- Itinerari
Lo scroscio dell'acqua del Lambro
Percorriamo il fiume per circa 2 km accompagnati dal rumore delle acque tra Asso e Caslino d'Erba.
Acque che hanno plasmato il territorio della Vallassina, fornendo l'energia idraulica necessaria al funzionamento di mulini, opifici ed industrie, contribuendo allo sviluppo economico e sociale della Valle.
Anche se oggi il Lambro potrebbe non essere visibile in alcuni punti, coperto da costruzioni o modifiche artificiali, la sua storia continua a fluire attraverso le vite di coloro che abitano la sua terra.
Il fiume Lambro rappresenta dunque non solo un corso d'acqua, ma un simbolo di continuità e resilienza, testimone silenzioso dei cambiamenti e delle trasformazioni che hanno caratterizzato la storia e la società della regione nel corso dei secoli.
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Verso San Calocero
Il punto di partenza consigliato è il parcheggio nei pressi della stazione di Caslino d’Erba, oppure volendo utilizzare i mezzi pubblici si scende alla fermata della linea C39 di Stazione Trenord a Caslino d'Erba, o alla stazione stessa usando il treno. Da qui occorre proseguire in salita su via IV Novembre, fino a girare a destra su via Cascinetta seguendo le indicazioni per San Calocero (o Calogero). Dopo circa 100 m imboccare la breve scalinata che sale a sinistra a fianco di una panchina per risalire fino al comodo sentiero che, proseguendo in piano, porta al Santuario della Madonna di San Calocero di origini medioevali e tappa del Cammino di Sant'Agostino. Si prosegue lungo la carrozzabile cementata tra i carpini fino a raggiungere via per Asso, dove occorre girare a destra fino a raggiungere la località C.na Bianca. Si prosegue lungo la strada principale girando a destra su via Cà Bianca, per poi svoltare a sinistra prima del ponte per la mulattiera che si stacca dall’asfalto correndo lungo il corso del Fiume Lambro. Questo tratto pianeggiante di circa 2 km, affiancato dal rumore dell’acqua, porta di nuovo all’asfalto di via al Lambro dove si procede dritto fino ad incontrare il porfido dell’incrocio della Chiesa di Santa Maria in Angeretta a Scarenna.
Seguendo le indicazioni verso il Palanzone
Qui si gira a sinistra per imboccare via Pietro Valsecchi e raggiungere un parcheggio nel quale è presente una fontanella utile a riempire la borraccia. Si sale a destra per la leggera salita di via Valsecchi, che si restringe diventando pista ciclopedonale su asfalto, aggirando gli edifici prima di imboccare la mulattiera che si stacca a sinistra, seguendo le indicazioni per Enco e Palanzone.
Si entra nel bosco e, superati alcuni ruderi, la mulattiera diventa sentiero più stretto in leggero saliscendi fino ad una più decisa salita che porta ad un primo bivio per risalire il versante da ignorare proseguendo dritto seguendo le indicazioni per Caslino d’Erba – sentiero esposto.
Proseguendo verso il Barzaghino
Si prosegue per un tratto di percorso a tratti accidentato e con passaggi con catene, posto all’apice della parete di roccia del Monte Barzaghino che domina sulla piana del borgo di C.na Bianca. Qui occorre fare molta attenzione ai passaggi complicati, evitando di percorrere questo sentiero nei giorni successivi ad intense piogge che causerebbero un fondo scivoloso e pericoloso. Si giunge ad un nuovo bivio per la vetta dove si prosegue di nuovo dritto in direzione Caslino, raggiungibile rapidamente lungo il sentiero in leggera discesa lungo il versante, a valle dell’uliveto ben visibile sopra le proprie teste.
Arrivando alla Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio
Si giunge sull’asfalto di via ai Ronchi, dove si gira a destra in leggera discesa e si prosegue fino alla stretta via che scende ripida a sinistra, al termine della quale compare improvvisamente la facciata della Chiesa Parrocchiale di Sant'Ambrogio, una chiesa di origine medievale (X/XII secolo) di cui però rimane solo il campanile come porzione originale; la chiesa attuale è una ricostruzione operata nel XVII secolo, in quanto la precedente era molto rovinata. Si gira a destra, quindi a sinistra in discesa su via Matteotti proseguendo sulla strada principale anche su via IV Novembre oltre la piazza del municipio. Si segue la strada girando a sinistra e si imbocca dopo pochi metri la ripida discesa di viale Tremolada, che dopo alcuni tornanti si infila nella zona industriale di Caslino d’Erba, dove si incrocia via Majet girando a sinistra per arrivare al punto di partenza del percorso.