- Navigli
- Borghi
- Arte e Cultura
Il mondo abbiatense tra Navigli, chiese e cascine
Voluto dal duca Filippo Maria Visconti, il Naviglio di Bereguardo, lungo quasi 19 km, nasce per scopi irrigui e come via di trasporto per le merci che da Pavia, tramite il Naviglio Grande, dovevano poi arrivare alla Darsena di Milano.
Tra queste le più usuali erano il sale proveniente dall’Adriatico, i legnami da ardere provenienti dal Ticino, i cereali e i vini dell’Oltrepò.
La particolarità storica di questo corso d’acqua sono le conche presenti, tra cui da citare quella denominata dell’Abbazia. Molti la considerano come la prima conca al mondo entrata in funzione su un canale artificiale. Queste opere idrauliche, vanto dell’ingegno lombardo, ma costose da mantenere, vennero studiate e disegnate da Leonardo nei suoi codici. Sempre secondo il genio vinciano i lombardi con questo sistema potevano portare le barche anche sulle Alpi.
Provenendo dalle campagne all'orizzonte si noterà la bianca torre poligonale di Villa Bianchi Calvi. La sua origine è antica e sicuramente antecedente il 1034 e nel corso del tempo ha subito numerose variazioni. Di origine viscontea, è posta su un pendio e domina il borgo. Sono ancora visibili alcune tracce delle fortificazioni a pianta quadrangolare presenti nell'edificio. Dal punto di vista monumentale spiccano inoltre la parrocchiale di San Siro, edificata ai tempi di San Carlo Borromeo su un precedente edificio di culto, il palazzo dei Centurioni, il palazzo Barzizza e il palazzo Cagnola.
(Ph: IG dave8ph)
La chiesetta della Madonna dello Zerbo viene fondata nel 1630 nei pressi della riva sinistra del Ticino: all’interno è custodita l’immagine sacra da cui la chiesetta prende il nome: una Madonna col Bambino, affresco del ‘500, pala d’altare. Si tratta di un’immagine sacra molto cara alla popolazione locale, in quanto protagonista di un evento miracoloso. Interamente decorata, al proprio interno, da affreschi datati 1716-19 del milanese Francesco Porro. Altro luogo caratteristico è il “semitori” con la parrocchiale di San Michele Arcangelo e le antiche mura sovrastate dallo stemma dei Da Torre.
(Ph: IG schwarze_stern)
La chiesetta della Madonna dello Zerbo viene fondata nel 1630 nei pressi della riva sinistra del Ticino: all’interno è custodita l’immagine sacra da cui la chiesetta prende il nome: una Madonna col Bambino, affresco del ‘500, pala d’altare. Si tratta di un’immagine sacra molto cara alla popolazione locale, in quanto protagonista di un evento miracoloso. Interamente decorata, al proprio interno, da affreschi datati 1716-19 del milanese Francesco Porro. Altro luogo caratteristico è il “semitori” con la parrocchiale di San Michele Arcangelo e le antiche mura sovrastate dallo stemma dei Da Torre.
(Ph. parcoticino.eguide.it)
