- Itinerari
La Via delle Sorelle: cammino da Brescia a Bergamo
La Via delle Sorelle è un cammino bidirezionale di 130 chilometri, a tappe, che collega Brescia a Bergamo, attraversando 34 Comuni.
La Via si sviluppa in gran parte sulla parte collinare delle due province e vuole essere un’arteria verde alla scoperta di luoghi meno conosciuti, crocevia di cammini e itinerari esistenti, con l’arte al centro.
Un percorso di natura e cultura, con meno asfalto possibile, che mostri un volto nuovo delle due città e delle sue province.
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Scopri il cammino nella direzione Bergamo - Brescia
Nota bene: quella che vi proponiamo è la Via Diretta.
Esiste anche una variante chiamata Via Traversa (scoprila in fondo alla Tappa 5)
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1. Da Brescia a Gussago
Questa prima tappa è un viaggio nella storia di Brescia che conduce dritti verso il polmone verde della città, il Monte Maddalena e poi ancora all’interno dell’incantevole Valle di Mompiano, dalla quale si prosegue per entrare in provincia, attraversando i Comuni di Collebeato, Concesio, Cellatica e Gussago. Si parte dal tempio Capitolino, per poi attraversare (e merita una visita) il suggestivo complesso Museale di Santa Giulia, Patrimonio UNESCO.
La prima breve salita conduce all’interno della fortezza cittadina, il Castello di Brescia, denominato il Falcone d'Italia, bellezza medievale arroccata sul colle Cidneo. Da lì, attraverso l’antica Strada del Soccorso, tagliata nella roccia viva sulle pendici nord del monte e usata anticamente dai soldati per uscire ed entrare dalla fortezza, si arriva in via Pusterla. Qui il Cammino abbandona il contesto storico cittadino e entra nella natura con la salita al Monte Maddalena all’interno del PLIS Parco delle Colline di Brescia.
Percorrendo il sentiero n. 7 si oltrepassa la Chiesa di San Gottardo, la Cascina Margherita e si arriva, con una ripida discesa, nell’incantevole Valle di Mompiano, presso il rifugio Valle di Mompiano.
La tappa 1 prosegue costeggiando il colle di San Giuseppe e raggiunge il Villaggio Prealpino che ospita la Chiesa di Santa Giulia, tappa finale del Cammino di Santa Giulia.
Dal Villaggio Prealpino si procede verso il comune di Collebeato e, attraversato il centro storico, si rientra nel Parco delle Colline di Brescia, fino ad arrivare all’ex Monastero benedettino di Santo Stefano, risalente al XV secolo. Un luogo che merita, anche grazie al contributo dei camminatori, di essere riportato a nuova vita.
Da Collebeato è possibile fare una deviazione per raggiungere il punto panoramico in cui è collocata la Panchina gigante, mentre il percorso ufficiale procede verso il Santuario della Madonna della Stella e imbocca il sentiero 3V. Infine, prendendo il Sentiero delle Croci, si scende verso il centro storico di Gussago. Da non perdere, sulla destra, la Chiesa di San Rocco, un piccolo gioiello che merita una visita.
VARIANTE BASSA. E' stata studiata per chi non se la sentisse di affrontare la discesa dal Monte Maddalena passando per il ripido sentiero n. 10 che collega in Monte alla Valle di Mompiano. O in caso di maltempo, cosa che renderebbe il tratto del percorso principale più difficile da affrontare. La tappa è uguale a quella del percorso principale fino alla fine di Via Goletto. Poi le strade si diramano. La variante bassa prosegue su Via Costalunga per arrivare a Mompiano, dove si congiungerà con il percorso principale alla fine di via Dabbeni nei pressi della Valle di Mompiano.
2. Da Gussago a Provaglio d’Iseo
In ogni cammino esiste una tappa sfida, che mette alla prova gambe e mente. Questa è quella della Via delle Sorelle: una tappa che dopo aver attraversato i comuni di Rodengo Saiano e la sua storica Abbazia, Ome e il suo Borgo del Maglio, Monticelli e il Sentiero delle Cascate, conduce verso la vetta del Monte Cognolo per godere della vista più spettacolare di tutto il Cammino. Da lì, la ripida discesa verso la Madonna del Corno di Provaglio d’Iseo, chiesa cinquecentesca a picco sulla Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino.
La seconda tappa inizia a Gussago fiancheggiando il Colle Barbisone, ma una deviazione consente di raggiungere l’ex complesso domenicano della Santissima, suggestivo punto panoramico. Si procede poi verso il Comune di Rodengo-Saiano costeggiando il torrente Gandovere e passando di fronte all’antica Abbazia Olivetana. La Via delle Sorelle procede all’interno del parco Bosco delle Querce di Ome, attraversa il Borgo del Maglio e giunge al Castello di Monticelli Brusati.
