• Itinerari

Alle pendici del Monte Canto

Itinerario nel bergamasco, da Ambivere a Mapello

Partenza/Arrivo
Da: Ambivere (BG)
A: Mapello (BG)
Tipologia/Periodo
Trekking
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
3 ore
14km
Dislivello
Salita: 1242m
Difficoltà
FACILE

Parcheggiata l’auto, si percorre il suggestivo viale alberato, lungo ben 500 metri, che, all’altezza della chiesa di San Gerolamo, porta nel centro storico di Mapello.

Si sale alla bella chiesa settecentesca di San Michele Arcangelo. Proseguendo su via S. Michele, giunti al cimitero, si abbandona la strada asfaltata e si prende il sentiero indicato dalla segnaletica posta al termine del muro. Superata Ca’ Bolis posta proprio sul crinale, si giunge a Cabergnino.

Siamo ora sulla Via Panoramica David Maria Turoldo, un bellissimo tracciato di stradetta su un ampio selciato che ci porta sul dosso panoramico di Montalbano Basso, un balcone naturale che domina tutta la pianura padana, spaziando, durante le giornate limpide, ad est verso le Prealpi Bergamasche, a sud verso le Alpi, dal Monviso al Monte Rosa e verso gli Appennini.

Compare alla vista, adagiata a mezza costa sul versante sud del Monte Canto tra estesi vigneti, Fontanella con l'Abbazia di San Egidio, meraviglioso complesso romanico, fondata nel 1080 da Alberto da Prezzate. D’obbligo la visita all’Abbazia, sempre aperta al pubblico durante il giorno. Qui visse per parecchi anni Padre David Maria Turoldo, famoso poeta e teologo friulano. Il complesso monastico è pregno di una bellezza avvolgente.

Pace che ci accompagna sul ripido tratturo acciottolato che dal sagrato si alza nei vigneti e ci accompagna tra piccole piantagioni di ulivi, recentemente posati sfruttando i terrazzamenti da vite esistenti tempo addietro; il clima di questo versante affacciato sulla pianura ed esposto a sud al sole è caldo, il paesaggio è di una dolcezza straordinaria. I cartelli di legno indicano in successione i nomi delle località attraversate: Caprile, Marinele, Porcile.

Il sentiero, ora mulattiera acciottolata ben rifatta in tempi recenti, si inerpica nel bosco e sale a lungo con regolarità e andamento mai faticoso. Proseguendo si sbuca alla chiesetta di Santa Barbara risalente al 1500, luogo accogliente, attrezzato con panchine, che invita a sostare per eventuale pic-nic e relax. Qui arrivano tanti escursionisti e ciclisti in MTB.

Poco sotto, fino agli anni '50 sorgeva un piccolo borgo, Canto, ora in degrado e totalmente abbandonato dal 2005, anno in cui morì di vecchiaia l'ultimo residente, il Paolino, che non volle mai scendere in pianura.

Una cascina ristrutturata contrasta fortemente con le antiche abitazioni quasi totalmente crollate: recenti palizzate impediscono di avvicinarsi, troppo elevato il pericolo di nuovi crolli. Il sentiero 891, si riduce a semplice sentiero che si inoltra in piano nel bosco di castagni fino alla base del tratto finale di ripida salita alla cima del Monte Canto.

Il punto più alto del Monte Canto è attualmente segnalato da una pietra con la scritta ‘688 m’ e una provvisoria rudimentale croce in legno, creata con rami d’albero. Una croce importante invece è stata posta più avanti, un bell'alto 'Crocione' in ferro che cerca di spuntare. Il sentiero 891 ora prosegue e scende dal versante ovest del Canto fino a Villa d’Adda e Imbersago, ma la nostra meta è stata raggiunta e conviene prendere la via del ritorno. Per il rientro a Mapello si ripercorre il percorso di andata in senso inverso.

Mostra cosa c'è nelle vicinanze: