• Itinerari

Anello ai piedi del Monte Oriolo

Specchi lacustri, chiese romaniche e massi erratici lungo il cammino.

Partenza/Arrivo
Da: Centro storico di Lasnigo (CO)
A: Centro storico di Lasnigo (CO)
Tipologia/Periodo
A piedi
Primavera/Estate/Autunno/Inverno
Durata/Lunghezza
3h
9.18km - 7 Tappe
Dislivello
Salita: 580m
Difficoltà
MEDIA

La passeggiata ci porta a camminare tra architetture medioevali: dalla chiesa di Sant'Alessandro a Lasnigo a quella dedicata ai Santi Pietro e Paolo a Barni.

La prima solitaria e arroccata su una verde collina, la seconda rappresenta uno degli esempi del romanico più antichi della Vallassina.

Il campanile di Sant'Alessandro svetta alto e fiero simbolo di avvicinamento a Dio, i muri in pietra dei SS. Pietro e Paolo incarnano a pieno il motto dei monaci benedettini da cui è stata fondata: Ora et Labora.

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Partendo dal centro storico di Lasnigo

Il punto di partenza consigliato è uno dei parcheggi nel centro di Lasnigo, raggiungibile dalla SP41 Vallassina che collega Arosio con Bellagio, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici si scende alla fermata della linea C36 di Via Provinciale 4 a Lasnigo. Si parte attraversando piazza Roma, nel centro storico di Lasnigo, in direzione della chiesa di Sant’Alessandro. Dopo pochi metri si passa davanti alla chiesa della Presentazione della Beata Vergine Maria, attuale parrocchiale del paese, dove si procede dritto imboccando via Pietro Fioroni, lungo la quale c’è una fontanella utile a riempire la borraccia per l’escursione. Si prosegue sempre dritto oltre la strettoia tra gli edifici, fino ad un bivio dopo un parcheggio.

Visitando Sant'Alessandro

Qui la via a sinistra in discesa porta, in una deviazione di 400 m andata/ritorno, all’antica chiesa di Sant'Alessandro, che ebbe funzione di chiesa parrocchiale del paese fino al 1641; durante i recenti lavori di restauro sono stati ritrovati alcuni frammenti risalenti ad un’epoca precedente al XII secolo.

Dirigendosi verso Barni

Il percorso principale prosegue invece dritto su via Fioroni, che termina sulla strada di Gera, una carrozzabile sterrata che collega l’omonima località dove è presente il monumento al Circuito del Lario lungo la SP41 con Lasnigo. Dopo 400 m si giunge al bivio, quindi invece che proseguire per Gera si gira a destra su strada selva bella, un’altra carrozzabile sterrata che corre in maniera suggestiva in quota affiancata dal Lambro e dal provinciale, che viene incrociato dopo 1,8 km. Si gira subito a destra per prendere di nuovo la carrozzabile sterrata che entra nei prati che precedono Barni, raggiunta dopo 700 m. Si procede dritto al bivio con via Don Giuseppe Bolgeri che si percorre interamente fino al centro storico, dove si gira a destra per arrivare alla Chiesa di Santa Maria Vergine del Carmine detta dell'Annunciazione, costruita nel 1605 per la scomodità della posizione dell'antica parrocchiale, che all'epoca fungeva da parrocchia anche per Magreglio.

Arrivando ai SS. Pietro e Paolo

Si imbocca via Don Bartolomeo, alla destra della chiesa, prima di girare dopo 150 m a destra su via Andreoletti; dopo 200 m si incrocia via Rimembranze, da cui si può raggiungere con una breve deviazione di 200 m andata/ritorno la chiesa di San Paolo, la cui origine viene fatta risalire all’opera dei frati benedettini di San Pietro al Monte di Civate: si narra infatti che Federico I donò il territorio di Barni ad Algiso, abate di Civate.

Verso la Madonnina

Il percorso prosegue invece dritto fino al bivio con la strada che sale a sinistra in direzione bolla e la Madonnina e, superati i due cancelli laterali, diventa sentiero entrando nel bosco e iniziando la ripida salita. Superato un cascinale si gira a destra al bivio, tornando in breve sull’asfalto di via per la Madonnina, che continua a salire; dopo l’azienda agricola Bosco dei Sapori si prende il sentiero che entra nel bosco a sinistra, incrociando nuovamente la strada dopo 200 m. Si attraversa e si prosegue di nuovo sul sentiero, che sale ancora di 150 m di quota fino ad incrociare la strada sotto lo storico ristorante La Madonnina, dove si gira a sinistra per raggiungere dopo 250 m il bivio della strada che collega la Conca di Crezzo con la Madonnina.

Arrivando al memoriale dedicato all'ATR42

Qui è consigliata una deviazione di 600 m andata/ritorno procedendo dritto e poi a destra per il sentiero che porta per il memoriale dell’incidente aereo avvenuto alle 19.28 del 15 ottobre 1987, quando il Colibrì ATR42 del volo Milano-Colonia precipitò sulle pendici del rilievo montuoso del “Castel di Leves”; nell’impatto morirono sia l’equipaggio che i passeggeri, in tutto 37 persone.

Giungendo al laghetto di Crezzo

Il percorso procede invece girando a destra lungo la strada asfaltata in direzione della Conca di Crezzo, raggiungibile dopo 800 m all’interno della quale è presente l’omonimo laghetto: qui ci sono diverse aree di ristoro e picnic, oltre ad un sentierino che gira attorno allo specchio lacustre. Si prosegue dritti per la strada asfaltata in discesa, arrivando dopo 2,5 km al centro abitato di Lasnigo, punto di partenza del percorso.