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Cosa fare nei dintorni di Mantova

Alla scoperta delle meraviglie intorno a Mantova
Cosa fare a Mantova

Con le due ruote tra Mantova e il Mincio

Oggi andremo a percorrere un itinerario adatto per una giornata di relax in pieno spirito contemplativo, grazie alle bellezze che circondano Mantova e seguendo le anse del fiume Mincio; il tour complessivamente ha una lunghezza di circa 160 Km.   L’itinerario parte da dove nasce il fiume Mincio, sul Lago di Garda e più precisamente a Peschiera del Garda, facilmente raggiungibile dall’autostrada Milano - Venezia. Imboccata la strada regionale SR249 e attraversate le località di Borghetto sul Mincio e Valeggio sul Mincio - sempre in Veneto -  si intraprende la Via I Maggio in direzione Mantova. Questa zona, nel Medioevo, rappresentava un territorio di confine ed era costantemente oggetto di contese tra le Signorie di Milano, Mantova e Verona, anche a causa della presenza di uno dei più comodi e sicuri guadi del fiume Mincio. Riprendiamo il nostro percorso, passando da Pozzolo sul Mincio attraversiamo il Parco del Mincio, nel cui territorio si intrecciano storia, archeologia, arte, ambiente. Il nostro tragitto prosegue imboccando la “SP21” in direzione Goito, Maglio, Longhini e giungiamo finalmente a Mantova. Questo importante capoluogo è stato nominato nel 2016 Capitale Italiana della Cultura, ed in precedenza Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, grazie alle eredità artistiche e monumentali lasciata dalla nobile famiglia dei Gonzaga, che ne hanno fatto il fulcro del Rinascimento italiano e la capitale europea a quei tempi più importante. Durante la visita alla città potrai scoprire il Palazzo Ducale, con la Camera degli Sposi dipinta da Mantegna, la casa in cui visse l’artista, la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova e la Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti. Mantova è ricca di storia e nel passato era considerata un avamposto strategico; lo testimoniano i tanti castelli che punteggiano la città e la provincia, tra i quali il più importante è il Castello di San Giorgio, uno dei monumenti simbolo di Mantova: fu residenza di Isabella d'Este e accolse artisti del calibro di Mantegna, Leonardo da Vinci e Ludovico Ariosto.Conclusa la visita a Mantova inforchiamo nuovamente le nostre moto e ci dirigiamo a Sabbioneta passando per la “SP409”, una meravigliosa città “ideale” a misura d’uomo, creata dal nulla nella seconda metà del Cinquecento da Vespasiano Gonzaga Colonna, là dove non c’era altro che malaria e paludi da bonificare. Questo microscopico mondo sembra slegato dall’ambiente rurale che lo circonda: è un lembo di terra sabbiosa (da cui il nome del borgo) bagnato dal Po e dall’Oglio.  Tutto è incredibile: la galleria coperta, con l’eternità impressa in ogni pietra, il delizioso Teatro all’Antica, le meravigliose stanze del Palazzo Ducale con i soffitti lignei in elaborato stile manierista, su cui Vespasiano posò l’ultimo sguardo, il palazzo Giardino o il suo mausoleo. Parliamo del pranzo, ora, ricordandoci che siamo in una Provincia in cui la parola enogastronomia è tutta a lettere maiuscole. Innanzitutto i vini bianchi e rossi; qui si produce anche il Lambrusco Mantovano.  Il consiglio è di assaggiare proprio la cucina tipica del mantovano, in particolare, è definita "di prìncipi e di popolo": raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare, poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri, gusto e spessore. Le erbe selvatiche vengono usate per condire i capunsei, gnocchi di pane, o per insaporire frittate e crespelle. Molto apprezzati sono anche i tortelli di zucca conditi con mostarda (quella mantovana è con le cotogne). Il ripieno degli agnolini invece è sempre diverso a seconda della zona in cui li si assaggia. Da ricordare che Mantova è terra di produzione del vialone nano, riso pregiato con cui si fanno risotti spettacolari, cotti con il metodo alla mantovana. Chi ama i salumi apprezzerà la Coppa DOP, il Salame Mantovano DOP, il Cotechino Vaniglia e la Salamella Mantovana, da accompagnare con dell'ottimo vino rosso. Tra i formaggi eccelle il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. Per stomaci pronti a tutto, come non ricordare il “gras pistà”, oppure il pesce gatto fritto; invece chi desidera restare più leggero apprezzerà il luccio in salsa. Alla fine di questa guida non possono mancare i dolci: possiamo assaggiare il "sugolo", un budino all'uva e la sbrisolona, a base di mandorle, e gli altri numerosi dolci tipici della zona. A questo punto non ci resta che proseguire il tragitto pianeggiante arrivando dopo qualche chilometro a Rivarolo, per poi continuare per Peschiera del Garda dove si conclude il nostro viaggio.  Questo itinerario è sì percorribile in una giornata, ma il consiglio è quello di concedersi un intero weekend, soprattutto per fermarsi a Mantova, città che andrebbe scoperta in almeno una giornata intera.

