per l’Ossario di Redipuglia, eseguì disegni di sepolcri per il cimitero monumentale e prese i primi contatti con il Mobilificio Cattaneo di Rovellasca per conto del quale progetto ed intagliò mobili in stile Impero, Barocco e Rococò.

Nel 1922 lasciò l’insegnamento per dedicarsi a ciò che amava di più: la progettazione e l’esecuzione manuale dei lavori. Nel 1924 si trasferì a Sondrio dove aprì bottega, disegnando bozzetti, dipingendo affreschi e dedicandosi agli arredi, ai restauri, ai progetti di monumenti. Qui approfondì la tecnica dell’intaglio e tracciò le prime linee del suo stile MALENCHINO, nato dalla fusione dei personalissimi stili Ridgeo e Monglunder.

Lo stile Ridgeo è caratterizzato da linee classiche ed equilibrate sulle quali si inseriscono temi gotici e richiami di arte egizia, in alcuni casi anche elementi tipici dell’epoca littoria. Il termine ridgeo deriva probabilmente da una libera commistione tra le parole “retta” o “riga” e “geometria” e indica una maniera compositiva caratterizzata da una rigida strutturazione della forma entro esatte griglie geometriche. E’ probabile che Dioli abbia tratto ispirazione dagli stili rettilinei di culture antiche, ma anche alle novità introdotte dall’Art Decò, caratterizzata dall'andamento angoloso di linee disegnate entro composizioni squadrate, astratte e simmetriche. In tale stile elaborò parecchi progetti architettonici, tra i quali il più emblematico è il castello: a 40 anni Erminio comprò un appezzamento di terreno sopra una rupe in località sasso Gianaccio, a Chiesa in Valmalenco, per costruirvi appunto un castello, destinato a divenire la sua abitazione, ma anche sede del museo di valle.

Lo stile Monglunder  per Dioli era sinonimo di “ciò che vedo dai miei monti”. L’origine di tale linguaggio parte dall’assimilazione degli stili barocco e rococò, che l’artista semplifica fino a tracciarne le elementari volute, elementi decorativi presenti in molti arredi e intagli in legno. Come il Ridgeo, anche il Monglunder nasce da una singolare osservazione di fiori, alberi, frutti, non più trame rigidamente architettate, ma immagini vivacemente arrotondate, morbide, a tratti irregolari.

Nel 1937 cominciò un periodo denso di viaggi di lavoro, che lo portarono a Roma, Crotone e Brindisi. Ad ogni ritorno a Chiesa Dioli si dedicava alla costruzione del suo castello ma, a causa del tracollo della banca di Valtellina, perse tutti i fondi destinati al suo progetto, di cui aveva completato solo la torre Est.

La seconda guerra mondiale e la conseguente crisi economica lo costrinsero ad emigrare in cerca di lavoro prima in Polonia, poi a Salisburgo in Austria. Fu fatto prigioniero e rinchiuso a Irlac, in Germania, dove riuscì a ottenere incarichi come pittore dalle gerarchie militari e da dove fuggì, rimpatriando, nel 1942. Dopo altri viaggi di lavoro, nel 1944 si ritirò a Chiesa da eremita,  nell’unica torre già costruita del suo castello.

IL CASTELLO

L'attività proseguì intensa, ma soprattutto si dedicò al suo castello: nel 1947 avviò gli studi preparatori per trasformare il locale a piano terra della torre in una vera opera d’arte, scolpì sulle pareti nella roccia delle gigantesche teste di animali incorniciate da nicchie e ripiani dove sistemava i più svariati oggetti d’arte. Completò l’opera con 8 graffiti, ognuno dei quali rapresentava un angelo con in mano un attrezzo da lavoro con il quale il maestro definiva il “disegnatore”, “l’intagliatore”, “lo scultore”,”il pittore”, “l’architetto”, “il muratore”, “il falegname”, “il giardiniere-botanico”; l’angelo doveva essere portatore dei mestieri che Dio gli aveva affidato.

