- Itinerari
Ad ammirare la cascata di Budanchen
I fiumi Nosè e Tüff provenienti dal Pian del Tivano si uniscono nell'imponente cascata che precipita nell'Orrido di Nesso.
Una profonda forra scavata nella roccia in prossimità del Lario resa stupenda dalle acqua spumeggianti della cascata che la crea.
Quelle acque che in passato davano energia a setifici, mulini, magli e torchi. Una deviazione di 2 Km sul sentiero, dopo aver appagato la vista dalla vetta del Colmenacco, per arrivare alla cascata superando il ponte sul torrente Tarola e imboccando la mulattiera che scende a sinistra.
L’anello Veleso-Zelbio è un percorso escursionistico panoramico che tocca diversi punti di interesse naturalistico e storico come la cascata di Budanchen e il Buco della Nicolina e la chiesa della Conversione di San Paolo.
Mostra cosa c'è nelle vicinanze:
Partendo verso Monti di Erno
Il punto di partenza consigliato è il centro di Veleso, raggiungibile con una deviazione verso il paese dalla SP44 che collega Asso a Nesso, dove è possibile lasciare l’auto in uno dei parcheggi gratuiti presenti, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici si scende alla fermata della linea C32 di Piazza Municipio a Veleso. Si parte imboccando la strada in salita percorsa per raggiungere il parcheggio, continuando tra i tornanti fino all’ultima abitazione dopo 450 m, dove al bivio si prosegue dritto per la ripida salita in direzione dei Monti di Erno su strada asfaltata, che poco dopo diventa mulattiera cementata. Si prosegue per oltre 2,5 km salendo di 175 m di quota per spianare nei pressi dei prati di Alpe Vina, dove inizia un ultimo tratto pianeggiante che corre lungo il versante passando da Baita Vistalario, dove è presente uno splendido punto panoramico, e Laorno di Sotto, prima di raggiungere i Monti di Erno, dove troviamo uno splendido stagno (La Bolla).
Salendo alla cima del Colmenacco
Si tiene la destra seguendo le indicazioni per Monte Colmenacco proseguendo sulla carrareccia che dopo alcune case diventa sentiero davvero ripido che risale poco meno di 200 m di quota in 800 m per raggiungere la bocchetta denominata la Forcoletta, al centro tra Monte Colmenacco (1261 m) e Piz del Luser (1405 m). Si gira a sinistra in direzione della vetta del primo, raggiungibile dopo meno di 200 m, oltre la quale inizia la discesa verso Alpe Colmenacco.
Scendendo ripidamente a Erno
Al bivio, dopo 700m, si gira a sinistra in direzione di Monti di Erno proseguendo fino al nuovo bivio dove si svolta a destra abbandonando la mulattiera principale per il sentiero che scende rapidamente in direzione di Erno. Si prosegue in forte discesa scendendo di oltre 250 m di quota in poco più di 1 km su sentiero e, poco dopo una tettoia con una cappelletta votiva, su mulattiera in sassi e cemento per raggiungere un bivio con il sentiero per Alpe Colmenacco. Si tiene la sinistra sulla via principale e si raggiunge dopo 450 m l’abitato di Erno, che viene solo costeggiato girando subito a sinistra sulla strada asfaltata. Al tornante si prosegue dritto tenendo la sinistra per il sentiero che rientra nel bosco, supera il torrente Valle Tarola e in dolce saliscendi porta all’attraversamento della SP44 (fate attenzione!) per riprendere il sentiero che prosegue in discesa per 100 m fino ad un bivio.
Ammirando la cascata del Budanchen
Qui si consiglia la deviazione di 2 km per andata e ritorno per ammirare la cascata di Bundanchen girando a destra in direzione di Nesso, superando il ponte sul Torrente Tarola e imboccando la mulattiera che scende a sinistra. Dopo alcuni tornanti si imbocca il sentiero che gira a sinistra verso gli edifici per raggiungere in 250 m la cascata.
Visitando la Chiesa della Conversione di S. Paolo
Tornati al bivio ad inizio deviazione si prosegue dritto, seguendo la direzione per Zelbio, per imboccare il sentiero che in 500 m porta al parcheggio di piazza Rimembranza di Zelbio. Qui è consigliata una breve deviazione di 100 m a destra per raggiungere la chiesa della Conversione di San Paolo, la cui età di origine è sconosciuta: l’attuale costruzione sorse sul luogo occupato in precedenza da una chiesa più antica, mentre la sua edificazione iniziò nel 1593.
Raggiungendo la Chiesa dei SS. Primo e Feliciano
Tornati sul percorso, si procede in leggera salita innestandosi sulla SP44 raggiungendo dopo 200 m Piazza Roma, dove sono presenti il comune e la chiesa dei Santi Primo e Feliciano, la cui struttura attuale è frutto di ampliamenti e modifiche che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto in epoca settecentesca: era infatti parte integrante, insieme al nucleo abitativo circostante, di un ospedale. Si prosegue in salita e dopo il tornante si abbandona il provinciale imboccando a sinistra la mulattiera di via Elisa Bellieni che dopo 300 m supera il ponte di ferro, aggira poi l’Azienda Agricola la Roggia e raggiunge in leggera salita il punto di partenza del percorso nei pressi del parcheggio.