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Un weekend alla scoperta dei Piani dei Resinelli

In Valsassina, all'interno del territorio dei comuni di Abbadia Lariana, Mandello del Lario, Ballabio e Lecco a 1300 mt di altitudine, si trovano i Piani dei Resinelli. Si tratta della classica meta delle gite fuori porta perché si presta ad essere raggiunta in breve tempo da Milano ed offre davvero tanto ad adulti, alle famiglie, alle scolaresche ed ai bambini.Si presta tutto l’anno a scampagnate, gite scolastiche e uscite didattiche, ogni stagione è buona per una gradevole passeggiata tra i boschi e una vista impagabile in cima al Belvedere del Lago di Como. È un must che non può mancare nel repertorio delle gite scolaresche! Dai Piani dei Resinelli è possibile intraprendere diversi sentieri sia alla portata di bambini che più percorsi più impegnativi. Se per quelli più “avventurosi” è necessario essere esperti di montagna, i sentieri semplici offrono invece tanto senza chiedere grandi sforzi.Uno di questi è senza dubbio il sentiero che percorre un giro ad anello nel Parco del Valentino che è proprio adatto ai ragazzi.Per incamminarvi verso il Parco del Valentino è possibile parcheggiare nella piccola piazza antistante il Parco Avventura o nel parcheggio delle Miniere dove ci sono diversi punti di ristoro, oltre ad un grande prato, dove è possibile fare un pic-nic o, perché no, giocare anche a pallone. L’ escursione comincia da qui: un bel sentiero in mezzo al bosco, adatto anche ai passeggini meglio se da trekking, porta all’ingresso del Parco del Valentino.In circa 45 minuti senza avere troppa fretta, si arriva al Belvedere.Prima di arrivare al Belvedere, se è aperto, merita sicuramente una visita il bellissimo Museo Casa Villa Gerosa che racconta la storia delle Grigne, dei loro sentieri e bivacchi. Al primo piano sono presenti diverse sale: Sala Flora, Fauna ed Esperienze Sonore, dove i bambini troveranno pane per i loro denti in un contesto didattico davvero interessante dedicato alla montagna e ai suoi segreti. Dal Monte Coltignone, si prosegue fino al punto più alto, dove il panorama appaga lo spirito di grandi e piccini che possono approfittare di alcune piccole panchine di legno per godersi una bella merenda, con una vista davvero impareggiabile.Per tornare al punto di partenza, si può rifare il sentiero utilizzato all’andata oppure proseguire per Cima Paradiso, che vi riporterà all’ingresso del Parco Valentino, passando per quella che una volta era la pista da sci. La buona cucina di montagna, ovviamente non manca, i Piani dei Resinelli sono anche un ottimo punto di riferimento per mettere le gambe sotto al tavolo e mangiare una buona polenta. Ci sono diversi ristoranti, locali e rifugi, raggiungibili dalla piazza del paese in circa 40 minuti di cammino. Per chi ha tempo ed energie, cosa che ai bambini non manca mai, si può organizzare un intero weekend, inserendo una giornata con escursione dedicata alla MIniera Piani dei Resinelli dove potrete provare l'ebrezza di vestire i panni di un minatore!Ci sono vari laboratori proposti sia per bambini che per ragazzi: Geologico, Botanico, Meteorologico; adatti dalle elementari alle superiori, tarati alle età degli alunni e sulla preparazione rispetto ai programmi scolastici. Si può andare in giro in tutta sicurezza nel Parco Valentino alla ricerca degli elementi caratterizzanti il meteo o la flora del luogo. Si effettuano in gruppi di max 50 partecipanti ed hanno durata di circa 1h30m.Per le scuole materne si propone l'Attività Gnomo che consiste nel racconto fantastico di uno gnomo (la Guida travestita da Gnomo) che per salvare il proprio villaggio chiede aiuto ai bambini per ritrovare dei minerali con caratteristiche particolari, durata circa 1h30.Le miniere sono anche molto utilizzate per uscite tecniche in campo da parte di università che necessitano di visionare mineralizzazioni, rocce, stratificazioni, pieghe e faglie per studi approfonditi o per tesi triennali e magistrali. PARCHEGGI: Trattandosi di un'area abbastanza ristretta e parecchio visitata - soprattutto nei fine settimana - i parcheggi ai Piani Resinelli sono piuttosto pochi. Il consiglio è quindi quello di lasciare l’automobile a Ballabio, Mandello del Lario o Abbadia Lariana, per salire ai Piani Resinelli a piedi o in bici. Se invece decidi di arrivare in macchina, i parcheggi consentiti sono in Piazzale Daniele Chiappa e Piazzale delle Miniere. 

