- Itinerari
Al cospetto di sua Maestà Lo Scalino
Raggiungere il Rifugio Cristina significa innanzitutto camminare al cospetto della montagna simbolo della Valmalenco (Sondrio), il Pizzo Scalino.
Superato con i mezzi il borgo di Franscia, nel comune di Lanzada, si continua fino all’area di sosta che si trova appena oltrepassata la seconda galleria lungo la strada che porta a Campo Moro. Ci si incammina seguendo quello che nella bella stagione non è altro che il percorso agrosilvopastorale per l’Alpe Campagneda. A seconda delle condizioni della neve è un’escursione molto amata da ciaspolatori e scialpinisti. Non pochi dei secondi hanno come obiettivo il Pizzo Scalino.
Si prende dolcemente quota tra i larici fino a ritrovarsi, una volta usciti dal bosco, alle prime baite nel mezzo di una piana coperta da una spessa coltre bianca: ecco l'Alpe Campascio. Qui si hanno due possibilità per raggiungere la meta. Prendendo a destra si segue il segnavia 347, mentre procedendo in avanti le indicazioni sono quelle del segnavia 347/1.
Il sentiero 347 inizialmente sale con una certa pendenza, di nuovo tra radi larici, ma presto ci si ritrova ai margini dell’aperta e vasta distesa che si sviluppa nel piano di Campagneda. Il sentiero 347/1, poco più lungo, porta invece all’Alpe Campagneda su un comodissimo tracciato, dove sorge il Rifugio Cà Runcasch. I due itinerari poi si incontrano e si sovrappongono a 2.200 metri di altitudine. Avvicinarsi all’Alpe Prabello e al Rifugio Cristina è un vero piacere, seguendo un percorso praticamente pianeggiante che regala uno splendido panorama sulle vette della Valmalenco.
Per il rientro il suggerimento è di attraversare il Piano di Campagneda completando un facile e suggestivo anello sotto il Pizzo Scalino, ottimamente segnalato, predisposto anche per scialpinisti e ciaspolatori. Il segnavia è il 305 e per un tratto ci si ritrova sull’Alta Via della Valmalenco e sul Sentiero Italia. All’altezza dei Laghi di Campagneda, coperti dalla neve, si piega decisamente a sinistra cominciando una piacevole e divertente discesa verso l’alpe omonima e il Rifugio Cà Runcasch e da lì al parcheggio.
L’articolo da cui è tratto questo itinerario, lo trovate sulle pagine della rivista di DICEMBRE 2020 FAMIGLIA ALPINA.
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