Da Castione della Presolana saliamo in mountain bike al Rifugio Rino Olmo e, con una lunga traversata, scendiamo al Carlo Medici ai Cassinelli e al passo.

Si può godere di questi paesaggi dolomitici a patto di avere una buona preparazione fisica e, nel caso si utilizzi una e-bike, pure la tecnica deve essere di buon livello. Non troverete fonti d’acqua e verificate che i rifugi siano aperti.
Dal parcheggio di Rusio, nella Valle dei Mulini, la salita è ripida, su mulattiera. Si pedala quasi sempre nel bosco. Dopo circa un’ora con qualche tratto a spinta si giunge a Malga di Campo (1.528 m), con il pianoro e la grande pozza d’abbeverata delle mandrie. Verso sinistra si segue il sentiero 317 che porta, con una lunga diagonale, al Passo di Olone. Ci si affaccia sulla Valzurio. Scendiamo all’Olmo in 10 minuti. Da qui l’ultima fatica: un tratto di 20 minuti di bici a spinta conduce al punto più alto della gita, il Passo degli Agnelli. Ha inizio la lunghissima e guadagnata discesa sul sentiero 319A. Si attraversano i suggestivi ghiaioni che coronano la Valle dei Mulini, fino ai piedi delle bastionate rocciose.

Oltrepassato il traverso siamo su un crinale dove un sentiero sale a sinistra per pochi metri e continua a tagliare i versanti meridionali delle Corzene. È il Sentiero delle Capre, in terra battuta, con bassa e rada vegetazione. Non mancano passaggi impegnativi su radici e rocce affioranti. Il traverso termina con una serie di tornanti per poi continuare a sinistra fino ai Cassinelli (1.568 m). Si prosegue fin sul crinale erboso e lo si scende a destra per alcune decine di metri. In corrispondenza di un bivio a sinistra si svolta in un sentiero che attraversa un’abetaia. Quest’ultima parte è lunga e con passaggi tecnici. Si giunge al Passo della Presolana (1.297 m). Attraversata la strada e gli impianti da sci, si segue un’esile traccia nel bosco. Oltre il campeggio imbocchiamo via Cornetto e poi una mulattiera fino a Bratto e, infine, Rusio.