- Itinerari
Caprante diviso tra torrenti e lago
Il borgo sorge dall'intreccio di due torrenti il Posallo e il Caprante e conduce al Lario.
Due storie si intrecciano in questa camminata: quella degli arrotini e quella dei naviganti.
Un Santuario dedicato alla Madonna della Febbre, quelle febbri che colpivano gli arrotini in terre poco salubri lontane che li faceva tornare a Valbrona a implorare la grazia alla Vergine con Bambino all'interno della chiesetta.
Il commercio da Caprante a Mandello, quei teli colorati issati al vento a seconda della categoria di merce da trasportare che avvisavano delle disponibilità dei prodotti.
L’anello Valbrona-Caprante-Onno è un percorso escursionistico che passa da alcuni punti di interesse storico e naturalistico come la Chiesa di Sant’Alessandro ed il lago di Crezzo.
Mostra cosa c'è nelle vicinanze:
Partendo da San Rocco a Maisano
Il punto di partenza consigliato è uno dei parcheggi nei pressi della chiesetta di San Rocco nel borgo di Maisano a Valbrona, raggiungibile dalla SP46 che collega Oliveto Lario con Valbrona, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici si scende alla fermata della linea C35 di Piazza Chiesa a Maisano. Si parte imboccando via Ziniga, tenendosi l’Oratorio di San Rocco sulla sinistra, seguendo le indicazioni per rifugio SEV, girando a sinistra dopo 100 m sul ponte che anticipa la carrozzabile in ghiaietto.
Passando dal Santuario della Madonna della febbre
Si prosegue per 200 m per raggiungere il santuario della Madonna della febbre, la cui leggenda narra che nel 1799 alcuni valligiani videro nel letto di un ruscello una piccola statua raffigurante la santa Vergine e la portarono in parrocchia; all’indomani la statuetta era scomparsa e fu recuperata sulle rive dello stesso ruscello e, pensando a uno scherzo, venne riportata nuovamente in parrocchia. La statuetta scomparve nuovamente e venne ritrovata nello stesso posto, dove gli abitanti fecero voto di innalzare un santuario.
Passando dal borgo di Caprante
Si prosegue oltre il portico del santuario per la mulattiera che inizia a scendere, diventando poi sentiero nei pressi di una radura dopo 500 m. Il sentiero entra nel bosco, diventando sempre più ripido e impervio con alcuni passaggi più tecnici dopo aver attraversato il borgo di Caprante, perdendo 250 m di quota in poco meno di 1,5 km, sbucando infine in un parcheggio sulla SP583 che collega Lecco con Bellagio. Si gira a sinistra, in direzione di quest’ultima, percorrendo il panoramico tratto su asfaltata (attenzione a questo tratto a piedi!) fino a raggiungere l’incrocio con la SP46 che collega Oliveto con Valbrona nella frazione di Onno dopo 2 km.
Raggiungendo località San Giorgio
Si gira a sinistra, ma invece che proseguire sulla SP46 si gira subito a destra su via Dante, arrivando di fronte alla chiesa di San Pietro Martire da Verona, risalente probabilmente al 1410, che divenne parrocchiale solo nel 1584; l’edificio venne completamente demolito nel 1783 perché in grave stato di degrado e fu costruita una nuova chiesa, ultimata nel 1785. Si risale la strada fino al sottopasso della ferrovia, che si attraversa per iniziare la salita seguendo le indicazioni per Valbrona su via G. B. Torri; si prosegue per 180 m prima di prendere la mulattiera acciottolata di via San Giorgio dopo la cappelletta votiva che sale a destra entrando nel bosco. La mulattiera dopo 500 m diventa sentiero, incrociando via Mulino, salendo ancora per 1,3 km per un guadagno totale di quota di 250 m fino alla località di San Giorgio. È consigliata una breve deviazione per il sentierino che sale per 50 m a sinistra tra le recinzioni per raggiungere un belvedere; il percorso riprende su via B. dell’Oro, che dopo 1,7 km si riallaccia alla SP46, da cui dopo 350 m si arriva girando a destra al punto di partenza del percorso.