Per gli amanti della birra Codogno si evidenzia subito come un forte punto di interesse lombardo in quanto ospite del birrificio artigianale Brewfist.

Il birrificio, situato nella zona industriale della cittadina, nasce ufficialmente nel novembre 2010, quando viene lavorata la primissima cotta: la birra è la 24K, Golden Ale tuttora in produzione, una birra da bevuta che mantiene caratteristiche note gustative inglesi, le quali denunciano da subito l’ispirazione anglosassone della prima produzione.

Non sono state però le sue ottime ale “classiche” a portare Brewfist al successo: il birrificio è infatti famoso soprattutto per la sua produzione di India Pale Ale (I.P.A.), delle quali la regina indiscussa è sicuramente la Spaceman, la cui prima cotta risale al Marzo del 2011. La ricetta è risultata talmente azzeccata che da quel momento il birrificio è divenuto un punto di riferimento nel panorama italiano ed internazionale per questo particolare stile, il quale, poco conosciuto in territorio nostrano ai tempi della comparsa della mitica “Space”, ha successivamente goduto di un successo crescente che ne ha determinato la diffusione capillare nel territorio: infatti proprio la sua tradizionale amarezza, che prima gli era stata di intralcio per la maggiore propensione del pubblico italiano verso birre di derivazione belga o tedesca (tradizionalmente più “dolci”), è oggi riconosciuta come la caratteristica chiave che ne determina la grande bevibilità e lo rende uno stile ormai quasi ineliminabile dal bouquet di creazioni di ogni birrificio di spicco.

Brewfist è stato in grado di produrre una chicca come la Spaceman non certo per caso, ma grazie all’attenzione e alla cura che da sempre mette nella produzione delle sue birre: la selezione dei malti e dei luppoli, così come di ingredienti speciali pensati ad hoc per completare il gusto di una particolare birra (da assaggiare sicuramente la Spaceman Grapefruit, classica “Space” con bucce di pompelmo aggiunte in fase di fermentazione) unitamente alla sperimentazione nei procedimenti e alle collaborazioni, anche internazionali, con altri birrifici rendono una birra Brewfist un prodotto di innegabile eccellenza nel nostro territorio.

Ogni birra è accompagnata nel suo nascere da procedimenti del tutto artigianali, dal controllo qualità degli ingredienti fino alle azioni necessarie nel corso della produzione. Basta una visita al birrificio per rendersene conto: un processo automatizzato solo nell’indispensabile rende il rapporto fra ogni membro dello staff e il prodotto che sta andando a creare molto stretto. Ogni birraio Brewfist arriva a conoscere a fondo quello che produce proprio lavorando, e per questo passeggiando per lo stabilimento non vedrete bottoni da premere per aggiungere il luppolo, o per selezionare le aggiunte senza “sporcarsi le mani”: queste birre sono davvero fatte con le mani, e con il cuore.
Il fatto che oggi Brewfist sia un marchio esportato, conosciuto e rinomato a livello internazionale (anche, orgogliosamente, nella sua terra di ispirazione: l’Inghilterra) conferma la bontà di queste scelte di genuinità.
Inoltre, nel rispetto dei sapori genuini, queste birre non vengono filtrate o pastorizzate, per offrirvi un prodotto autentico, che risulti aromaticamente stratificato e interessante.

Il motto dell’azienda poi recita “More beer, more people!”: da Brewfist sanno infatti che il cliente finale, quello che berrà la birra che stanno andando a creare, è un elemento importantissimo, e da subito hanno voluto creare un rapporto molto stretto fra il birrificio e l’utenza finale. Proprio questo desiderio ha portato all’apertura del Terminal 1, il pub ufficiale Brewfist, che da Settembre 2018 si è trasferito all’interno del birrificio dopo essere stato per qualche anno a pochi chilometri di distanza, con lo scopo di rendere il legame tra birra e birrificio ancora più stretto e diretto.
Anche lo staff del pub è da sempre incoraggiato verso la conoscenza dei sistemi di produzione e all’allenamento nella degustazione, capacità che permettono una maggiore possibilità di accompagnamento del cliente, si tratti di un birraio in visita o di un bevitore “alle prime pinte”, all’interno del labirinto di sapori costituito dai vari stili, anche molto distanti l’uno dall’altro, oggi prodotti da Brewfist.
Infatti oggi il birrificio produce una gamma molto vasta di stili, in particolare è stato in grado di riproporre con successo la bassa fermentazione, attraverso la linea Daily Brews. Quest’ultima comprende quattro diverse ricette, le quali riprendono stili più familiari al consumatore italiano (lager, american lager, doppel bock e blanche) e si fanno vanto della loro grande bevibilità anche fra i consumatori che apprezzano meno la forte amarezza delle I.P.A.. La filosofia che si percorre con le Daily Brews è sicuramente quella del legame con il territorio, attraverso la proposta di un prodotto genuino in una veste grafica che richiama gli sport simbolo della bassa padana, in cui il birrificio ha preso vita. La prima nata della serie, La Bassa, è una Real Lager dedicata al ciclismo, con la sua etichetta rosa si presenta da subito come una campionessa fra le session beer: il suo personale motto è “TUTTI bevono La Bassa”. Sono seguite Il Montante, Doppel Bock ispirata alla boxe, Il Grillotalpa, American Lager pensata per le grandi bevute da terzo tempo, e infine La Mosca, da sorseggiare pescando lungo le sponde del nostro Po.

Inoltre nel nuovo pub si prevede l’organizzazione di corsi di degustazione e di spillatura, così come di eventi culinari e musicali, perché la cosa a cui più Brewfist tiene, ed è alla fine il motivo per cui ama ciò che fa, è il fatto che la birra è sì un prodotto da conoscere e rispettare, ma è anche e soprattutto sinonimo di compagnia e divertimento.

Non perdetevi allora questa tappa giovane, ma importante, ormai entrata a far parte a pieno titolo del patrimonio gastronomico lombardo.