L’altra via dell'Aprica: da Morbegno a Colico

Questo itinerario, che parte dalla provincia di Brescia, in Valcamonica, giunge sino alle bellezze della Valtellina.   I suoi paesaggi sono rappresentativi delle tipologie paesaggistiche rinvenibili nelle Alpi. Si può qui scoprire, tra antichi borghi e sapori valtellinesi, la sua storia e la sua cultura enogastronomica, assaggiando un bel piatto di salumi tipici o sciatt e i celeberrimi pizzoccheri.  Il percorso inizia dalla stazione di San Giacomo di Tellio e termina alla stazione ferroviaria di Edolo. Da San Giacomo arriviamo al bivio con Carona e seguiamo la strada con numerosi tornanti, che ci porterà quasi al centro di Carona. Appena prima del paese giriamo a sinistra e prendiamo la strada che va in discesa, in direzione Aprica. La strada, poi, ridiscende sino alla centrale elettrica di Gadda e risale per immettersi sulla strada statale, appena prima del passo dell'Aprica. Percorsi un centinaio di metri si raggiunge la strada vecchia, via Liscidini, che troviamo sulla destra, e percorriamo tutta l'antica strada che porta al confine con la provincia di Brescia. Da qui la strada Valeriana ci conduce ad Edolo. ITINERARIO Distanza: 33 km Difficoltà: difficileFondo stradale: asfalto, un breve tratto di sterrato tra san Pietro Aprica e Corteno GolgiDislivello: +2155m, -1830 m; (Pendenza max: 44.1%, -46.1% Pendio medio:10.4%, -8.3%)Adatto a: utenti allenatiTipologia di bicicletta consigliata: tutteDurata media: 3 h ca. ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Borghi rustici della ValtellinaLungo il tragitto si possono facilmente raggiungere i paesi situati nelle valli laterali o sui versanti della valle, dove ci si può immergere nei sapori di Valtellina, lungo la strada del vino.Info utili: https://www.stradadelvinovaltellina.it/borghi-antichi.html  Centrale elettrica di GandaQuesto impianto utilizza le acque del torrente Belviso e quelle dei suoi affluenti. L’opera di sbarramento principale è costituita da una diga in calcestruzzo ed è munita di uno scarico di superficie.Info utili: https://www.edison.it/it/la-centrale-idroelettrica-ganda-so  Segheria dei Calefe di Corteno GolgiCostruita nel 1879 è stata in funzione fino alla fine degli anni novanta del secolo scorso. La segheria era detta "alla veneziana" poiché si è diffusa ai tempi della Repubblica di Venezia. Info utili: http://www.cortenogolgi.it/index.php/territorio/segheria-veneziana  Museo Golgi di Corteno GolgiAperto nel 2006, ospitata al primo piano la riproduzione del laboratorio istologico di Camillo Golgi, scienziato e medico italiano nato a Corteno. Al secondo piano c'i sono ambienti per lo studio e la sala didattica.Info utili: http://www.museogolgi.it/Tel. 0364.740401/340.3602512; E-mail: info@museogolgi.it - conservatore@museogolgi.it Orari: Aperto sabato e domenica per l'intera stagione estiva (dal 1 luglio al 30 settembre). Le visite guidate sono solo su prenotazione per tutto il periodo dell'anno.  San Giovanni Battista a EdoloLa semplicità della struttura esterna, ricostruita nel XVI secolo, contrasta con l’interno, a tre navate, riccamente affrescato. Il ciclo di affreschi è attribuito a Paolo da Caylina il Giovane.Info utili:  https://goo.gl/y4p4QE 
L’altra via dell'Aprica

Il Cammino delle Colline Moreniche

Un percorso di 170 km alla ricerca delle radici storiche e culturali tra le province di Mantova e Brescia.

