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La Brianza dal belvedere Scioscia
Il M. Scioscia, 667 m, è ottimo per un'escursione facile che offre una vista spettacolare, paragonabile a montagne più alte.
L’anello Longone-Canzo-Proserpio è un percorso escursionistico panoramico che conduce al Belvedere del Monte Scioscia dalla cui sommità si può ammirare la bellezza del lago Segrino e girovagare con lo sguardo attraverso la pianura padana ben oltre i laghi di Alserio e Pusiano.
Di fronte a noi si erge il Monte Cornizzolo con una magnifica visuale sui verdi prati che dall’Alpe Carella risalgono verso la sommità del Monte Pesora.
Le piante che incontriamo durante il nostro cammino ci parlano del territorio e dei mestieri che lo hanno caratterizzato: impianti di carpino, tassi, ginepri, tigli, roverelle, ornielli, sorbi per favorire la cacciagione degli uccelli; faggete utili per i carbonai e i loro tipici “poiat”; gelsi utili per le filande e cornioli dal duro legno usati dagli scalpellini per creare cunei che potessero spaccare le pietre.
Mostra cosa c'è nelle vicinanze:
Tappa 1: Al lac del Segrin
Il punto di partenza consigliato è uno dei parcheggi nei pressi del Lago del Segrino, raggiungibili dalla SP41 che collega Longone a Canzo, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici la fermata di Via Panigatti - Rondò a Eupilio della linea C49. Da qui si attraversa la strada provinciale e si imbocca la mulattiera che sale tra le case ed entra nel bosco diventando sentiero, raggiungendo dopo 700 m il bivio per Inarca da cui rientreremo alla fine dell’anello.
Tappa 2: Ul Sentée da mez da Scioscia
Si gira a destra, iniziando il tratto più tecnico del percorso, comprendente una breve scalinata, per guadagnare 50 m di quota in meno di 300, per arrivare ad un nuovo bivio tra più sentieri nel quale occorre seguire le indicazioni per il “Sentée da mez da Scioscia”. Si prosegue sul sentiero per 400 m fino ad incontrare una larga mulattiera che si imbocca proseguendo a destra per raggiungere la spianata del belvedere Scioscia, dal quale è possibile ammirare un panorama unico che coinvolge il lago del Segrino e quello di Pusiano.
Tappa 3: Vers Canz
Si riprende il sentiero che si restringe dopo pochi metri iniziando la discesa in direzione del lato nord del Segrino. Qui occorre fare molta attenzione in alcuni passaggi complicati, evitando di percorrere questo sentiero nei giorni successivi ad intense piogge che causerebbero un fondo scivoloso e pericoloso. Si continua a scendere per 1 km raggiungendo l’asfalto di via Grandi, dove si gira a sinistra e poi subito a destra all’incrocio proseguendo in discesa fino allo stop.
Tappa 4: La Camiglia a Canz
Si gira a sinistra su via Brusa e al bivio seguente, appena dopo essere passati sotto il ponte della ferrovia, si tiene la sinistra su via Puecher che corre tra il quartiere Parisone e i binari del treno. Si prosegue per 1 km fino a raggiungere Cascina Emilia, dove si imbocca la carrareccia a sinistra che con larghe curve sale entrando in una zona boscata caratterizzata dalla presenza di faggi; dal bosco si sbuca ad un bivio, in corrispondenza di un palo in cemento, dove occorre girare a destra in direzione di Castelmarte e poi a sinistra all’incrocio dopo 400 m con una carrozzabile sterrata.
Tappa 5: Ul Sass dal Numer
Si prosegue fino al primo tornante, dove si prosegue dritto per il sentiero e di nuovo dritto al successivo bivio per imboccare la breve deviazione che, in meno di 200 m girando a destra seguendo le indicazioni, porta al Sasso del Numero: si tratta di un grosso masso erratico utilizzato anche per praticare boulder dagli appassionati arrampicatori.
Tappa 6: Ul Funtanin dal Luf
Tornati sui propri passi si gira a destra per imboccare il sentiero che sale per la collina, girando di nuovo a destra al successivo bivio per raggiungere la sorgente del Funtanin dal Luf, poco attiva; si prosegue dritto lungo la mulattiera principale ai successivi bivi, superando l’altro masso erratico della zona, il Sass de la Pulenta, fino a uscire dal bosco in un passaggio lungo una recinzione, al cui termine si incrocia l’asfalto di via Spinei.
Tappa 7: La Gèsa da San Rocc a Preserp
Si prosegue dritto su via Diaz verso il centro di Proserpio, quindi si gira a sinistra e poi si continua dritto mantenendosi sulla strada principale che si incunea tra gli edifici. Si tiene la destra in piano su via Dottor Tirelli e si entra dritti su via Puecher al bivio con la cappelletta votiva per entrare nel centro storico del paese, raggiungendo dopo 300 m la piazzetta del comune con la chiesa di San Rocco, originariamente costruita come oratorio tra il 1470 e il 1520 in seguito ad un’epidemia di peste.
Tappa 8: Vemm a Longon
Si tiene la sinistra, seguendo la direzione della ciclabile Canzo-Castelmarte e della zona industriale risalendo su via Fratelli Rizzi fino alla rotonda dopo 550 m, in cui si gira a destra in direzione Inarca. Si percorre tutta la via omonima per quasi 700 m fino alla cascina storica, dove si gira a destra e si prende la carrareccia che inizia a scendere verso il bosco. Al termine della recinzione a sinistra si imbocca il sentiero che la affianca correndo in piano fino a raggiungere, dopo circa 600 m, il primo bivio incontrato lungo il percorso, dove si gira a destra per ritornare al punto di partenza.