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Passo Nota

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A pesca in Lombardia

Carpe, salmerini, trote. Pesce di fiume e di lago. Qualche consiglio su dove andare a pesca in Lombardia. Dal pavese al comasco

Palazzo Gallio

Sulle rive di Gravedona, una dimora storica che regala un tuffo nel passato su un panorama suggestivo

Lombardia retrò, a spasso su un auto d'epoca

Aggiungete ad un'auto d'epoca un paesaggio da togliere il fiato e la vostra gita romantica è servita
@adobestock - inlombardia

10 motivi per visitare Como

Le mura medievali. Il Tempio Voltiano. Trekking in montagna. Mini-crociere sul lago. Ecco 10 buoni motivi per visitare Como

La Crocetta

Le trincee della Linea Cadorna
Vista dalla Crocetta

Rifugio Venini in E-MTB

Ci sono pochi posti che sanno regalarti la stessa emozione, sia che si tratti della prima visita o di un gradito ritorno. Il Rifugio Venini, il Monte Galbiga e il Monte Crocione sono tra questi.

Anello del Poncione di Ganna

L’escursione al Poncione di Ganna è una delle più belle gite che si possono intraprendere nel territorio della provincia di Varese. Un’esperienza adatta a tutti, basta non prendere la deviazione della direttissima, e il panorama che si conquista è garantito come uno dei più belli della zona. La salita è semplice e abbastanza breve, per i più allenati è possibile allungare il trekking fino al Monte Minisfreddo ed è possibile salire direttamente dalla Valganna avventurandosi sulle tracce di un vecchio sentiero ormai in disuso consigliato solo ad escursionisti esperti. La partenza è dal parcheggio gratuito di Via al Poncione, località Alpe Tedesco, Comune di Cuasso al Monte. Da qui si inizia a piedi lungo il sentiero alla destra del parcheggio che entra nel bosco. Salendo, alla pietra miliare, si gira a sinistra e si arriva ad un crocevia indicato da un grosso masso, si sale ancora verso sinistra, fino ad incontrare la deviazione per il Poncione. Proseguendo si arriva ad un secondo cartello, in prossimità di una panca in legno, si prende la deviazione indicata e si affronta la direttissima, una ripida salita che nell'ultimo tratto può richiedere anche l'uso delle mani per arrampicarsi ed arrivare proprio davanti alla croce del Poncione. Per chi vuole seguire un sentiero più tranquillo è possibile procedere alla precedente deviazione e dopo qualche centinaio di metri trovare un'altra deviazione per salire sempre a destra dal sentiero utilizzato anche per scendere e tornare al parcheggio. Dopo aver ammirato il paesaggio che spazia dal Monte Generoso e dal Lago Ceresio fino alla Valganna con i laghi di Ganna e Ghirla si scende proseguendo sul sentiero che dopo la croce scende in direzione del Monte Minisfreddo. Qui si trova un belvedere che dà sulla strada che dalle Grotte di Valganna arriva a Ganna. Proseguendo ancora si arriva ad un cartello del Parco delle Cinque Vette che indica Cavagnano. Si scende a sinistra del cartello sul sentiero fino ad incontrarne un altro riportante il sentiero 475 con indicazione Alpe Tedesco a 25 minuti. L’anello si chiude incontrando, dopo qualche centinaio di metri, di nuovo la deviazione per la direttissima, qui si prosegue il sentiero fino a tornare al parcheggio. - Ph: Mirko Costantini
Anello del Poncione di Ganna

Pinacoteca “Gianni Bellini” di Sarnico

La Pinacoteca Gianni Bellini, inaugurata nel 2004, è ubicata nella parte sommitale del centro storico di Sarnico. L’edificio che ospita la collezione è anche conosciuto come Palazzo Gervasoni, dal nome della storica famiglia sarnicese che cedette la proprietà alla locale amministrazione verso la fine degli anni Novanta. Prima di divenire dimora privata, il palazzo fu sede di un monastero di clausura (sec. XVI). Testimonianze dell’antico convento sono rintracciabili nell’impianto dell’edificio con colonne e archi che ne delimitano il vecchio chiostro. Al centro della sala, ancora pavimentata nella tipica pietra di Sarnico, vi era un vano aperto verso l’alto. Quando il sacerdote e collezionista sarnicese don Gianni Bellini decise di donare la sua collezione d’arte alla cittadina di Sarnico, l’amministrazione locale si trovò nella condizione di individuare un luogo adatto alla conservazione e all’esposizione di tale patrimonio artistico. Fu, quindi, deliberato l’acquisto di Palazzo Gervasoni con l’idea di un recupero architettonico dell’immobile in vista della sua nuova funzione di pinacoteca. Il restauro durò circa sei anni. La planimetria del palazzo venne rispettata, come pure il colore grigio della decorazione in pietra, ora maggiormente sottolineato e scandito dal bianco dei muri e dal legno delle travature. Le strutture sospese dei ballatoi furono rinforzate e assicurate, quindi alleggerite nel piano più elevato. Il tetto fu interamente rimosso per lasciare spazio alla leggerezza di un grande lucernario che accompagna simbolicamente la visione del figurativo umano verso l’infinito. La donazione di don Gianni Bellini annovera poco meno di 200 opere tra dipinti su tavola e su tela, alcune importanti statue lignee e marmoree, nonché quattro crocifissi processionali di grande interesse. Ad arricchire la collezione vi sono anche dei pregiati mobili d’epoca. La maggior parte delle opere esposte si situa in un arco cronologico compreso tra il XVI e il XVIII secolo. Don Gianni Bellini fu collezionista, ma ancor prima fu un conoscitore e un appassionato. Più volte ebbe a dichiarare di essere “assalito dalla voglia di possedere dipinti, sculture e arredi che acquistai presso mercanti e collezionisti privati grazie al fiuto di investire denari nonostante le ridotte disponibilità economiche”. E nella collezione non vi è, a ben vedere, un’esclusiva propensione verso il tema sacro: oltre al diffuso soggetto penitenziale e mistico, non sono poche le concessioni al tema mitologico, ai capricci e al vedutismo. Così accanto al Compianto sul Cristo morto di Palma il Giovane, possiamo ammirare L’allegoria del tempo del Legnanino o Prometeo della bottega di Luca Giordano. Tra gli autori di maggior fama spiccano i nomi di Alessandro Magnasco, Antonio Cifrondi, Carlo Ceresa, Francesco Cairo e Nicolas Régnier. Ugualmente, dal punto di vista geografico la collezione Bellini attinge da un bacino decisamente europeo: dalle differenti scuole italiane si passa all’area fiamminga, francese, spagnola e tedesca più alcuni interessanti esempi della tradizione bizantina greco-veneta.
Pinacoteca Gianni Bellini Sarnico - visitlakeiseo

Il sentiero di Leonardo

Un percorso a piedi di 540 Km sui luoghi leonardeschi
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Tra i paesi dipinti di Varese

Esposizioni d’arte all’aperto, tra le vie dei borghi. Le case dipinte. Gli affreschi sui muri. Scopri i paesi dipinti di Varese

Alla scoperta della Valcuvia

Una coperta di monti che si aprono sul Lago Maggiore. Scopri l’itinerario verso la Valcuvia, in provincia di Varese
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