Navigli e cascine nel Parco Agricolo Sud Milano

Altro itinerario alla scoperta del Parco Agricolo Sud di Milano. Qui ci si può rendere conto di quale sia l’essenza di questa ampia area rurale: possiamo trovare castelli viscontei, cascine per la vendita diretta di prodotti agricoli, agriturismi, complessi edilizi storici ed il Naviglio Pavese, che collega Milano a Pavia. Insomma, un quadro agricolo e storico molto variegato. Un percorso ad anello che inizia e termina alla Darsena di Milano. Prendiamo la ciclabile che costeggia il Naviglio Pavese e seguiamola fino a Casarile dove invertiamo la marcia per dirigerci verso il centro di Binasco. Proseguiamo sulla ciclopedonale fino a Noviglio. Da qui dirigiamoci a Tainate e successivamente a Gaggiano seguendo le indicazioni dell’itinerario ”Terre d’acqua e cascine”. Seguiamo poi il Naviglio Grande e torniamo al punto di partenza. ITINERARIODistanza: 44.9 kmDifficoltà: facileFondo stradale: AsfaltoDislivello: + 140 m, -142 m (Pendenza max: 2.0%, - 3.3%; Pendio medio 0.3%, -0.4%) Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: tutte ALMENO CINQUE PUNTI DI INTERESSE Il Naviglio PaveseCostruito dai Visconti nel 1359, nasce come canale navigabile che univa Milano a Pavia. Ha una lunghezza di 33,1 km ed univa sia la funzione irrigua sia quella di via di trasporto. Info utili: https://www.mumi-ecomuseo.it/infodiscs/view/54Geolocalizzazione su mappa: 45.45197, 9.178  Castello Cassino Scanasio a RozzanoIl castello, un tempo struttura fortificata di incerte origini, fu poi trasformato in residenza signorile circondata da una corte rurale, oggi ristrutturata e desinata a residenza.Info utili: il complesso è visibile solo dall’esternoGeolocalizzazione su mappa: 45.38913, 9.15012 Due immagini associate Castello visconteo di Binasco Eretto nel XIV secolo, presenta il tipico aspetto dei castelli viscontei di pianura, con una pianta quadrangolare allungata, alte mura merlate e protetto da torri angolari quadrate (oggi ne rimangono solo due).Info utili: http://www.prolocobinasco.it/castello-visconteo/http://www.prolocobinasco.it/contact/Geolocalizzazione su mappa: 45.33194, 9.09981  Cascina Conigo a NoviglioCostruito nel XIV secolo, il complesso è circondato da mura con un ampio arco d'ingresso sul quale spiccano le teste scolpite di buoi e cavalli. In un secondo cortile interno si trova l'Oratorio di S. Maria Nascente. Info utili: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-05217/Geolocalizzazione su mappa: 45.34305, 9.08931   Museo Kartell a BinascoÉ nato nel 1999 per il cinquantesimo anniversario dell'azienda. Voluto dal Presidente Claudio Luti, conserva, promuove e valorizza il patrimonio culturale, ideale, materiale e immateriale dell'azienda. Info utili: http://www.kartell.comVisitabile su appuntamento dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 con visita libera o guidata. Chiuso nei festivi e nei giorni di chiusura aziendale.Per prenotazioni: 02 90012296, 02 900121.Geolocalizzazione su mappa: 45.34038, 9.09426  Castello di MairanoAntico edificio fortificato eretto dai Visconti nel XV secolo.Info utili: http://www.comune.noviglio.mi.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/castello-di-mairano-35944-1-087b8cd6d58533aae53d216cd7e87126Telefono del Comune: 02.9006066Geolocalizzazione su mappa: 45.35777, 9.07067  Piazza Monsignor Ferraroni a GaggianoGaggiano è un piccolo paese diviso in due dal Naviglio Grande. La piazza principale dove spicca la chiesa di Sant’Invenzio si affaccia sul corso d’acqua. Particolare e sobria la fontana di acqua nebulizzata.Info utili: http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI230-00073/Geolocalizzazione su mappa: 45.40671, 9.03329 
Gaggiano

I segreti delle Mura

Un’insolita avventura tra fortezze, chiostri, ex-monasteri e non solo

Da Ponteranica a Bergamo lungo la Via delle Sorelle

Un tratto del cammino Bergamo-Brescia

Milano

Una città dai mille volti, che merita una visita per mille e più motivi. In continua evoluzione. Scoprila con noi.
Milano

Il Rogolone

Quercia plurisecolare
Il Rogolone

Lago Maggiore Paesaggi incontaminati

A Monteviasco si arriva solo a piedi o in funivia da Ponte di Piero, famoso per i mulini del Settecento immersi nel verde. L’alto Verbano è natura doc.
Lago Maggiore Paesaggi incontaminati

Erminio Dioli

La natura è un libro sempre aperto a tutti senza nessun costo, basta saperla osservare e leggere e la troverete al di sopra di qualsiasi libro d’autore

