• Active & Green
    • Montagne

Turismo lento in Vallecamonica

Per rigenerarsi, stupirsi e ritrovarsi

Se siete appassionati di turismo lento potete provare a percorrere il sentiero della Via Valeriana e la Via di Carlo Magno.

 

La Via Valeriana: un antico tracciato che abbracciava e percorreva l'intera Valle Camonica, dal Lago d'Iseo fino a Edolo, dove si biforca. Da una parte prosegue fino all’Aprica, dall’altra invece porta fino al passo del Tonale, collegando la Valle Camonica con la provincia di Sondrio e con il Trentino.

Oggi questo itinerario ripercorre l'antica strada, probabilmente realizzata dal generale Gaio Publio Licinio Valeriano che, trovandosi nel 253 d.C. nella Rezia, antica regione che abbracciava parti di Svizzera, Austria, Trentino-Alto Adige e Lombardia, aveva necessità di una via che permettesse un veloce spostamento dall’Italia fino ai bacini del Reno e del Danubio per radunare le truppe romane. 

Importante crocevia per le comunicazioni tra la pianura padana e la Valle fino alla Rezia, non è però menzionata nei documenti romani. Per questo, eccetto il nome, mancano le evidenze archeologiche che possano contribuire ad accertarne l’origine romana. Alcuni studiosi ritengono infatti che questa strada risalga al periodo medioevale e che il suo nome derivi da “Vallesiana”, cioè "strada di Valle". Riutilizzata nei secoli, divenne nel Medioevo un’importante via di commercio e di trasporto di ferro e pietra estratti dalle montagne della Valle e, successivamente, un passaggio per i pellegrini.

Mentre sulle orme di Carlo Magno in Valle Camonica...
Immaginate di seguire le vestigia di Carlo Magno fra castelli e chiese medievali, lungo un percorso, narrato dalla leggenda, che attraversa i borghi camuni teatro di antiche gesta... 

Con la Donazione del 774, Carlo Magno infeudava la Valle Camonica, recentemente conquistata, al monastero di San Martino di Marmoutier che, nei decenni successivi, vi introdurrà e consoliderà il cristianesimo fondando numerose chiese e cappelle. 

Ma un'antica leggenda trasfigura questa realtà, narrando le gesta di Carlo Magno che, attraversando tutta la valle, conquista i castelli dei signori locali inducendoli, o costringendoli, alla conversione. Per celebrare le vittorie, ma, soprattutto, la vittoria della Vera Fede, Carlo Magno fa erigere una serie di chiese cui i sette vescovi che lo accompagnano concedono ricche doti di indulgenze.

 La leggenda, ambientata in una geografia reale, nomina castelli e chiese spesso ancor oggi visibili, oppure testimoniati da evidenze materiali o documentarie, formando un itinerario a tappe che, nel tardo medioevo, erano considerate altomedievali: un tour turistico ante litteram che oggi può essere ripercorso, sulle orme dell'antica leggenda che continua ad esercitare il suo fascino.

Provenendo da Bergamo, Carlo Magno sarebbe giunto a Lovere dove, incontrando e sconfiggendo sul monte Cala il giudeo Alloro, fece erigere una chiesa in onore di S. Giovanni.  Secondo alcune versioni, da qui partì giungendo a Pian Camuno, dove forse risiedeva la figlia dello stesso duca di Lovere, a cui per gratitudine donò - essendosi fatta monaca - l’intera vallata che da lei avrebbe assunto il nome di Ca Monica. 

 Così si diresse verso la Valgrigna, costringendo alla resa i castellani di Esine, Cividate Camuno e Berzo Inferiore, dove fece costruire le chiese dedicate rispettivamente alla SS. Trinità, a S. Stefano e a S. Lorenzo, alle quali aggiunse quella di S. Pietro in Such a Bienno. 
 Arrivato a Capo di Ponte, fondò la chiesa di S. Salvatore, per poi proseguire,verso nord dove, sopra un monticello, fece consacrare la chiesa di S. Clemente (forse a Edolo). 

