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Cercando la Bolla del Faggio

Tra Colme e Bocchette ammirando le stelle al Planetario.

Partenza/Arrivo
Da: Parcheggio piazza S. Maria Sormano
A: Parcheggio piazza S. Maria Sormano
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
6h
18.45km - 9 Tappe
Dislivello
Salita: 1040m
Difficoltà
MEDIA

Sentieri, mulattiere e strade che si intervallano tra la Colma del Bosco, le Bocchette di Spessola e di Terrabiotta e poi la Colma di Sormano con le sue stelle.
 

Passiamo da bolle di abbeverata e pascoli ancora verdeggianti a ricordare tempi in cui la transumanza portava in quota le mandria per l'estate. Scendiamo e incontriamo selve castanili di antica dimora e luoghi di fede, che richiamano storie di paese e vite vissute.

L’anello Rezzago-Caglio-Sormano è un percorso escursionistico panoramico che ricalca in parte il Sentiero Italia, oltre a toccare diversi punti di interesse storico come il Santuario di Madonna di Campoè e l’antica parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano. Il percorso offre una variante che riduce di quasi 7 km l’anello permettendo di passare per la leggendaria salita del Muro di Sormano, che collega il percorso tra la partenza e la Colma di Sormano.

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

Partendo da Santa Maria del Sasso

Il punto di partenza consigliato è il parcheggio lungo la SP44 nel comune di Sormano, raggiungibile subito dopo la svolta a destra in salita al bivio con la strada che a sinistra porta a Caglio, oppure in alternativa da quello di fronte alla chiesa di Santa Maria del Sasso, nell’omonima piazza all’interno del centro storico; volendo utilizzare i mezzi pubblici, è consigliata la fermata di Bivio Piano del Tivano a Sormano della linea C37. Nella piazza è presente una fontanella che permette di riempire la borraccia ad inizio escursione. Si parte imboccando la ripida carrozzabile in acciottolato che risale dalla piazza, tenendo la chiesa sulla sinistra, raggiungendo il bivio per via della Crocetta.

Verso la Colma del Bosco

Qui si può proseguire dritto per percorrere 50 m di strada provinciale e imboccare a sinistra la mitica salita del Muro di Sormano percorrendo la variante al percorso principale, oppure girare a destra per percorrere i 100 m in salita su asfalto prima di girare a sinistra sulla mulattiera seguendo la direzione per Colma del Bosco. Si prosegue salendo, proseguendo dritto al bivio per il sentiero Crocetta che invece sale a destra per correre lungo la dorsale montuosa, rimanendo sul versante occidentale di Monte Torretta fino a raggiungere Colma del Bosco (1233 m) dopo poco meno di 2 km.

Arrivando all'Alpe Spessola

Qui si tiene la destra, imboccando la carrozzabile principale che in un leggero saliscendi porta dopo 1,3 km alla Bocchetta di Spessola (1255 m), dove si incrocia il Sentiero Italia che sale da sinistra per proseguire verso la Bocchetta di Terrabiotta. Si gira a sinistra proprio per il sentiero che scende tra i prati, quindi si tiene la sinistra e poi la destra ai successivi bivi seguendo i segnali la carrozzabile sterrata principale fino a raggiungere l’asfalto ad Alpe Grossa dopo 1 km.

Fermata all'Alpetto di Torno

Qui si prosegue in discesa lungo la strada asfaltata, raggiungendo dopo circa 300 m l’Alpetto di Torno dove è possibile ristorarsi. Si continua in discesa per 2 km fino a giungere alla strada provinciale SP44 a Pian del Tivano nei pressi dell’Agriturismo Binda, dove si gira a sinistra risalendo la strada fino alla Colma di Sormano. Fate molta attenzione in questo tratto di oltre 1,5 km, poiché non esiste un passaggio coperto ed il traffico di auto e moto che procedono con velocità è alto!

