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I Castagni secolari di Brallo
Il punto più meridionale della Lombardia comprende valli e cime appenniniche quasi completamente ricoperte da alberi.
Tutta questa zona, geograficamente più vicina a Genova che a Milano, appartiene al territorio di Brallo di Pregola. Il comune, immerso in un contesto paesaggistico di grande valore, si trova a cavallo tra l’Oltrepò e l’emiliana Val Trebbia.
Tra le sue ricchezze naturalistiche, i protagonisti assoluti sono i boschi di castagni secolari. Al loro interno incredibili esemplari stupiscono per le intricate forme assunte: si vive la sensazione di attraversare foreste incantate.
Una delle selve castanili più interessante si trova, in pochi minuti, scendendo dalla località Bralello lungo il Sentiero dei Briganti, che collega Brallo (950 m s.l.m.) al paese di Fego (550 m s.l.m.); qui ci si ritrova circondati da castagni con enormi tronchi. Decine sono gli esemplari monumentali ed almeno una dozzina d’essi supera i 5 metri di circonferenza. Il più imponente presenta un fusto con una circonferenza di 9 metri (diametro di 290 cm). È davvero un’emozione unica stare in questo luogo e, man mano che si procede, scoprire altri straordinari castagni nascosti tra la vegetazione. Un’ulteriore area con esemplari secolari si trova nella frazione Ponti, raggiungibile da Brallo percorrendo la strada che porta alle pendici del Monte Lesima (1724 m s.l.m.), il punto più alto della zona appenninica lombarda.
La presenza di così tante piante giganti la si deve alla coltura delle castagne, che nei secoli passati erano fondamentale risorsa alimentare nelle aree collinari e di media montagna. Tale era l’importanza, soprattutto per la produzione di farina, che la specie veniva soprannominata “l’albero del pane”.
Monumento verde liberamente visitabile.