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Zavattarello e la tradizione culinaria
Il nostro tour prosegue con Zavattarello, considerato il paese più storico della provincia di Pavia e uno dei più belli della Lombardia, meritevole di considerazione per il Castello Dal Verme del celebre capitano di ventura Jacopo Dal Verme abbarbicato sulla collina, ma anche per le sue antiche case di “su di dentro” (com’è chiamato il nucleo medievale che conserva la struttura originaria), vale a dire l’insieme di edifici in pietra a coronare la sua bella e suggestiva piazza medievale.
Un fascino antico suggellato dalle vie sinuose e dai passaggi stretti che a raggiera conducono verso la Rocca sovrastante, da poco ristrutturata e oggi sede di un museo d’arte contemporanea. Interamente in pietra, con il ricetto fortificato, le sue 40 stanze, le scuderie, la chiesa, gli spalti e la vista sensazionale sul territorio circostante che si apre dalla terrazza e dalla torre, è riconosciuto come uno dei complessi architettonici più interessanti della zona.
Dopo tanto vagare è necessario ristorarsi… e a Zavattarello in quanto a buon cibo c’è davvero l’imbarazzo della scelta: per la sua collocazione geografica, il borgo prevede una cucina che abbraccia un po’ di tutti i piatti della tradizione dell’Oltrepò Pavese e del Piacentino. Una zona ricca di funghi e tartufi pregiati, che si traducono in prodotti principe di diverse ricette della tradizione: in questa stagione spiccano irrinunciabili il risotto con i funghi porcini, la polenta, i ravioli di brasato, i tortelli di zucca e la selvaggina salmistrata. Altro prodotto tipico del borgo che vi farà leccare i baffi è il salame crudo, la pancetta stagionata di maiale realizzata seguendo antiche ricette lombarde.