Da marzo a ottobre l’accesso all'Oasi di Baggero è consentito dalle 9 alle 18 (o fino alle 19 il sabato e nei giorni festivi), mentre da novembre a febbraio chiude alle 17.

Noi di Orobie vi suggeriamo di vivere l'oasi nel periodo autunnale, quando c'è meno gente, l'aria è più fresca e i colori del paesaggio esplodono di giallo e arancione.
All’ingresso un pannello indica le direzioni per raggiungere i punti di interesse, noi consigliamo di incamminarvi verso destra e fare il percorso ad anello che circonda l’oasi. Quasi subito si trova un'aera giochi con spazio attrezzato di tavoli e panche in legno, continuando con una breve ma decisa salita seguendo l’altavia che, tra prati e boschi, costeggia per un tratto la ferrovia si raggiunge la parte alta dell'oasi, si incontra il Rio Cavolto, che arriva qui in un letto di rocce stratificate come fogli di un libro di pietra, lo si attraversa con un piccolo ponte e in breve si giunge al sasso panoramico, il punto più alto, dove si gode di uno splendido panorama capeggiato dal Resegone e dal Monte Cornizzolo.
Tutt’intorno ci sono i paesi della Brianza e sulla sinistra le ciminiere, ormai inattive, della Cementeria di Merone, sotto si allargano i due laghetti delle oasi separati tra loro da uno stretto istmo e attorniati dalla variopinta vegetazione di latifoglie.
Si procede incontrando diversi cartelli informativi sulla geologia, la storia e la vegetazione dell’Oasi e l’ingresso del bike park.
Dopo aver costeggiato alcune cascine si riattraversa il Cavolto, questa volta in qualità di emissario, e in breve si raggiunge il centro parco, con l’area ristoro, l’ostello e il punto di noleggio delle biciclette ritornando quasi al punto di partenza, ma prima girando a sinistra si può camminare sull’istmo che in pochi minuti porta al cospetto della cascata con cui il Rio Cavolto si immette nel lago meridionale.

Immagine di copertina: @MariaCristinaBrambilla