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Alla ricerca delle vie dell'acqua
Un itinerario ad anello tra i Comuni di Canzo ed Eupilio
L’anello Canzo-Eupilio è un percorso escursionistico panoramico che ricalca due sentieri storici canzesi: il "Senterun" e la "Budraghera".
Il primo racconta di un labirinto di sentieri nascosti tra la fitta vegetazione montana, lungo il percorso, gli alberi secolari fornivano un tetto naturale che proteggeva i contrabbandieri dalle occhiute ispezioni dei "burlanda", cioè, i finanizeri.
Il secondo era percorso dai "budracch", i conducenti di buoi, si snodava a mezza costa, offrendo un percorso alternativo e meno pericoloso rispetto alla strada di fondo valle.
L’itinerario attraversa e lambisce diversi corsi d’acqua lungo i suoi 12 Km: il torrente Ravella in Canzo, il Lago Segrino, la Roggia Molinara in Eupilio con il suo salto di oltre 120 m nel Lago di Pusiano.
Cammineremo nella storia locale e conosceremo culti e mestieri antichi legati all’acqua, come le preghiere rivolte a San Miro a Canzo per invocare le piogge e le vecchie filande, con il romantico racconto delle filandiere e dei loro canti, che si contrapponeva alle dure condizioni di lavoro in cui queste donne vivevano.
Ph. immagine di copertina: Mario Varenna
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Tappa 1: La Gèsa Granda da Canz
Il punto di partenza consigliato è il parcheggio della piazza mercato di Canzo in Piazza Giovanni XXIII, comodamente raggiungibile dalla SP41 Vallassina che collega Arosio a Bellagio. Superando la bacheca che mostra i sentieri della zona, si imbocca via delle Rimembranze fino a raggiungere il provinciale, dove si gira a sinistra su via Verza fino a raggiungere il piazzale della Chiesa Parrocchiale di Santo Stefano. Questa chiesa con facciata in stile architettonico barocco tipico di Borromini è testimoniata a partire dal XIII secolo, quando era solamente una piccola cappella.
Tappa 2: La Gésa da San Mirett
Si prosegue oltre la chiesa su via Mazzini fino al monumento ai caduti trovandoci di fronte al Teatro Sociale di Canzo, dove si gira a sinistra su via Risorgimento che a breve passa su porfido entrando nel centro storico di Canzo, dove si tiene la destra sulla stretta via Mornerino. Si gira a destra su via San Francesco per raggiungere in breve, oltre il ponte sul Torrente Ravella, la piazza prospicente la chiesa dedicata a San Francesco. In origine dedicata alla Vergine, la chiesa faceva parte di un monastero francescano fondato a Canzo nel medioevo, si presume durante il Trecento.
Tappa 3: Al Lazzarett
Qui si prosegue tenendo la sinistra su via Gajum, che sale con due tornanti fino al bivio dopo 350 m per la mulattiera a destra che porta alla Cappelletta del Lazzaretto di San Michele Arcangelo. Si gira di nuovo a destra sull’acciottolato per giungere dopo 150 m ad un bivio, dove occorre girare a sinistra seguendo le tabelle segnavia in direzione Senterun-Cornizzolo per imboccare il tratto iniziale del sentiero storico “Senterún”.
Tappa 4: Ul "Senterún"
La mulattiera risale ripidamente, incrociando di nuovo su un breve tratto in piano dopo un ponticello in legno il sentiero abbandonato poco prima, prima di iniziare di nuovo la ripida salita nel bosco guadagnando oltre 200 m di quota. Giunti a metà versante il sentiero inizia quindi a scendere più dolcemente, portando dopo 1,5 km ai prati che circondano l’Alpe di Carella.
Tappa 5: Vemm a Mariaga
Raggiunto l’asfalto si gira a sinistra in salita per via Cornizzolo, la strada che collega Eupilio con il Rifugio SEC, fino alla struttura della Trattoria Alpe Carella, dove si gira a destra per prendere il sentiero che scende a lato della loro recinzione con gli animali per arrivare in circa 600 m al parcheggio della Trattoria Brianzola. Usciti dal parcheggio, si prosegue per pochi metri in discesa, imboccando la via asfaltata che scende ripida a destra diventando mulattiera acciottolata per riallacciarsi a via Cornizzolo dopo circa 500 m. Giunti su asfalto si rimane sulla strada principale, procedendo in discesa fino a raggiungere la frazione di Mariaga, imboccando la stretta mulattiera che si infila dritta tra le mura all’incrocio con via Ghislanzoni.
Tappa 6: La Gèseta da San Cristoforo
Si aggirano le mura, girando poi a sinistra, per arrivare su via del Conte tra gli edifici storici della frazione, dove si gira di nuovo a sinistra; all’incrocio con la Chiesa di San Cristoforo si gira a destra su via Roma per raggiungere dopo 200 m la ciclabile che circonda il Lago Segrino.
Tappa 7: Ul “Caradùr indurmentaa”
Si gira a destra correndo lungo la riva del lago per 1,7 km fino al bivio a destra per il sentiero dei Budracchi; qui è consigliata la breve deviazione proseguendo avanti e indietro per 550 m lungo la ciclabile per raggiungere la cappelletta posta all’incrocio con il provinciale, chiamata Edicola del “Caradùr indurmentaa”. Questa curiosa edicola votiva presenta su un lato una statua della Madonna, mentre in quello verso il lago è riportato un pannello realizzato nel 1996 dal pittore Walter Cremonini raffigurante un uomo addormentato che sta attraversando il lago sul suo carro.
Tappa 8: Turnem a Canz
Tornati indietro si imbocca il sentiero che risale ripidamente per 100 m di quota in poco più di 500 m, per poi scendere più dolcemente per 1,3 km lungo il versante del Monte Pesora fino a raggiungere l’asfalto di via Giuseppe Verdi. Si prosegue fino al bivio con via Caravaggio, dove si gira a destra oltre la cappelletta votiva per arrivare dopo 200 m di nuovo alla piazza della chiesa di San Francesco già incontrata, da cui si procede a ritroso per l’itinerario già percorso per ritornare alla piazza del mercato di Piazza Giovanni XXIII.