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Alta via della Valmalenco

Valmalenco

Partenza/Arrivo
Da: Torre di Santa Maria (SO)
A: Caspoggio (SO)
Tipologia/Periodo
Trekking
Estate
Durata/Lunghezza
8 giorni
110km - 8 Tappe
Dislivello
Salita: 1700m
Difficoltà
DIFFICILE

L'Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km, che alla fine riporta al punto di partenza, oppure si può spezzare in mini Alte Vie di soli 2 o 3 giorni.

C'è un itinerario principale o delle varianti che uniscono i più importanti rifugi della Valmalenco. Durante il tragitto si toccano i punti maggiormente significativi e panoramici della valle: la conca di Chiareggio, il lago Palù, il vallone dello Scerscen, le dighe di Campo Moro e di Campo Gera. Nel fantastico panorama tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. L' Alta Via richiede un discreto sforzo fisico e una buona preparazione. Ci sono infatti alcuni tratti che non devono essere affrontati con superficialità, ma con un equipaggiamento da montagna. Prudenza e attenzione sono comunque qualità richieste a tutti. L'allenamento è comunque consigliato per le tappe più impegnative. Siccome si toccano quote attorno ai 3.000 metri l'Alta Via risulta effettuabile solo nei mesi estivi.

Al posto di proporre una sintesi di come riempire lo zaino, quali materiali portare e abbigliamento scegliere, ricordiamo che la cosa più importante è entrare in sintonia con l'ambiente in cui ci muoviamo.  Esperti dicono che camminare fa bene alla salute, qualcuno parla già di montagnaterapia.... pensiamo  sia superfluo citare ricerche sul beneficio di stare all'aria aperta a contatto con la natura. Quello che più importa è vedere i sorrisi e le faccie di chi termina un trek tanto impegnativo quanto gratificante nell'unica e splendida Valmalenco.

Prima delle gita è importante raccogliere informazioni relative al percorso, all'accessibilità, in funzione della stagione contattando i rifugi o gli esperti del luogo.  Informazioni sulle previsioni meteo del tempo sono reperibili su www.arpalombardia.it o consultando il bollettino svizzero www.meeosuisse.ch

Tutti i rifugi dispongono del telefono e lungo una buona parte dei percorsi il telefono cellulare ha una buona ricezione del segnale. Solo in caso strettamente necessario allertiamo il soccorso alpino: numero di soccorso 112.

Cartografia:

  • Carta Bernina - Sondrio 1:50.000 Kompass
  • Carta nazionale Svizzera 1:50.000 n.268 Julierpass, n. 278 Monte Disgrazia, n.279 Brusio
  • Cartina escursionistica comunità montana valtellina di Sondrio 1:30.000
  • Valmalenco, Sondrio e dintorni. SETEmap 1:30.000

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

Torre di Santa Maria - Rifugio Bosio

Mappa 3D della prima tappa

  • Località di partenza: Torre Santa Maria
  • Quota massima: 2490 mt
  • Dislivello: + 1700 m / -400 m
  • Tempo di percorrenza: 7 h
  • Distanza: 14 km

Cartina interattiva

E' la prima tappa e consente di portarsi in quota, ai piedi del gruppo del Disgrazia. Il percorso risale la Val Torreggio sino al Rif. Cometti. Il punto più alto del percorso culmina con la cima del Sasso Bianco 2490m, luogo che consente un'ampia veduta panoramica a 360 gradi dal Gruppo dell'Adamello al Monte Rosa, dalle Orobie valtellinesi al Disgrazia, sino al Bernina. E' possibile ridurne la lunghezza e la fatica scegliendo, a seconda delle proprie esigenze, la salita ai Piasci con servizi privati o percorrendo la variante che dai Piasci porta direttamente al rifugio Bosio. Un'altra variante è segnalata dall'alpeggio di Aroglio superiore alla chiesa che si affaccia alla Valmalenco. 

NOTE: La strada da Torre Santa Maria fino all'Alpe Piasci è transitabile, previo acquisto di permesso nel centro del comune di Torre di Santa Maria al prezzo di 5 euro al giorno
 

Per il pernottamento:
Rifugio Bosio +39 0342 451655

Rifugio Bosio - Alpe Ventina

Mappa 3D della seconda tappa

  • Località di partenza: Rifugio Bosio
  • Quota massima: 2675 mt
  • Dislivello: + 1200 m / -1300 m
  • Tempo di percorrrenza: 7 h
  • Distanza: 13.5 km

Cartina interattiva

Tappa dal notevole sviluppo, con la faticosa risalita della Val Sassersa, interrotta dal piacevole incontro dei 3 Laghetti di Sassersa, sino al Passo Ventina. Straordinariamente varia, attraversa ambienti molto diversi, dall'Alpe Mastabbia offre una bellissima vista sul gruppo del Bernina. Priva di pericoli è straordinariamente varia e suggestiva, nonchè ricca di spunti di interesse etnografico e naturalistico (cave di talco, cave di pietra ollare, alpeggi e maggenghi). Con questa tappa si penetra nel cuore del gruppo del Disgrazia.

