Prima di ripartire da Iseo, fate una passeggiata sul lungolago e nel centro storico, scoprendo la medievale Pieve di Sant’Andrea e il castello Oldofredi, e assaggiate una tinca appena pescata, al forno con polenta.

Poco dopo la partenza troverete sulla sinistra la Riserva naturale Torbiere del Sebino, istituita per preservare il particolare paesaggio creato dal connubio fra uomo e natura: qui infatti si estraeva fino a qualche anno fa la torba, cioè del materiale vegetale ancora non completamente trasformato in carbone. Fare qualche pedalata nei sentieri della torbiera vi farà riflettere sui duri modi di vita del passato, e vi darà la possibilità di scorgere uccelli come il tuffetto o il porciglione.

L’avvistamento su una collina del castello di Paratico vi annuncerà il punto in cui il lago d’Iseo finisce, e il fiume Oglio riprende la sua corsa verso il sud. Le elevazioni che vi circondano sono le ultime che vedrete fino alla fine di questo itinerario, per le prossime tappe completamente piatto. Si pedala sulla sponda sinistra del fiume, fra campi coltivati punteggiati da cascine.
Palazzolo sull’Oglio, annunciato dall’alta Torre del Popolo, è uno degli insediamenti più interessanti fra quelli che si incrociano; pedalando lungo il fiume potrete notare facilmente l’antichissimo ponte romano della città, risalente al IV secolo.
Orzinuovi, con la sua lunga Piazza Vittorio Emanuele II che inquadra la rocca, è un ottimo luogo per fare tappa.