E infine il vero eremo, la grotta nella roccia che era diventata il posto privilegiato di riflessione. All'ingresso aveva scolpito la quintessenza della sua teologia: Dio è il tutto, divinità e materia, spirito ignoto quale causa, figura meravigliosa, nell’effetto, eterno nel tempo, infinito nella misura, perfetto nella forma, sublime nella figura, supremo nella volontà, sommo nel bene, arcano nella potenza.

L'artista morì il 22 novembre 1964 e fu tumulato nel vecchio cimitero di Caspoggio.

Dello stesso tema

Immergiti online nell'arte in Lombardia

Visita online le bellezze architettoniche, le città, i monumenti, i musei, le mostre e i luoghi della cultura in Lombardia 
  • Arte e Cultura
Immergiti online nell’arte in Lombardia

Leggende e tradizioni in Lombardia

Un invito ad addentrarsi nella memoria folcloristica lombarda, riscoprendo 7 antiche leggende e tradizioni
  • Arte e Cultura
Leggende e tradizioni in Lombardia

Un poeta sulla Cattedrale

Una statua nel Duomo di Como e la storia di un'amicizia, in punta di versi
  • Arte e Cultura
Un poeta sulla cattedrale - Como

Le Cattedrali Vegetali in Lombardia

  • Arte e Cultura
Cattedrale vegetale

La pianura bergamasca

  • Arte e Cultura
La pianura bergamasca

Un viaggio in Bassa Valtellina tra vigneti, contrade e palazzi storici

La Valtellina che non ci si aspetta sorprende con la sua storia, le sue coltivazioni e gli eventi enogastronomici
  • Arte e Cultura
Un viaggio in Bassa Valtellina tra vigneti, contrade e palazzi storici

Giancarlo Sangregorio: casa-atelier dello scultore

Sesto Calende: alla scoperta del raffinato artista milanese che scelse di vivere circondato da cave di pietra.
  • Arte e Cultura
Giancarlo Sangregorio: la splendida casa-atelier

Le 12 attrazioni da non perdere a Milano

  • Arte e Cultura
Le 12 attrazioni da non perdere a Milano

Itinerario rinascimentale a Lodi

  • Arte e Cultura
Itinerario rinascimentale a Lodi

Monumenti Lecco

Da Manzoni a Stoppani: Lecco attraverso i monumenti
  • Arte e Cultura
@inlombardia

Da Pavia a Belgioioso

A due passi da Pavia, scopri il Castello di Belgioioso per un fuoriporta tra saloni e affreschi di grande splendore
  • Arte e Cultura
Da Pavia a Belgioioso

Cosa fa un brasiliano alla Scala?

Le vicende del maggior compositore brasiliano e il suo legame con il Teatro alla Scala di Milano
  • Arte e Cultura
Cosa fa un brasiliano alla Scala di Milano?

Sant'Angelo Lodigiano e dintorni

  • Arte e Cultura
Sant'Angelo e dintorni (Ph Ig:@castello_bolognini_official)

Un viaggio alla scoperta del mondo di Leonardo

Vai alla scoperta di un mondo fatto di intrighi e passioni
  • Arte e Cultura
Castello Sforzesco

Tre Giorni a Milano: Un Viaggio Culturale tra Storia, Arte e Innovazione

Scopri cosa vedere a Milano in 3 giorni con il pass YesMilano. Visita il Duomo, il Castello Sforzesco e il Museo Leonardo da Vinci. Salta la fila e ascolta audioguide gratuite!
  • Arte e Cultura
discovering milano

Benvenuti a Cremona!

Cremona è per tutti
  • Arte e Cultura
Benvenuti a Cremona!

Musei Como

Grande l'offerta museale a Como. Dalle prime comunità sul territorio ai musei tematici
  • Arte e Cultura
Musei Como, Lombardia da visitare

Varese da scoprire

Sulle tracce delle chiese scomparse
  • Arte e Cultura
Varese da scoprire

La Brianza lecchese

  • Arte e Cultura
La Brianza lecchese

Teatri Mantova

Sale sontuose e palchetti dorati fanno da cornice alle stagioni teatrali di Mantova
  • Arte e Cultura
Teatri Mantova, Lombardia da visitare