Approdando alla Colma di Sormano

Terminata la salita si raggiunge la colma, dove è situato l’osservatorio astronomico di Sormano ed è posta anche una bicicletta in onore delle eroiche imprese ciclistiche passate: qui è possibile ammirare uno splendido panorama sulle Prealpi e sui paesi sottostanti, oppure ristorarsi presso il bar ristorante o sui prati per un pic-nic estivo. Qui è possibile riprendere il Muro di Sormano in discesa per tornare al punto di partenza, oppure proseguire per l’itinerario oltre la Colma.

Visitando il Santuario di Madonna di Campoè, l’oasi faunistica e l’orto botanico di Caglio

Si riprende la discesa imboccando il sentierino a lato del pannello informativo del punto panoramico, che in poco più di 600 m porta ad una mulattiera in pietra e cemento che prosegue in discesa fino a raggiungere l’asfalto di via ai Monti. Dopo 150 m si gira a destra imboccando via Bryan Coony, chiamata così in onore di Carlo Bianconi. Cagliese, emigrato a inizio ‘800 in Irlanda, creò il primo servizio pubblico di diligenza, che lo fece molto apprezzare in quel Paese, tanto che divenne sindaco di Clonnel, la sua città di adozione, trasformando poi il suo nome in Bryan Coony. Dopo 350 m, nei pressi del cimitero, si gira a destra per raggiungere in 500 m il suggestivo Santuario di Madonna di Campoè, prima di arrivare all’area con l’oasi faunistica e l’orto botanico di Caglio. Si tratta di uno spazio protetto, all’interno del quale tutti, ma soprattutto i bambini, possono interagire con gli elementi dell’habitat naturale: una visita offre non solo una conoscenza del bosco dal punto di vista botanico e del suo utilizzo da parte della comunità umana, ma consente a tutti un approccio alla fauna che normalmente vive o migra nella zona e agli altri animali della tradizione domestica.

Entrando nella selva di Rezzago

Si prosegue in discesa lungo la mulattiera principale fino al bivio con una cappelletta cappelletta nei pressi della selva di Rezzago, una maestosa area in cui sono presenti castagni secolari che creano un’atmosfera magica, soprattutto nel periodo autunnale. È uno dei pochi castagneti in cui sono ancora presenti incisioni della corteccia o targhe con un numero o una sigla di famiglia, che attestava la proprietà della pianta registrata in un apposito documento grazie all’antico “ius plantandi”, che permetteva alle famiglie che non possedevano terre per coltivare piante di castagno (soprannominata ai tempi “albero del pane”) di piantare sul suolo pubblico piante di castagno e quindi poi di goderne dei frutti.

Trovando la Chiesa romanica dei SS Cosma e Damiano

Al bivio si tiene la sinistra per la ripida mulattiera cementata che in 1,2 km porta all’abitato di Rezzago, anticipato dall’antica Fontana dell'Acqua Bona, realizzata nel 1923. Si prosegue dritto entrando nel centro storico, ricco di peculiarità, imboccando via Maggiore per raggiungere la SP44, che occorre attraversare per imboccare la scalinata a lato dell’albergo ristorante Rezzago. La scalinata termina al successivo tornante del provinciale, dove si gira a sinistra per rimanere sul percorso pedonale che conduce all’antica chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano, di origine in età romanica ma costruita sulle fondamenta di una chiesa altomedievale (forse paleocristiana), come hanno dimostrato alcuni scavi archeologici.

Passando dalla Chiesa della Madonna di Caravaggio

Oltre la chiesa si prosegue per il sentiero tortuoso che in poco più di 1 km scende per superare il torrente Valle della Roncaglia per poi risalire fino alla mulattiera che conduce alla chiesa della Madonna di Caravaggio, dove si incrocia di nuovo la provinciale SP44. Si imbocca dritto via Trento e Trieste verso il municipio di Sormano, che occorre superare per entrare nel centro storico comunale, che si attraversa su via Crocefisso e poi svoltando a sinistra su via Garibaldi per raggiungere il punto di partenza nei pressi della chiesa di Santa Maria del Sasso.