 Giunto poi a Monno, si scontrò con un esercito di ebrei e pagani, che sbaragliò dopo una sanguinosa battaglia sul Mortirolo, decidendo di far erigere la chiesa di S. Brizio e, poco più oltre, all’altezza di Davena di Vezza d’Oglio, quella dedicata ai SS. Michele e Giorgio.
 Entrato nell’antico territorio di Dalegno, in capo alla Valle Camonica, fondò altre due chiese: S. Alessandro, ai piedi di Vione nel territorio di Temù, e la SS. Trinità a Ponte di Legno.
-

Crediti fotografici: bresciatourism.it
Fonte: www.turismovallecamonica.it

Dello stesso tema

10 luoghi immersi nella natura

Se volete passare una giornata a contatto con la natura vi consigliamo queste mete davvero particolari.
  • Active & Green
Scoprire la Lombardia attraverso la natura

Gita con la famiglia al Parco Le Cornelle

Un luogo unico nel suo genere, adatto per trascorrere intere giornate in compagnia dei bambini, che qui si divertono stando all'aria aperta e imparando a conoscere la natura
  • Active & Green
Parco Le Cornelle, Natura Lombardia

Oasi di pace nel verde della Bassa Comasca

La Bassa Comasca è un territorio ricco di patrimoni artistici ma anche di itinerari immersi in una natura incontaminata.
  • Active & Green
Oasi di pace nel verde della Bassa Comasca

Turismo lento in Vallecamonica

Per rigenerarsi, stupirsi e ritrovarsi
  • Active & Green
Turismo lento Valle Camonica

Ecomuseo delle Miniere di Gorno

  • Active & Green
Ecomuseo delle Miniere di Gorno

Il parco dello Stelvio, Bormio e la Valdidentro

Passeggiate e trekking impegnativi nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio tra natura incontaminata e a stretto contatto con la fauna alpina
  • Active & Green
Il parco dello Stelvio, Bormio e la Valdidentro

Il Parco Minerario di Paglio-Pignolino

Alla scoperta delle miniere nel Comune di Dossena
  • Active & Green
Il Parco Minerario di Paglio-Pignolino

Valle Imagna: 5 buoni motivi per amarla

  • Active & Green
San Tomé

Si chiamano orridi, ma sono bellissimi!

I sei orridi più belli da visitare in Lombardia: quelli di Bellano e di Nesso, i più famosi, e poi gli orridi di Caino, di Cunardo, della Val Taleggio e della Via Mala, altrettanto spettacolari
  • Active & Green
Orridi in Lombardia - Bellano - discoveringbellano.eu

10 idee per visitare la Valtellina

La neve, il Parco dello Stelvio, il Trenino Rosso del Bernina, i pizzoccheri. 10 motivi per visitare la Valtellina
  • Active & Green
10 idee per visitare la Valtellina

MTB - Il sentiero Rusca - ciclopedonale

Sondrio, Ponchiera, Arquino, Valdone, Il Prato, Tornadù, Torre Santa Maria, S.Anna, Basci, Vassalini a Chiesa Valmalenco - ritorno a Sondrio
  • Active & Green
MTB - Il sentiero Rusca - ciclopedonale

Scoprire la provincia di Varese

5 Luoghi imperdibili da visitare a Varese
  • Active & Green
Un sentiero sterrato attraversa un paesaggio rurale al tramonto, circondato da campi dorati e vegetazione verde. A destra si trova una piccola cappella di pietra con una croce sulla facciata, mentre a sinistra si intravedono grandi alberi sotto un cielo nuvoloso illuminato dai caldi colori del tramonto. L'atmosfera è tranquilla e serena, con il contrasto tra la luce dorata e le ombre della sera che si allungano.

Passeggiata Teglio - San Rocco - Mulini

Facile itinerario che permette di ammirare due interessanti espressioni dell'arte sacra locale e un bellissimo panorama della Valtellina.
  • Active & Green
Mulino Menaglio Teglio di Valtellina

L'oasi di spinadesco

  • Active & Green
L'oasi di spinadesco

Aereoclub di Sondrio

  • Active & Green
Aereoclub di Sondrio

Alpinismo in Valmalenco

Dire Valmalenco e pensare alpinismo è tutt’uno. Sì, perché non c’è angolo della valle che non possa essere teatro di qualche bella ascensione.
  • Active & Green
Cresta delle Belleviste - Valmalenco

Parco delle Noci

Il Parco delle Noci, sito a Melegnano, è una delle prime Oasi Urbane realizzate in Italia.
  • Active & Green
Parco delle Noci

Giardini Lago di Como

Il lago di Como è famoso per le sue ville con fantastici giardini: scopriamoli insieme!
  • Active & Green
Giardini Lago di Como, Lombardia da visitare

Tra lago e cielo

Episodio 2
  • Active & Green
Tra lago e cielo

Passeggiata Teglio - San Martino - Murenken - Sant'Antonio

  • Active & Green
Passeggiata Teglio - San Martino - Murenken - Sant'Antonio