NOTE:

- E' possibile dall'Alpe Giumellino proseguire fino all'Alpe Pirlo e poi risalire. In questo caso si allunga la tappa di circa un'ora di cammino. All'alpe Pirlo si possono vedere antichi torni utilizzati per la lavorazione della pietra ollare.

 

Per il pernottamento:
Rifugio Gerli Porro +39  0342/451404
Rifugio Ventina +39  0342/451458

Alpe Ventina - Chiareggio

Mappa 3D della terza tappa

  • Località di partenza: Alpe Ventina
  • Quota massima: 2600 m
  • Dislivello: + 900 m \ -1260 m
  • Tempo di percorrenza: 6.30 h
  • Distanza:  13.5 km

Cartina interattiva

Tappa straordinaria, per l'ambiente grandioso e per l'interesse geomineralogico degli ambiente attraversati. Percorso selvaggio, in parte su fondo sconnesso, lungo la Val Sissone, è da intraprendere con condizioni di buona visibilità: dal rif. Del Grande Camerini, raggiunto dopo un breve tratto di roccette (attrezzate) si gode dello spettacolare scenario offerto dalla parete nord del Monte Disgrazia.

Per il pernottamento: 
Rifugio Tartaglione +39  347 8508896
Hotel di Chiareggio (Gembro, Pian del Lupo, Tana del Grillo, Chiareggio, Genziana)

Chiareggio - Alpe Lago Palù

Mappa 3D della quarta tappa

  • Località di partenza: Chiareggio
  • Quota massima: 2450 m
  • Dislivello:  +1000 m / -400 m
  • Tempo di percorrenza: 6.30 h
  • Distanza: 13 km

Cartina interattiva

La tappa permette il trasferimento dalla valle di Chiareggio all'amena conca del Lago Palù, attraverso i pascoli dell'Alpe Fora, il balcone panoramico del Rif. Longoni e le pietraie dell'Alpe Sasso Nero, in disuso, da cui attraverso un mugheto con ampia visuale si gode di bellissima vista dall'alto del Lago Palù.

Sono previste diverse scelte di itinerario a seconda del grado di allenamento degli escursionisti, delle loro preferenze ambientali e delle condizioni meteorologiche. Per chi avesse un buon allenamento e preferisce una variante "più alta" è possibile ridurre il percorso dell'Alta Via di un giorno e riunire le tappe 4 e 5 saltando il pernottamento al rifugio Palù e portandosi direttamente alla Capanna Marinelli-Bombardieri attraverso l'ex rifugio Entova-Scerscen nei pressi del ghiaccio di Scerscen inferiore.  Questo itinerario permette di portarsi dal cuore del gruppo del Disgrazia alle pendici di quello del Bernina.

In caso di maltempo è invece possibile da Chiareggio raggiungere San Giuseppe con i pulman di linea, salire quindi ai Barchi e proseguire per comoda carrareccia al Lao Palù e all'omonimo rifugio.

E' possibile inoltre spezzare il percorso, pernottando al Rif. Longoni, per proseguire in seguito sul percorso base dell'Alta Via.

Per il pernottamento: 
Rifugio Lago Palù, +39 0342 452201
Rifugio Motta (pochi posti disponibili), +39 0342 451406
Rifugio Longoni, +39 0342 451120
Rifugio Marinelli Bombardieri, +39 0342 511577

Alpe Lago Palù - Rifugio Marinelli

Mappa 3D della quinta tappa

  • Località di partenza: Alpe Lago Palù
  • Quota massima: 2813 m
  • Dislivello: + 1400 m / - 600 m
  • Tempo di percorrrenza: 6 h
  • Distanza:  12 km 

Cartina interattiva

E' la classica tappa che permette di entrare nel cuore del gruppo del Bernina, in una zona ancor oggi caratterizzata dalla presenza di grandi ghiacci, tra i più estesi delle Alpi italiane. La capanna Marinelli è uno dei più importanti e conosciuti rifugi alpini fu anche il primo, assieme alla capanna di Corna Rossa (poi Rif. Desio, temporaneamente inagibile) ad essere edificata in Valmalenco nel lontatno 1880. Superato il Bocchel del Torno, in un contesto caratterizzato da una forte naturalità, si divalla lungo le piste da sci, in parte di recente realizzazione, per raggiungere e seguire l'antica mulattiera che da Lanzada portava al Rif. Marinelli, attraverso estesi boschi, i pascoli dell'Alpe Campascio e quelli più alti dell'Alpe Musella. A monte dell'Alpe Musella, a 2240 m circa si incontra il percorso proveniente da Campo Moro e si prosegue alternando falsopiani morenici e ripidi pendii sino al Rif. Carate, a pochi metri dalla bocchetta delle Forbici, dove si apre la più spettacolare e conosciuta veduta del gruppo del Bernina che si riflette nelle acque dell'omonimo laghetto

