Il Cammino della DOL (Dorsale Orobica Lecchese) inizia dalla città di Bergamo e termina a Colico in provincia di Lecco attraverso tappe che consentono di scoprire inaspettate testimonianze della ricca vita di montagna, storie di transumanza e tradizione casearia, ma anche di turismo pionieristico, di miniere, di fortificazioni, di edifici religiosi e luoghi e personaggi leggendari.

Un'itinerario dove natura, storia e cultura sono fusi come raramente può accadere. Un viaggio di profumi unici come quello zuccherino dell'uva dei vigneti di Almenno di San Salvatore della prima tappa, fino ad arrivare a quello del bitto, un formaggio prodotto in estate sugli alpeggi, dove le mandrie si nutrono di erba fresca della Valtellina, dell'ultima tappa.

Il carattere di questa tappa della DOL è storico culturale, parte dalla Città di Bergamo ricca di bellezze architettoniche antiche, sopratutto nella parte alta per poi attraversare l’Antenna Europea del Romanico con la Rotonda di San Tomé e gli altri tesori presso i territori di Almenno San Salvatore e Almenno San Bartolomeo.

Partendo dalla stazione di Bergamo, Piazza Guglielmo Marconi, si prende Viale Papa Giovanni XXIII; si supera Porta Nuova continuando su Viale Vittorio Emanuele II, da cui giungere ai piedi di Città Alta. Da qui si può decidere di prendere la funicolare o di salire a piedi per la ripida scalinata posta sulla sinistra dell’impianto di risalita. Se si percorre la scaletta si arriva in Via Sant’Alessandro, nei pressi di Porta San Giacomo, attraversando così le Mura Venete. Si procede verso Piazza della Cittadella e da lì a Colle Aperto, dove, uscendo attraverso la Porta di Sant’Alessandro, si imbocca Via San Vigilio o in alternativa salire all’omonimo colle attraverso l’omonima funicolare.

Da qui proseguire dritto rimanendo su Via San Vigilio, che diventa poi Via Vetta e infine Via Colle dei Roccoli. Nei pressi della Trattoria All’Alpino, in località Colle dei Roccoli (440 m), prendere il sentiero CAI 711, seguendo le indicazioni e passando per il Colle Roccolone (340 m), fino a giungere al Santuario della Madonna di Sombreno. Scendendo in direzione Nord verso Paladina si arriva sulla pista ciclopedonale Greenway del Quisa da percorrere in direzione Est, fino al ponticello che supera il ruscello. Da qui si può imboccare la Ciclovia della Val Brembana e, seguendola per un buon tratto, superare la piana di Almè. Quando si arriva ad incrociare la SP14 di Almenno San Salvatore bisogna percorrerla per un breve tratto fino al Ponte sul Brembo, superato il quale si può prendere una delle due scalette, che si affacciano sulla strada provinciale, giungendo così in Via Dogana. Da questo punto si possono percorrere due itinerari, uno più diretto e l’altro più culturale.

VARIANTE 1: da Via Dogana bisogna seguire Via San Martino e poi Via Garibaldi lungo la SP14 che sale in Valle Imagna, quindi oltrepassare il supermercato Migros di circa 400 m fino a trovare Via Bersaglio sulla sinistra. In fondo a Via Bersaglio vi è l’inizio del sentiero CAI 571, che conduce direttamente alla Chiesa di Roncola San Bernardo.

VARIANTE 2: da Via Dogana procedere fino al Santuario della Madonna del Castello, da qui a sinistra si segue Via Ponte della Regina, che si trasforma in un sentiero che conduce fino alla località Molina. Da Molina, seguendo Via Borgo Antico, si giunge sul Torrente Tornago e superato il Ponte del Tarchì si arriva alla Rotonda di San Tomè. Da qui si riparte verso Nord, attraversare la SP175 per ritrovarsi tra i vigneti di Almenno San Salvatore, giungendo al Convento di San Nicola e alla vicina Villa Vitalba Lurani Cernuschi. Dalla Piazza San Salvatore, dove si trova il Palazzo Municipale, prendere Via Cesare Battisti, che termina con un sentiero che permette di raggiungere il CAI 571, da percorrere fino alla Cappelletta degli Alpini. Oltre il monumento costeggiare la SP172 fino ad un sentiero che si inoltra nel bosco, da cui raggiungere la località Ca’ Ligier (606 m). Seguendo le indicazioni, raggiungere la Chiesa di San Defendente e risalendo la via omonima si arriva al centro di Roncola San Bernardo.

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Ph: Marco Mazzoleni