Commessaggio

Pittoresco paese rurale con una calorosa comunità, offre tradizione, natura e una storica Torre Gonzaghesca.

Nelle Terre tra Oglio e Po

Il paesaggio fra l’Oglio e il Po ha una fascino molto particolare poiché, pur essendo immersi nella pianura, si riescono a scorgere nello stesso momento le Alpi e gli Appennini. C’è un sentire artistico comune del territorio, dovuto in special modo alla famiglia Gonzaga e a Vespasiano Gonzaga che fa di Sabbioneta la sua corte, trasformando quest'area in importante centro culturale ed artistico.  Da Casalmaggiore si segue l'argine del Po, in direzione di Cremona, sino a raggiungere Torricella del Pizzo. Prendiamo a destra, sulla strada sterrata sino alla provinciale, da percorrere per poche centinaia di metri con grande attenzione. A destra, seguiamo la strada sterrata e rientriamo a Scandolara Ravara e poi verso Casalponzone su strada secondaria sino a raggiungere Solarolo Rainerio.Da qui si segue la ciclabile fino a San Giovanni in Croce e, superata la ferrovia, si prende a destra sino alla periferia di Rivarolo Mantovano Proseguendo arriviamo nel centro di Rivarolo del Re e andiamo verso la zona industriale, al termine della quale inizia la strada sterrata. Al primo incrocio andiamo a destra fino al centro di Sabbioneta.Da qui la strada secondaria ci porta alla stazione di Casalmaggiore. ITINERARIODistanza: 51.2 km Difficoltà: facileFondo stradale: asfalto e sterratoDislivello: + 170 m, -169 m (Pendenza max: 2.1%, -2.7% Pendio medio: 0.4%, - 0.4%)Adatto a: tuttiTipologia di bicicletta consigliata: MTB e ibrida ALCUNI PUNTI DI INTERESSE Museo del Bijou a CasalmaggioreIstituito nel 1986 il Museo si trova nell’ex Collegio Santa Croce, fondato dai Padri Barnabiti nel XVIII secolo. Sono conservati oggetti d’ornamento e accessori prodotti dalle fabbriche di Casalmaggiore. Geolocalizzazione su mappa: 44.98573, 10.41611    Parco della Golena del Po tra Casalmaggiore e Martignana PoIl parco interessa le aree del fiume Po nei comuni di Casalmaggiore e Martignana Po. Permangono qui lembi di formazioni boschive con prevalenza di salice bianco, ontano nero e olmo.Geolocalizzazione su mappa: 44.98923, 10.40624    Chiesa di Santa Maria dell’Argine a CasalmaggioreDella chiesa originaria si conserva il solo campanile romanico mentre il resto dell’edificio risale a più ristrutturazioni e ampliamenti a partire dal XV° secolo. La facciata è oggi addossata all’argine maestro del Po.Geolocalizzazione su mappa: 44.99527, 10.40734    Chiesa della Madonna della Pace a Scandolara RavaraLa Chiesa antica risale alla seconda metà del quattrocento. Presenta una facciata in puro stile romanico-lombardo, in cotto. Gli affreschi sono capolavori pittorici del Pampurino. Geolocalizzazione su mappa: 45.05622, 10.29368    Museo dei Cordai a CastelponzoneNel Museo sono raccolti gli attrezzi usati nelle diverse epoche per la fabbricazione della corda, un vasto campionario di corde, manufatti e foto storiche che riprendono i cordai durante il loro lavoro.Geolocalizzazione su mappa: 45.06291, 10.31271    Villa Medici del Vascello a San Giovanni in CroceEretta nel 1407 la villa acquista prestigio tra XV e XVI secolo con Cecilia Gallerani, ritratta da Leonardo da Vinci nel 1488-90. Oggi la villa è sede di regolari visite guidate ed ospita eventi culturali.Geolocalizzazione su mappa: 45.07793, 10.37288  Villa Mina della Scala a CasteldidoneElegante villa dalla struttura quadrilatera con torri, torrette e mura di recinzione, è stata eretta da un componente del casato Schizzi nel 1596. Le decorazioni degli interni, invece, sono tutte Settecentesche.Geolocalizzazione su mappa: 45.07263, 10.40511   Cinta muraria di Rivarolo MantovanoLa Cinta è stata edificata tra il 1580 ed il 1590 grazie al riordino urbanistico voluto da Vespasiano Gonzaga. In origine composta da quattro coppe di torri merlate, oggi se ne conservano solo tre.Geolocalizzazione su mappa: 45.06886, 10.43169   Palazzo del Bue a Rivarolo MantovanoIl Palazzo Settecentesco è appartenuto a Giovanni del Bue, personaggio illustre di Rivarolo, che lo utilizzò come sua residenza fino al XIX secolo. Oggi è in uso al Comune come spazio al servizio della comunità.Geolocalizzazione su mappa: 45.07071, 10.43222   Palazzo ducale di SabbionetaEdificato nel 1559, fu la residenza di Vespasiano Gonzaga che alla sua morte lo lasciò in eredità alla figlia Isabella Gonzaga. All'interno si trovano degli affreschi di Bernardino Campi e Alberto Cavalli.Geolocalizzazione su mappa: 44.99946, 10.48975   Teatro dell'Antica di SabbionetaNel 1588 Vincenzo Scamozzi disegnò per il duca Vespasiano il progetto di un teatro di corte, che fu poi realizzato tra il 1588 e il 1590. Rimane oggi il primo esempio di teatro stabile in Europa.Geolocalizzazione su mappa: 44.99895, 10.48905    Chiesa dell'Incoronata a SabbionetaVenne costruita tra il 1586 e il 1588 sulle rovine di San Niccolò e fatta demolire da Vespasiano Gonzaga. Al suo interno è collocato il monumento funebre di Vespasiano, realizzato nel 1592 da Giovanni Della Porta.Geolocalizzazione su mappa: 44.99994, 10.48894 
Nelle Terre tra Oglio e Po