Da Sotto il Monte sulle orme del Papa

Partiamo a Sotto il Monte dalla casa natale di Papa Giovanni, situata vicino alla Chiesa di Santa Maria di Brusicco, dove fu battezzato Angelo Giuseppe Roncalli.   D’obbligo la visita alla casa natale e alla chiesa, dove si può parcheggiare l’auto. Un primo ‘sasso commemorativo’ all’ingresso della casa natale indica l’inizio del percorso, ben segnalato da cartelli posti sulla strada che indirizzano il cammino. Percorriamo in successione, seguendo le indicazioni scritte e/o i bolli rettangolari bianco-rossi con la scritta JXXIII, alcune vie di strada asfaltata fino a immetterci, in località Malmetida, in zona collinare, lontano dall’abitato, su una stradetta sterrata a tratti cementata o acciottolata, dov’è posto il secondo ‘sasso commemorativo’ da dove in leggera salita raggiungiamo la località Mulini. Continuiamo fiancheggiando bellissimi muri a secco, tra prati e boschi distesi sul versante ovest del Monte Canto fino a giungere in località Alzata in corrispondenza del bivio con la strada che sale a Tassodine.Pieghiamo a sinistra fino a raggiungere il quadrivio dove imbocchiamo a destra la via Alzata e, a seguire, la via Valle con la chiesetta di S. Bernardino. Raggiunto un bivio con santella votiva, lasciamo la strada asfaltata per piegare a sinistra sulla comoda sterrata che, man mano che si inoltra nel bosco, diviene quasi pianeggiante, offrendo bei panorami sulla valle dell’Adda con vista verso la Madonna del Bosco. In località ‘Acquedotto’, dove ci si presenta sull’alto muro a secco il terzo ‘sasso commemorativo’, proseguiamo lungo la stradetta-mulattiera sino alla località Gavardo, dove fiancheggiamo, sulla destra, l’omonimo agriturismo. Superata una sbarra che non consente il passaggio alle autovetture, ci inoltriamo nel bosco ora su un sentiero vero e proprio che ci porta, in un ambiente selvaggio, completamente disabitato, nel bosco di prevalenti castagni, dov’è comunque situata un’area pic nic. In località Roccolo ci si presenta il poco piacevole spettacolo di alcune costruzioni recenti incompiute ed abbandonate, disposte a mo’ di villaggio residenziale, come pure, nella sottostante ampia radura, una lunga costruzione lasciata inconclusa. Seguendo il sentiero nel vasto castagneto in decisa discesa scendiamo fino al quarto ‘sasso commemorativo’ per poi immetterci su strada asfaltata che ci porta al Santuario dell’Addolorata a Ca’ de’ Rizzi. Oltrepassata la ferrovia, attraversato il ponte su torrente Sommaschio, raggiunta la strada provinciale, seguiamo le indicazioni che indirizzano saggiamente ad attraversarla in zona sicura con semaforo.Risaliamo ora in via Cave di Sopra e via Bema con vista verso Pontida e sull’abitato di Cisano e verso Caprino. Proseguendo su sentiero nel bosco, in vista di Celana sullo sfondo dei Monti Linzone e Tesoro, incontriamo il quinto ‘sasso commemorativo’ e una successiva cappelletta per poi abbassarci alla località di Ombria, da dove, usciti su strada asfaltata, giungiamo al Collegio di Celana.Qui il piccolo Angelino Roncalli a 11 anni veniva a scuola! Per il ritorno a Sotto il Monte, si può ripercorrere in senso inverso il percorso di andata, oppure conviene rientrare con percorso ad anello ed anche più breve passando da Pontida e Fontanella.Quindi da Celana scendiamo a Pontida, dove possiamo sostare e visitare il l’Abbazia, Monastero cluniacense di S. Giacomo Maggiore. Dall’Abbazia seguendo le indicazioni per Fontanella, alla fine del cimitero, prendiamo il sentiero 898 (Pontida-Fontanella), che prima su stradetta in terra battuta, poi su mulattiera-ampio sentiero, sale in traverso il versante nord del Monte Canto, attraversando fitti boschi di castagni. Incontriamo nel mezzo del bosco la ‘Pietra di S. Alberto da Prezzate’, una grande pietra sagomata comodamente a misura d’uomo, dove, secondo la leggenda, il santo, si distendeva per riposare e dove trovava immediato sollievo a mal di schiena e gambe di cui soffriva. Raggiunta la dorsale, scendiamo all’Abbazia di Fontanella (450 m), dove il sentiero 898 termina.Qui conviene sostare per visitare lo splendido complesso monastico, aperto al pubblico. L'Abbazia fu fondata nel 1080 da Alberto di Prezzate; in tempi più recenti, fu gestita da Padre David Maria Turoldo dal 1964 fino al 1992, data della sua morte. Per rientrare a Sotto il Monte ora imbocchiamo il sentiero 893, il più breve e il più comodo, oltre che ben segnalato.In saliscendi e in leggera discesa, il piacevole sentiero di ‘mezzacosta’, che attraversa boschi di castagni, robinie, noccioli, ci porta alla Torre di S. Giovanni con la chiesetta di Santa Maria che domina l’abitato di Sotto il Monte con ampia vista sulla pianura. Ora la Torre è in custodia agli Alpini di Sotto il Monte. Infine scendiamo su mulattiera gradinata a Ca’ Maitino, dove è possibile visitare il museo di Papa Giovanni, per rientrare alla Chiesa di Santa Maria di Brusicco e alla casa natale di Papa Giovanni, dove si chiude il bel lungo percorso ad anello.
Da Sotto il Monte sulle orme del Papa

Capovalle

Alta Valle Sabbia, terra fra due laghi
Capovalle (BS), Valle Sabbia, Lombardia