- Itinerari
Una passeggiata nel borgo di Romano
Per la nostra escursione monumentale scegliamo il centro storico di Romano. Punto di partenza sono i parcheggi tra le vie Fratelli Calvi e Belvedere, quindi ci rechiamo alla rocca viscontea, situata a ridosso della cinta muraria in angolo nord-ovest.
Risale al 13° secolo, ma non è da escludere la presenza di un fortilizio realizzato il secolo prima. L’attuale aspetto, a pianta quadrilatera e dotata di quattro torri, è il frutto di continui rimaneggiamenti che si sono succeduti nel tempo.
Dopo la rocca, visitiamo il palazzo della Ragione, in via Bartolomeo Colleoni 12. L’edificio, noto anche come palazzo della comunità o dell’arengo, era la sede del governo del borgo. La costruzione dell’edificio risale al 13° secolo, anche se l’aspetto attuale è frutto di continui rimaneggiamenti. Di interesse è il coronamento tardo gotico, realizzato in epoca viscontea, che corre sopra il leone di San Marco, testimonianza della dominazione veneta.
Sempre in via Colleoni visitiamo anche i portici della Misericordia e Porta Brescia. Questo edificio fu voluto da Bartolomeo Colleoni nella seconda metà del 15° secolo e donato alla sua morte al Consorzio della Misericordia. La struttura, formata da sedici arcate, segue il preciso schema del fondaco veneziano, ovvero una struttura composta da botteghe al pian terreno, abitazioni al primo piano e legnaia nel sottotetto. Nel 1645 la torre medievale della Rocchetta che difendeva Porta Brescia, l’unica sopravvissuta alle demolizioni ottocentesche, crollò sulle ultime due arcate della struttura porticata provocando notevoli danni.
La nostra visita a Romano prosegue nella basilica di San Defendente, adiacente alla parrocchiale. La sua costruzione risale al 1503. L’interno è caratterizzato da una navata centrale, coperta da una volta a botte e interamente affrescata alla fine del 18° secolo da Filippo Comerio. Il presbiterio è dell’architetto Gio Antonio Rossi Polissena. La decorazione delle pareti del coro, eseguita dopo il 1770 in trompe-l’oeil, è opera dei fratelli Galliari, pittori e scenografi.
Raggiungiamo quindi palazzo Rubini, in via Comelli Rubini, voluto dal tenore Giovan Battista Rubini (1794-1854). Fu costruito in forme neoclassiche su progetto dell’architetto Pier Antonio Pagnoncelli nel 1845. La sala più importante è quella del pirata (per via di un dipinto presente sul soffitto), dove Rubini amava intrattenere con il canto i propri ospiti.
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