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Quattro luoghi curiosi che incantano in Lombardia
La Lombardia presenta tanti luoghi insoliti e particolari e, almeno una volta nella vita, sarà capitato a tutti di intraprendere qualche avventura o dei weekend lunghi alla ricerca di questi luoghi originali.
Abbiamo deciso di proporvi quattro affascinanti mete che spesso i viaggiatori non conoscono.
IL GIARDINO DEL MERLO (CO)
Si trova al confine tra i paesi di Dongo e Musso, nel territorio dell’Alto Lario (CO). Dista un' ora di auto da Lecco e due ore d’auto da Milano. È così chiamato perché qui in passato andavano a nidificare i merli.
È stato realizzato sulle pendici del Sasso di Musso dove un tempo sorgeva l’antico Castello di Gian Giacomo Medici, detto il Medeghino di cui oggi si possono ammirare solo le rovine. Uno splendido giardino botanico ricco di sorprese.
Tanti sono gli angoli da scoprire: grotte scavate nella roccia, sentieri con splendidi scorci a picco sul Lago di Como, scalinate e terrazze panoramiche circondate da un ambiente selvaggio e particolarmente suggestivo. Costituito da due versanti: uno a nord, ricco di vegetazione alpina, e uno sud, caratterizzato invece dalla presenza maggiore di piante esotiche (fichi d’india, palme, eucalipti). In cima, domina la Chiesa di Sant’Eufemia.
L’ingresso al Giardino del Merlo è gratuito e libero, visitabile tutti i giorni dell’anno. Non ci sono dei parcheggi dedicati, ma si può trovare posto con sosta gratuita lungo la strada costeggiante il Lago di Como.
Il Giardino nasce nel 1858 da un’idea di Giovanni Manzi, nobile di Dongo, che volle creare un parco che si ispirasse ai giardini della Riviera Ligure; ideò un luogo visionario dove ancora oggi dominano i contrasti, dal verde rigoglioso e dalle varietà mediterranee tipiche delle Alpi, in un susseguirsi di passerelle, ponti, grotte, gole e piccole cascate.
Ma non finisce qui. Il Giardino del Merlo riserva un’altra sorpresa che lo rende a tutti gli effetti un giardino segreto. In una grotta. mimetizzato tra pietre e vegetazione. si nasconde un passaggio segreto che porta alla vecchia Casa del Guardiano.
Questa caccia al tesoro è tanto divertente ed avventurosa per i bambini quanto per gli adulti! Una volta scovato il punto esatto, ci si ritrova in un angolo incantato con balconcini ricoperti da glicine e viste incredibili su lago e montagne.
MINIERE DI DOSSENA (BG)
Ci si tuffa nel passato, invece, nelle Miniere di Dossena, in località Paglio (BG).
Nelle antiche miniere si estraeva lafluorite. Oggi, cessate le attività, rappresentano una testimonianza storica e naturale unica.
Recentemente è stato inaugurato il Parco speleologico unico in Europa: un mix tra ferrata semplice e parco avventura. Attraverso teleferiche, ponti e passaggi sospesi fra grotte naturali e cunicoli artificiali si potrà fare un altro salto nella storia.
Terminata la visita alle miniere si prosegue, sempre a Dossena, con altra adrenalina affrontando il ponte tibetano più lungo al mondo: il Ponte nel Sole. Con i suoi 505 metri di lunghezza, presenta un’altezza massima di 120 metri dal suolo e si percorre con 1.200 pedate discontinue senza tiranti laterali, si può provare l’ebbrezza di essere sospesi nel vuoto in tutta sicurezza, grazie ad un’imbracatura ancorati con due moschettoni.
3,5 km di funi di acciaio alle quali vi terrete agganciati con il fiato “sospeso”, in una avventura che dura circa 40 min di attraversamento.
L’esperienza è molto emozionante ed irripetibile cosi come impagabile è la vista mozzafiato che si gode sui paesaggi suggestivi delle Prealpi Orobiche.
*** Si suggerisce abbigliamento e calzature sportive. L’accesso è consentito anche ai bambini, a partire dai 12 anni di età.
CASTELLO DEL GAUDI' DI GROSIO (SO)
Sicuramente da non perdere, in provincia di Sondrio, Grosio. Qui il territorio è noto per la presenza del Parco delle incisioni rupestri, ma non solo. La zona nasconde un gioiello architettonico che sembra uscito da uno schizzo di un artista. Qui la magia ha preso vita grazie ad un uomo, Nicola Di Cesare, che non è un artista ma che lavora da più di 40 anni al sogno di una vita.
Nicola ha creato un giardino roccioso degno di una fiaba, ha scavato nella roccia, ha creato ben 207 scale, archi e muretti, li ha decorati con mosaici realizzati con materiale di scarto. Tale struttura è anche conosciuta come il Gaudí di Grosio, che ricorda per forme, colori e lineamenti l’iconica Casa Batlló a Barcellona realizzata dal famoso architetto catalano Antonio Gaudì. Un'opera d'arte maestosa, visibile anche a centinaia di metri di distanza, in grado di richiamare centinaia di visitatori ogni giorno.
La struttura è proprietà privata di Nicola, che gentilmente ne consente le visite su richiesta.
SCALA NEL CIELO (VA)
Chi è alla ricerca di punti panoramici non può farsi sfuggire un luogo suggestivo e facilmente raggiungibile a 5 min di auto da Varese: è la Scala nel Cielo del Campo dei Fiori.
Per arrivarci bisogna percorrere la strada dietro la stazione, dopo qualche centinaio di metri inizia la scalinata tutta scavata completamente nella roccia che porta poi in vetta.
Da un lato il cielo, dall’altro il Sacro Monte e la pianura Padana: una vista unica che spazia dalle montagne della Svizzera, della Valtellina, fino al Monviso e agli Appennini Emiliani.
Scorci e spazi immensi di una montagna che non ci si aspetta a circa 1.100 metri di altezza. Nel cielo terso e blu durante le belle giornate di sole, fluttuano nell’aria fresca delle giornate primaverili i 5 colori delle bandierine di preghiera tibetane poste sulla ringhiera di protezione.
Sono meno di 500 i metri di dislivello, il percorso è adatto chi ha un minimo di preparazione fisica e ama immergersi in posti in solitaria o poco conosciuti.
Di per sé non pericoloso, ma occorre usare il buon senso e valutare bene prima di intraprenderla nel caso si cammini con bambini piccoli. Ci sono altri modi per raggiungerla, ad esempio, salire in macchina fino all' Osservatorio Astronomico e proseguire per un breve tratto a piedi o sopraggiungere dal Brinzio, altra salita impegnativa.
Qualunque sia la via utilizzata, il finale ne varrà sempre la pena!