- Itinerari
Tra due fiumi e lo Spaccasassi
Sentieri antichi e corsi d'acqua si intersecano tra Asso, Canzo e Visino di Valbrona.
L’anello Asso-Canzo-Visino è un percorso escursionistico che ricalca in parte il sentiero naturalistico dello Spaccasassi, passando dal masso erratico di Sass de la Prèa, protetto come monumento naturale.
Il masso è costituito da una roccia granitica chiamata “Ghiandone” e proveniente, con molta probabilità, dalla Valmasino in Valtellina. È stato dimenticato dal ghiacciaio durante il suo inesorabile ritiro, adagiato su un breve pendio in posizione panoramica: da destra a sinistra possiamo osservare Piazza Dorella, la Croce Pizzallo, il Monte Barzaghino, il Monte Puscio, la valle del Lambro, il Monte Spinei, il Monte Scioscia, il Lago Segrino, il Monte Pesora, il Monte Cornizzolo. Questo è solo uno dei massi erratici presenti nell’area che testimoniano il passaggio dei grandi ghiacciai nelle ultime centinaia di migliaia di anni.
Sul sentiero che percorriamo lungo la Costa di Cranno incontriamo diverse piante di bagolaro, detto “spaccasassi”: per il suo forte apparato radicale la sua coltivazione è stata introdotta in questa zona allo scopo di contenere il movimento a valle del terreno trovandoci a ridosso del salto roccioso che precipita verso l'abitato di Canzo.
Il percorso dell'itinerario presenta una composizione del fondo così ripartita: 30% asfaltato, 14% costituito da mulattiera e 56% sentiero. Lungo il tragitto sono presenti punti di ristoro e fonti di abbeverata.
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Verso il Sass de la Prèa
Il punto di partenza consigliato è il parcheggio di Piazza Mazzini di Asso, nei pressi della Chiesa Parrocchiale Prepositurale di San Giovanni Battista. Si parte imboccando a sinistra via Matteotti, tenendosi la chiesa alle spalle, rimanendo sulla strada principale oltre la rotonda fino al bivio per via Crenno, che sale a sinistra. Seguendo la direzione per il Rifugio SEV, si risale la via fino ad oltre il ponte sul Fiume Toce, che più a valle dà origine alla magnifica cascata Vallategna, visibile anche dalla strada provinciale. Dopo il ponte, si gira a destra per il sentiero che entra nel bosco, fino a raggiungere il bivio nei pressi di un rudere; qui inizia il tratto più duro del percorso, con una salita impegnativa che risale la cresta lungo la Costa di Cranno ricalcando l’antico sentiero dello Spaccasassi. Questo tratto copre un dislivello di 350 m in poco più di 1 km, offrendo lungo la salita un delizioso belvedere sulla conca di Canzo nei pressi del masso erratico di Sass de la Prèa.
Salendo alla Colletta dei Corni
Si giunge ad un bivio dopo il masso dove si abbandona il sentiero dello Spaccasassi continuando dritto lungo la salita, giungendo in breve tempo a scollinare in località Sguancia (941 m), oltre la quale si scende leggermente fino all’incrocio alla Colletta dei Corni (878 m). Il piccolo promontorio offre una piacevole radura da cui si possono osservare i Corni di Canzo, il Cornizzolo o verso nord i Monti di Sera. È anche un buon punto in cui tirare il fiato dopo la lunga salita lungo il sentiero della Cresta di Cranno. Si prosegue dritto tenendo la sinistra per il sentiero che inizia a scendere ripidamente e in maniera tortuosa, seguendo sempre le indicazioni per Visino posizionate sugli alberi. Dopo aver perso poco meno di 100 m di dislivello, si giunge ad una mulattiera cementata che continua ripida la discesa fino all’asfalto tra le prime case dell’abitato della località Ponte Castel a Valbrona.
Scendendo al laghetto di Visino
Proseguendo sulla strada, si arriva in breve tempo ad una piccola area ricreativa con laghetto, tavoli da picnic e giochi didattici con l’acqua. Si imbocca quindi il passaggio pedonale che corre lungo il corso del Fiume Toce, per poi attraversare la strada principale e girare a sinistra su via Roma in direzione del centro di Visino, dove è presente la chiesa parrocchiale della Beata Vergine. Ritenendo la chiesa di S. Michele troppo piccola, gli abitanti iniziarono a costruire la nuova parrocchiale nel 1828 ma terminarono solo nel 1846 per alcuni problemi finanziari; la chiesa è in stile neoclassico, ed è stata progettata a croce greca.
Raggiugendo la Chiesa di San Michele
Superata la chiesa, si gira alla seconda svolta a destra su via Olimna e poi a sinistra su Viale Caduti che permette di raggiungere l’antica chiesa di San Michele.
Passando dal SS Crocefisso di Asso
Oltre la chiesa si prosegue dritto fino ad imboccare la larga carrareccia che accosta il bosco e, in un lieve saliscendi, porta all’incrocio tra via Vecchia per Visino e la SP41 che, salendo, circonda Asso. Si attraversa la provinciale per scendere nel centro cittadino sempre su via Vecchia per Visino fino a raggiungere la Chiesa del Santo Crocifisso. Superata la chiesa, si prosegue su Piazza Ratti, quindi, si gira a sinistra su via Matteotti per ritornare al punto di partenza dell’anello a Piazza Mazzini.