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Val Malgina
Castello dell'Acqua
La Val Malgina è una delle valli meno conosciute delle Orobie valtellinesi, che si presta al canyoning, all'arrampicata anche su ghiaccio e all'alpinismo. Aspra e poco accessibile per l'assenza di strade, mantiene inalterato il suo fascino selvaggio, grazie alla fitta vegetazione che la caratterizza: boschi di conifere, prateria alpina, vaste distese di rododendri, ontani e ginepri. La valle è attraversata dal torrente omonimo e solcata dal ripido e stretto Canalone della Malgina, il più lungo delle Orobie Valtellinesi, con i suoi 1400 metri di precipizio. Uno scenario a cui fanno da sfondo la Cima del Druet (m. 2913) e il Pizzo del Diavolo di Malgina (m. 2926).
La val Malgina è raggiungibile da Castello dell'Acqua, seguendo le indicazioni per La Paiosa - Carro. Per proseguire oltre la località La Paiosa, è indispensabile un piccolo fuoristrada.
BIVACCO PIAN DELLA VALLE
Il bivacco Pian della Valle (1187 m s.l.m.) è stato costruito al limitare di uno spiazzo erboso tra i boschi della Val Malgina. Il bivacco, aperto tutto l'anno, è una costruzione in muratura formata da un solo locale, contiene un tavolo, sedie, stoviglie, un camino e della legna da ardere, oltre a quattro letti di legno, ma mancano materassi e coperte. Una fontana antistante l'edificio fornisce l'acqua, seppur non sempre in quantità sufficiente. Proseguendo oltre il bivacco bastano una ventina di minuti per ammirare alcune cascate.
BIVACCO LA PETTA
In val Malgina troviamo anche il Bivacco La Petta, a quota 1452 m s.l.m., in una radura alla destra del canalone della Val Malgina. Il bivacco è una costruzione in pietra, che contiene un tavolato in legno con uno spazio sufficiente per 5/6 persone ed è munito di sacchi a pelo. Dispone inoltre di un tavolo in legno con relative panche, un armadietto, alcune stoviglie, legna e un angolo a terra dove è possibile accendere il fuoco. L'acqua va recuperata all'ultimo guado che si incontra. Il bivacco è aperto tutto l'anno, ma è consigliabile raggiungerlo nel periodo estivo quando il percorso è classificabile come EE; con neve o ghiaccio le difficoltà sono ben maggiori e richiedono attrezzatura adeguata.
Photo: Federico Pollini