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Sentiero del Larice millenario
L’albero più vecchio della Lombardia può essere scoperto con un’escursione insolita fra i panorami mozzafiato della Valmalenco
In Val Ventina, una valle laterale della più nota Valmalenco, ecco una piccola area al limite della vegetazione che vede la presenza di un gruppo di alberi veramente molto vecchi.
Cembri, ma soprattutto larici, con diversi esemplari con più di cinquecento anni di vita. In questa zona della Valmalenco, in provincia di Sondrio, grazie ad appropriate indagini scientifiche è stato possibile determinare che questo gruppo di piante di alta quota sembra essere fra le più venerande piante tuttora in vegetazione sulle Alpi italiane, certamente sulle Alpi lombarde.
Un larice, in particolare, a seguito del conteggio preciso degli anelli di accrescimento, ha dimostrato la incredibile età di oltre mille anni, visto che il suo primo anello risale al 1007. Sarebbe quindi in testa alla classifica alpina delle piante tuttora viventi più anziane, accompagnato da un nutrito gruppo di fratelli più giovani, ma comunque plurisecolari.
Alcuni esemplari molto anziani non sono più vitali, ma sono comunque ancora presenti in loco come fusti caduti a terra, ma questo particolare larice ha attraversato i secoli, portando con sé i segni e il racconto di una lunga e affascinante storia, ancora in fase di studio e approfondimento da parte di ricercatori delle Università di Padova, Pavia e Torino.
Non è difficile, nella bella stagione, riuscire a raggiungere e visitare l’area dove crescono questi giganti, nati come teneri germogli nei tempi dei castelli e delle crociate. Potrete così ammirare il “grande vecchio” e i suoi “fratelli”, grazie anche ad un sentiero dedicato: il Sentiero del Larice millenario.
Da Sondrio, ormai rapidamente accessibile grazie ai nuovi collegamenti stradali, bisogna risalire la famosa Valmalenco fino a Chiareggio, quota 1.612 m, ultima frazione del Comune di Chiesa in Valmalenco dove è necessario abbandonare l’automobile. Dopo circa un’ora di cammino su una comoda mulattiera, solo al termine un poco accidentata, si giunge al Rifugio Gerli-Poggio in Val Ventina, quota 1.965 m, di fronte al magico spettacolo delle cime del Monte Disgrazia.
Da qui, la migliore soluzione è chiedere indicazioni al titolare del rifugio, così da imboccare appunto il Sentiero del Larice millenario, che in breve vi condurrà nei pressi di questa pianta da leggenda, ad una quota di oltre 2.100 metri. L’avvertimento scontato è quello di rispettare questo patriarca, che ha superato per mille anni le offese del clima. Una bella foto sarà il solo ricordo che dovremo conservare di questa escursione!
Nelle vicinanze, oltre al già citato Rifugio Gerli-Poggio, ve ne è un altro dove potersi ristorare: il Rifugio Ventina, che prende il nome proprio dalla valle.
I paesaggi grandiosi e, oltre agli alberi secolari e millenari, anche una grande varietà di fiori, rocce, minerali, laghetti cristallini e la corona di alte vette avranno fatto di questa, al termine della giornata, una escursione assolutamente memorabile!
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