Per il pernottamento:
Rifugio Carate +39 0342 452560
Rifugio Marinelli +39 0342 511577

Rifugio Marinelli Bombardieri - Rifugio Bignami

Mappa 3D della sesta tappa

  • Località di partenza: Rifugio Marinelli Bombardieri
  • Quota massima: 2983 m
  • Dislivello: + 250 m / -650 m
  • Tempo di percorrenza: 5 h
  • Distanza: 5 km / 8 km var. da Forcella di Fellaria

Cartina interattiva

E' la tappa più breve, che attraversa il valico più alto dell'intera Alta Via: la Bocchetta di Caspoggio a quasi 3000m. Qui si respira l'aria delle cime più alte del gruppo, perfettamente visibili dal passo. A causa del ritiro del ghiacciaio di Caspoggio, la transitabilità lungo lo stesso può risultare difficoltosa. Vivamente consigliabile è l'uso di piccozza e ramponi soprattutto quando si intende percorrere questo tratto durante la stagione avanzata quando i ghiacciai sono abbondantemente crepacciati. 

Un'altra possibilità che consiste nel percorrere la variante "alta", in gran parte su ghiacciaio, attraverso il Passo Marinelli orientale 3090m, richiede materiali ed esperienza alpinistica; superato il tratto glaciale si scende al Laghetto di Fellaria e da qui in breve ai pascoli dell'omonimo alpeggio.

Se non si ha esperienza nell'attraversamento di terreni glaciali è vivamente consigliato l'accompagnamento della guida oppure si consiglia di intraprendere la variante più semplice che prevede il passaggio dalla Forcella di Fellaria 2819m (variante). Evita tratti di ghiacciaio ma comporta la discesa fino al Rif. Carate dove si incontra la deviazione. 

Il rifugio Bignami si trova all'Alpe Fellaria, uno dei più alti alpeggi della valle ancora utilizzati.

Per il pernottamento:
Rifugio Bignami: +39 0342 451178

Rifugio Bignami - Rifugio Cristina

Mappa 3D della settima tappa

  • Località di partenza: Rifugio Bignami
  • Quota massima: 2601 m
  • Dislivello: + 600 m / -700 m
  • Tempo di percorrenza: 6.30 h
  • Distanza: 14 km

Cartina interattiva

Tappa di interesse naturalistico e di notevole sviluppo, ma priva di grosse difficoltà; dal Rif. Bignami si attraversa il circo con i torrenti glaciali (ponti) sino all'Alpe Gembrè e da qui su ampia mulattiera si perviene alle baite dell'Alpe Val Poschiavina. Risalita per intero la suggestiva e riposante vallata, si incontrano i tratti più impegnativi nella salita ai passi dove si può apprezzare una bella veduta sulla Val Poschiavo e le cime dei gruppi dell'Ortles-Cevedale e Adamello. Dal Passo Campagneda si scende verso i pascoli dell'omonimo alpeggio incontrando una serie di gradevoli laghetti per poi deviare verso sud ovest in direzione dell'Alpe Prabello e del Rif. Cristina Il percorso descritto segue sino all'Alpe di Val Poschiavina un tratto di variante; il percorso base, di analoga lunghezza e durata, prevede la discesa alla diga di Gera 2100m.

Per il pernottamento:
Rifugio Cà Runcasch: 347 9804889
Rifugio Cristina: +39 0342 452398

Rifugio Cristina - Caspoggio

Mappa 3D dell'ottava tappa

  • Località di partenza: Rifugio Cristina
  • Quota massima: 2300 mt
  • Dislivello: +100 m / -1000 m
  • Tempo di percorrenza: 5 h
  • Distanza: 12 km

Cartina interattiva

E' la tappa conclusiva dell'Alta Via che permette di ritornare nei principali paesi di fondovalle con un percorso quanto mai remunerativo soprattutto per il grandioso panorama che man mano abbraccia gran parte del giro effettuato.  Dall'amena conca dell'Alpe Prabello, si percorre la bella mulattiera che porta all'Alpe Acquanera, caratterizzata dalla presenza di ampie torbiere. Il tracciato si sviluppa ora in quota alla base della costiera Monte Acquanera-Monte Cavaglia-Monte Palino, con un saliscendi che conduce dapprima all'Alpe Cavaglia e scende infine sull'ex area sciistica di piazzo Cavalli. Raggiunto Piazzo Cavalli è possibile scendere rapidamente Caspoggio dalle ex piste da sci e quindi con i mezzi pubblici di nuovo Torre di Santa Maria. In alternativa da Piazzo Cavalli si può scendere direttamente a Torre passando dai nuclei abitativi di Prà Mosin e Dagua.