Da lì la salita in direzione Iseo per raggiungere la cima del Monte Cognolo. Una volta in vetta, si prosegue per raggiungere uno dei luoghi più suggestivi del Cammino, il corno del Creilì dal quale si ha una vista spettacolare sul Lago d’Iseo e Montisola – l’isola lacustre più grande d’Europa - sulla Riserva delle Torbiere del Sebino, sulle colline e le vette circostanti. Dopo aver saziato la vista, una ripida discesa conduce fino alla Madonna del Corno di Provaglio d’Iseo, con vista sulla Franciacorta e sulle Torbiere del Sebino. Da qui, infine, si scende fino al paese di Provaglio d’Iseo.
VARIANTE BASSA. Questa variante è stata studiata per chi non se la sentisse di affrontare la salita e la discesa dal Monte Cognolo o in caso di maltempo, cosa che renderebbe il tratto del percorso principale più difficile da affrontare.
La tappa è uguale a quella del percorso principale fino al comune di Monticelli. Dopo aver superato il belvedere di Castel Veder le due strade si diramano. La variante bassa attraversa ancora un tratto del Comune di Monticelli, passa da Provezze (frazione di Provaglio d'Iseo) per poi ricongiungersi al tracciato principale di fronte al Municipio di Provaglio. La vista, anche se dal basso, con i monti a strapiombo sul lago e sulle Torbiere vale comunque la pena.
3. Da Provaglio d’Iseo a Sarnico
Questa si potrebbe definire la tappa dell’acqua. Non solo perché potrete ascoltare il silenzio che si respira attraversando le Torbiere del Sebino, oasi naturale dove il rispetto e la protezione degli esseri viventi è un bellissimo dovere ma anche perché, superati i borghi e i vigneti di Corte Franca, Adro e Capriolo, ad attendervi a Paratico ci sarà lo specchio d’acqua del Cammino: il Lago d’Iseo, incastonato tra montagne, non-confine naturale tra le due province.
La terza tappa inizia in prossimità del Monastero di San Pietro in Lamosa, un gioiello di arte, storia e architettura per secoli punto di riferimento del fermento cristiano e oggi sede di attività culturali. Si entra poi nelle Riserva delle Torbiere del Sebino, area naturale che ha avuto origine dall'attività di estrazione della torba, attraversando un tratto del “Percorso Sud”. Trattandosi di una tappa corta, è possibile prendersi del tempo e visitare le intere Torbiere, tra lingue di verde, canne, ninfee e una fauna ricca di piccoli animali selvatici. (NB. La credenziale della Via delle Sorelle vale già come ticket d’ingresso alla Riserva, dove però non è permesso l’ingresso dei cani).
Il Cammino prosegue attraverso il comune di Corte Franca fino alla Chiesa di Santa Maria in Favento nel comune di Adro. Da qui si costeggia il centro abitato di Adro passando dalla Chiesa di Santa Maria Assunta e dalla Chiesa di S. Giovanni Battista, dalla quale è possibile prendere una deviazione per visitare la “Via Crucis” di Padre Costantino Ruggeri, per poi proseguire in direzione nord e giungere a Capriolo. Una volta attraversato il centro storico di Capriolo, dal quale si può deviare per visitare il Monastero delle Suore delle Orsoline in piazzale Castello, il percorso costeggia il fiume Oglio sul Sentiero verde dell’Oglio, fino al Comune di Paratico al confine con Sarnico. Nei comuni di Paratico e Sarnico il Cammino entra nel Parco dell’Oglio Nord.
4. Da Paratico a Bagnatica
Nella Tappa 4 si esce dalla provincia bresciana e si entra ufficialmente in quella di Bergamo lungo le sponde l’Oglio, fiume che ha dato origine al Lago d’Iseo. Si tratta di una tappa mediamente impegnativa perché scavalla due monti, il Monte Croce e il Monte Castello. La natura qui è selvaggia e a volte irruenta, ma anche questo è il bello di un cammino.
La quarta tappa attraversa i Giardini Lazzarini di Sarnico costeggiando il fiume Oglio e poi procede sul percorso ciclopedonale Sottocorna a Villongo per arrivare fino a Credaro.
Dopo aver superato il suo centro storico in direzione ovest - da qui è disponibile anche una deviazione in direzione sud per visitare il ciclo di affreschi di Lorenzo Lotto custoditi nella chiesa di San Giorgio, la Chiesa di San Fermo e Castel Trebecco - il Cammino prosegue verso i comuni di Castelli Calepio e Gandosso attraverso il sentiero del CAI n. 701 e passando dal Monte della Croce e dal Monte del Castello.
Una volta attraversati i PLIS del Malmera, dei Montecchi e del Colle degli Angeli si segue il sentiero CAI n. 650 che, costeggiando il fiume Cherio, conduce direttamente nel comune di Gorlago. Da qui, un breve passaggio nelle campagne di San Paolo d’Argon per giungere alle pendici del Colle San Giovanni a Montello per poi raggiungere Bagnatica e il suo Casello San Marco, fino al Municipio.
