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Sentiero delle Carbonaie

Partenza/Arrivo
Da: Parcheggio dopo il cimitero di S. Albano
A: Abitato di S. Albano
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
4h e 50min
13.50km
Dislivello
Salita: 513m
Difficoltà
MEDIA

Il sentiero delle Carbonaie è un anello escursionistico di circa 13,53 chilometri che parte da S. Albano, percorre un tratto del torrente Nizza fino alle sue sorgenti, tocca il borgo di Oramala, il Pian del Re, poi scende nelle vicinanze dell'Oratorio di San Giulio a Poggio Ferrato, raggiunge la Cappelletta del'”Acqua d'Uovo” di Molino Cassano, il borghetto di Cassano Superiore e termina a S. Albano, da dove ha avuto inizio.

Dal parcheggio, dopo il cimitero di S. Albano, si imbocca il sentiero sterrato che reca lungo le sponde del Nizza. All'inizio si incontra una sorgente di acqua solforosa, più avanti una breve deviazione porta alla “Grotta dei Partigiani”, anfratto che testimonia momenti drammatici della storia della Resistenza in Val di Nizza. Ritornando sul sentiero principale, dopo poca strada, si arriva all'edicola della “Madonna del Turista” opera degli anni '70 dello scultore pavese Vittorio Grilli.

Arrivati al guado del torrente Nizza, il sentiero si inoltra in un percorso costeggiato dai calanchi; pareti rocciose erose dagli elementi atmosferici che conferiscono uno scenario spettacolare. Più avanti zampilla una piccola sorgente di acqua solforosa: le fa da corredo una panchina in sasso, per chi vuole sostare.

Superata l'area delle sorgenti del Nizza, si arriva ad incrociare il “Sentiero dell'Aquila” che proviene dal “Castello di Verde” e porta a Oramala. Qui occorre deviare e tenere la destra fino a rag-giungere in pochi minuti un piano del bosco, realizzato in tempi re-moti dall'uomo per far posto alla “Carbonaia”, tecnica usata per tra-sformare la legna in carbone, co-me spiegano le didascalie poste in loco.

Ritornando sul sentiero principale, si prosegue fino a superare le rovine della “Riassa”, quindi raggiungere la strada provinciale Varzi - Val di Nizza. Continuando sull'asfalto, senza deviazioni, è possibile arrivare in poco tempo al borgo di Oramala, con il suo castello del XI secolo.

Di interesse turistico anche l'antico borgo, classificato in passato fra i più belli d'Italia, e l'Ora-torio della Natività della Vergine Maria, del XIV se.

Tornando da Oramala sul tragitto principale, è possibile scegliere una variante di percorso che scende a Cassano Superiore. Questo tratto offre scorci panoramici suggestivi sull'Oltrepo fino al ca-stello di Montalto Pavese.

Seguendo l'itinerario normale, si arriva al pianoro sottostante di Pian del Re dove si possono ammirare diverse specie di castagni secolari di forma e dimensioni singolari. Sullo stesso pianoro è ancora presente una fossa che serviva per costruirvi la “Carbonaia interrata”: altra tecnica usata dai carbonai per produrre il carbone.

Salendo allo spiazzo superiore, si può ammirare tutto l'arco degli Appennini; il monte Penice da sinistra, e a seguire, Cima Colletta, Lesima, Chiappo, Pian dell'Armà, Boglelio e il Giarolo.

L'area attrezzata di Pian del Re offre l'occasione per una sosta.

Ripreso il cammino, si scende fino ad incrociare il Sentiero della Salute. Una breve deviazione porta all'Oratorio di San Giulio, fra i più antichi della Val di Nizza.

Proseguendo invece per la direzione principale, si raggiunge la “Cappelletta dell'Acqua d'Uovo” di Molino Cassano, dove sgorga la piccola fonte di acqua solforosa, intitolata alla memoria di Robertino e Valeria Schiavi.

Dall'acqua solforosa, attraverso la “ciaplera,” antico sentiero lastricato in sassi, si raggiunge Cassano Superiore, punto di congiunzione della variante di sentiero citata in precedenza. Da questo piccolo e grazioso borgo si procede al ponte in cemento che attraversa il torrente Nizza, quindi nell'abitato di S. Alba-no, e dopo la chiesa con il suo “voltone,” al parcheggio di partenza.


Equipaggiamento: scarponcini da trekking, mantellina per la pioggia, bastoncini da montagna, macchina fotografica, cannocchiale, acqua.

Si raccomanda di non accendere fuochi; non raccogliere fiori, non abbandonare rifiuti; rispettare gli animali.


Periodo consigliato: tutto l’anno ad eccezione dei giorni di caccia.

Informazioni:
Associazione Culturale Amici di Poggio Ferrato
poggioferratoass@gmail.com
www.amicidipoggioferrato.com
tel. +39 333.7318669

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