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Miniera della Bagnada (SO) e dintorni
Il recupero della miniera della Bagnada, in comune di Lanzada (SO), con la realizzazione di un centro museale sul tema, costituisce il punto di riferimento di una prospettiva di ampia valorizzazione che collega non solo altri siti minerari (vedasi le cave della pietra ollare, del serpentino e delle piode utilizzate per la copertura dei tetti tradizionali),
ma anche il sistema di grotte naturali recentemente scoperto in alta valle di Scerscen e in altre aree limitrofe.
All’interno dell’itinerario possiamo senz’altro gustare il Museo Mineralogico che a livello didattico offre spunti meritevoli per essere vissuto intensamente: raccoglie numerosi attrezzi legati all’attività mineraria ed estrattiva.
Tra i reperti più pregevoli vi è un tornio idraulico molto antico (con parti di fine ‘700) con il quale si realizzavano i lavécc, le caratteristiche pentole di pietra ollare usate in passato.
Pannelli esplicativi, fotografie e carte tematiche introducono il visitatore nel mondo delle miniere e nella storia del territorio.
Questo museo è situato in una delle zone più ricche di minerali dell’intero arco alpino.
Una felice situazione geologica ha fatto sì che in pochi km² si concentrasse una grande varietà di specie mineralogiche, circa 265. Ci sono delle cristallizzazioni così eccezionali, per dimensioni, caratteristiche morfologiche e ottiche, che a buona ragione possono ritenersi le migliori al mondo.
È il caso dell’introvabile demantoide, ora simbolo della mineralogia locale.
Gli appassionati di natura potranno immergersi in un angolo spettacolare di Lanzada:
Stiamo parlando della sua cascata con un laghetto d’acqua naturale sul torrente Lanterna in località Le Prese, certamente da visitare con una bella passeggiata.
Per i più temerari ed allenati, amanti del trekking, assolutamente bellissima la gola dello Scerscen, con panorami incredibili. Attenzione però al percorso può essere stretto e tecnico ed è indicato per professionisti.
Per approfondire la tematica dell’acqua come risorsa di energia sostenibile si può andare alla Centrale Idroelettrica di Piateda o di Lanzada (a pochi km da Sondrio), dove, grazie alle visite guidate, si potrà apprendere l’intero ciclo dell’acqua per la produzione di energia elettrica: il grande bacino artificiale, le condotte forzate, le turbine e tutte le opere dell’uomo create per imbrigliare il fiume e trarre l’energia elettrica dalla forza di caduta dell’acqua.
Una tappa da non perdere per tutti quelli che vogliono intraprendere una esperienza indimenticabile è il tour che porta alle Marmitte dei giganti.
Si tratta di un incredibile fenomeno maestoso, di origini antichissime, ma scoperto in Valmalenco solo in epoca recente da Giuseppe Nolli che, nel 1907, trovò numerose e singolari cavità nella roccia.
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