5. Da Bagnatica a Nembro
La Tappa 5 ha come protagonista la terra del Moscato di Scanzo e i suoi vigneti eroici. Un piccolo comune produttivo, incastonato in una vallata davvero suggestiva. Ma c’è anche molto altro: il Monte San Giorgio, il PLIS delle Valli d’Argon, l’Eremo di Argon, la chiesetta di San Cristoforo dove fino al Settecento veniva conservata una reliquia che si riteneva appartenesse alla Santa Croce, i boschi di Torre de’ Roveri. Questa tappa ha due direzioni tra cui scegliere: la via diretta che conduce al vivace comune di Nembro, o la via traversa che porta alla scoperta di Scanzorosciate.
La quinta tappa inizia da Bagnatica, oltrepassa il Comune di Brusaporto, attraversa la linea ferroviaria e la stazione di Albano Sant’Alessandro e procede sul Monte San Giorgio e Monti di Argon (nel PLIS delle Valli d’Argon) sul sentiero CAI n. 626 fino a via Collina Alta. Sul Colle d’Argon sorge la chiesa silvestre di Santa Maria in Argon, che fu eremo dell’antica abbazia benedettina di San Paolo d’Argon, luogo di pace dove il silenzio è quasi doveroso.
Il percorso poi costeggia il centro storico della località Gavarno-Tribulina, passa di fianco alla Chiesa di San Giovanni dei Boschi e procede in direzione della Valle del Gavarno fino ad arrivare a Villa di Serio. Parte di questo itinerario è contenuto nel PLIS del Monte Bastia e del Roccolo.
VIA TRAVERSA. A questo punto è possibile scegliere se percorrere la Via Diretta o la Via Traversa che si differenzia a partire da Villa di Serio dove si prende il sentiero del CAI n. 509 per arrivare al piccolo borgo di Scanzorosciate, patria del celebre Moscato di Scanzo.
6. Da Nembro a Bergamo
L’arrivo dai Colli, che regala una visione unica di Città Alta, rappresenta solo una delle meraviglie di quest’ultima tappa. Dall’incontro con l’antica Via Mercatorum al Santuario dello Zuccarello, dal piccolo mondo antico di Olera, un borgo medievale della Bassa Val Seriana, all’ingresso al Parco Regionale dei Colli di Bergamo. Dopo aver solcato sentieri, cambiato paesaggio, attraversato luoghi di altri tempi e altre quote, la splendida Città Alta accoglie il camminatore tra i suoi vicoli per ammirare le sue porte, le sue chiese e le sue antiche Mura Patrimonio UNESCO.
La sesta tappa parte da Nembro e si dirige verso il Santuario della Madonna dello Zuccarello attraverso l’antica Via Mercatorum. Il Cammino imbocca quindi il sentiero CAI n. 535 per salire fino alla località di Lonno. A questo punto si procede verso la Chiesa della Trasfigurazione di Nostro Signore a Brumano, si oltrepassa la frazione di Burro e si arriva nell’incantevole Borgo di Olera di Alzano Lombardo alle pendici del Monte Colletto dove, dal sagrato della Chiesa di San Rocco, si gode di una vista immersiva nella natura, nel silenzio del luogo. Da qui si entra nel Parco regionale dei Colli di Bergamo.
Si prosegue quindi in direzione Ponteranica, passando Cà del Latte fino alla Maresana, il monte dei bergamaschi. Il Cammino scende in località Rosciano, oltrepassa l’omonima Chiesa ed il Santuario Grotta di Lourdes, fino al municipio di Ponteranica. Percorrendo la strada che costeggia il torrente Morla, si accede alla Galleria omonima, costruita nei primi anni del ‘900 e si entra ufficialmente nella città di Bergamo.
L’ultimo tratto sale sul Colle dei Roccoli attraverso la ciclabile del Quisa all’interno del Parco Regionale dei Colli di Bergamo, e poi prosegue fino a Case Moroni. Il sentiero panoramico di via del Rione e via delle case Moroni offre una vista unica su Città Alta e conduce direttamente a San Vigilio e al suo omonimo Castello. Da qui si scende per entrare nelle mura della città attraverso la Porta S. Alessandro, si oltrepassano Piazza della Cittadella e la Chiesa di S. Agata nel Carmine e si raggiunge la Piazza Vecchia di Bergamo Alta, meta finale della tappa e della Via Delle Sorelle.
VIA TRAVERSA. La sesta tappa, per chi ha scelto la Via Traversa, parte da Scanzorosciate e procede in direzione nord attraversando il comune di Villa di Serio fino a raggiungere il fiume Serio. Si costeggia fino a Nembro dove le due vie alternative si ricollegano in un unico percorso.