- Itinerari
Le vie del verde - secondo percorso
L' itinerario sui Colli di Bergamo attraversa i boschi dei versanti settentrionali e segue l’antico Acquedotto dei Vasi, sino a tornare in Colle Aperto.
Da qui è possibile rientrare nel centro storico oppure passeggiare piacevolmente lungo il Viale delle Mura e raggiungere il cuore di Bergamo Bassa.
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Tappe dell'itinerario
1. Villa Rumini Viviani – Slargo Vetta
Proseguendo la visita dei Colli di Bergamo si ha la possibilità di ammirare paesaggi suggestivi e tracce di antiche abitazioni: un percorso tra ville liberty, nuclei abitativi cinquecenteschi e dimore di personalità bergamasche di spicco.
Ancora più su di Città Alta, oltre San Vigilio, la strada si stringe e si fa ancora più ripida, giunti al crinale, procedendo sul versante settentrionale, le abitazioni e i coltivi diventano rari. L'indicazione Via Vetta porta alla cima del Monte Bastia, il più elevato dei colli della citta'. Proseguendo, si vede un edificio isolato, una volta in dotazione agli 'sguratori', lavoratori che provvedevano alla manutenzione dell'acquedotto dei Vasi che corre sotterraneo alla base del pendio.
Percorrendo graziose vie, che un tempo venivano utilizzate per spostarsi tra le località rurali o per raggiungere i singoli coltivi, si può ammirare il paesaggio della pianura circostante immerso in un’incredibile quiete, per poi giungere ai piedi al punto panoramico da Villa Natta: uno dei più affascinanti belvedere della città, nel cuore del Parco dei Colli, che dal 1977 ad oggi ha permesso di salvaguardare il prezioso patrimonio naturale della zona, i suoi ecosistemi e il suo paesaggio, proteggendolo dall'inurbamento.
Da questo punto panoramico il nucleo abitato si apre verso le pendici del Colle di S. Vigilio. L'abitato circostante, ricco di ville liberty, -dominato dalla chiesa di San Sebastiano.
Tra i terrazzamenti sottostanti, ancora riconoscibile il lungo muro dell'antica strada del Gavazzolo, che scendeva al monastero di Astino. Sul crinale a destra si estende il nucleo lineare di Sudorno.
2. Bosco Bacio – Nucleo Castagneta
Questa tratta attraversa i pendii boscati dei versanti settentrionali e segue le tracce dell’antico Acquedotto dei Vasi.
L’itinerario si snoda lungo scalette e viottoli, dunque presuppone una buona condizione fisica. Il tratto all’interno del Bosco dei Vasi interessa un ampio sentiero in terra battuta, che necessita di scarpe comode ed è sconsigliato in caso di maltempo. Per l'esposizione a nord il sottobosco e' ricco di felci; in primavera sono numerose le fioriture.Tra gli alberi dominano i castagni, le querce e le robinie. Il raro esempio di bosco storico urbano e' stato nel tempo difeso dalla citta'.
Cippi segnati in rosso e bianco dal numero 910 tracciano il Sentiero dei Roccoli che attraversa l'intera zona, tra antichi castagni ed edifici che custodiscono la memoria rurale dell'area. Qui vedrete la così chiamata “lapide gallina” un’antichissima lapide in marmo grigio che ricorda gli interventi di manutenzione dell'acquedotto di Bergamo del 1329, un testimone della storia, da scoprire all'incrocio tra via Castagneta e via dei Vasi.
Da Castagneta una deviazione porta all’ex Monastero benedettino di Valmarina, oggi sede del Parco dei Colli di Bergamo, da dove è possibile rientrare in citta’ percorrendo la Green Way, una bella pista pedonale e ciclabile che corre sotto il versante settentrionale della fortificazione veneziana.
3. Acquedotto – Polveriera veneziana
Quest’ultima tratta, che taglia il versante settentrionale dei Colli di Bergamo, riconduce in Città Alta attraverso un percorso completamente pianeggiante.
Attraverso graziosi abitati, come il nucleo di Castagneta, e immersi nel verde silenzioso dei colli, si va alla scoperta di antiche pratiche, curiose tradizioni e interessanti riflessioni naturalistiche.
Lungo questo antico tracciato si ritrovano anche tre cisterne che raccoglievano l'acqua: durante la bella stagione alcuni tratti dell'acquedotto sono aperti al pubblico per visite guidate. Inoltre si può vedere una polveriera veneziana: costruita a fine '500 come quella nella valletta di Colle Aperto, in pietra arenaria, formata dalla sovrapposizione di una piramide ad un parallelepipedo voltato necessaria alla buona conservazione delle polveri da sparo. Mura e polveriere sono le uniche strutture militari veneziane rimaste ad oggi intatte.
Un’altra costruzione che si incontra lungo il percorso in zona Castagneta è il Roccolo, il più bello e integro della citta', utilizzato per l'inanellamento degli uccelli a scopi scientifici. I roccoli sono un particolare tipo di architettura verde pensata per catturare uccelli.
Si può inoltre scorgere la catena delle Prealpi Orobie, che fa da incantevole cornice a questo viaggio di sguardi attorno Bergamo.