Lombardia Style

Bellezza senza confini
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6 borghi fortificati in Lombardia

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Il Territorio Mantovano: tra colline, risorgive, pievi e castelli

ll territorio della provincia di Mantova è straordinariamente pittoresco, si presenta con lievi declivi e piccole vallette conferendo al paesaggio un andamento ondulato e dolce dove, tra i cipressi, si ergono fortificazioni e castelli dei tempi antichi.  Conserva le grandi testimonianze del suo glorioso passato e riesce sempre ad incantare non solo per le caratteristiche naturali ma anche grazie alla sua cucina di “principi e di popolo” dove l’ospitalità a tavola è uno dei suoi punti forti. Si parte dal nord - a ridosso del Garda - con le colline moreniche che, hanno origine nei tempi antichissimi e presentano un sistema complesso di elementi naturali, interessato da continue mutazioni geologiche e geomorfologiche, fino ad arrivare alla pianura ricca di acque, con un paesaggio dolce, fluviale e lacustre. L’ area Morenica - originatasi dall'anfiteatro morenico del Garda, il maggiore d’Italia - si creò per l’azione del ghiacciaio del Benaco che si protendeva sino a una quindicina di chilometri da Mantova. Il Mincio rappresentava il massimo scaricatore del ghiacciaio gardesano e costituisce tuttora l’asse idrologico principale. Tale luogo è da considerarsi un' “eccezione”, in quanto mantiene l'integrità dei propri caratteri originari, donando al territorio una sorta di micro-spazio unitario, valorizzati anche dalla contiguità con il sistema ambientale del Parco Naturale del Mincio: sulle sue colline, formate dalle deposizioni dei ghiacciai pleistocenici, oggi si coltivano la vite e gli olivi e la vita vi celebra una felice affermazione. La conquista del territorio è stata dura e secolare. Nel cuore dell’Anfiteatro Morenico si trovano anche la Riserva Naturale Complesso Morenico di Castellaro Lagusello. Se vi trovate in zona, da non perdere è Solferino e la Rocca, luogo conteso dagli Austriaci all'esercito francese alleato dei piemontesi nelle battaglia del 24 Giugno 1859. Qui sorge una maestosa costruzione di 23 metri di altezza che risale al 1022, definita la Spia d'Italia per la sua posizione strategica. Scopri questi suggestivi luoghi pieni di fascino e storia!
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