- Itinerari
Leggende sotterranee al Tivano
Ricercando tradizioni contadine montane tra i Monti di Là, quelli di Erno e il Pian del Tivano.
Al Piano affiora il Buco della Niccolina, uno dei portali di accesso al complesso intrico di cunicoli e grotte che corrono al di sotto del Triangolo Lariano.
La strega Niccolina viveva in questa cavità e raccoglieva le acque riversandole nelle Grotte di Zelbio, nelle sorgenti di Nesso e nel lago. I contadini dei Monti la temevano e inventarono storie e leggende per spiegare il fenomeno del carsismo.
L’anello Sormano-Zelbio-Veleso è un percorso escursionistico panoramico che ricalca in parte il Sentiero Italia nel tratto iniziale dalla Colma di Sormano, oltre a toccare diversi punti di interesse naturalistico e panoramico come il Buco della Nicolina e l’area intorno ai Monti di Erno.
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Partendo dalla Colma di Sormano
Il punto di partenza consigliato è la Colma di Sormano, raggiungibile dalla SP44 che collega Asso a Nesso, dove è possibile lasciare l’auto in uno dei parcheggi gratuiti o a pagamento nell’area. Qui, dove è situato l’osservatorio astronomico di Sormano ed è posta anche una bicicletta in onore delle eroiche imprese ciclistiche passate, è possibile ammirare uno splendido panorama sulle Prealpi e sui paesi sottostanti, oppure ristorarsi sui prati per un pic-nic estivo.
Raggiungendo il Pian del Tivano
Si parte imboccando la strada provinciale che scende verso Nesso, lasciandosi alle spalle il belvedere, fino a raggiungere la piazzola dell’eliporto di Pian del Tivano, oltre la breve deviazione a sinistra per il sentierino che porta al Buco della Nicolina, uno dei numerosi portali d’accesso al complesso intrico di cunicoli e grotte che corrono al di sotto del Triangolo Lariano. Il nome deriva dalla strega che la leggenda vuole abitasse nella grotta in tempi ormai perduti. Fate molta attenzione in questo tratto di quasi 3 km, poiché non esiste un passaggio coperto ed il traffico di auto e moto che procedono con velocità è alto!
Arrivando a Monti di Là
All’eliporto si gira a destra imboccando la strada asfaltata di via Battista Longoni in leggera salita, seguendo sempre le indicazioni per Veleso per oltre 2 km fino al bivio per la cresta sud del Monte San Primo. Si prosegue dritto lungo l’asfalto salendo lungo la strada asfaltata, attraversando prima i prati di Monti di Là e poi il bosco che precede l’abitato di Veleso, solo costeggiato dopo aver percorso circa 1,7 km arrivando su strada Monti di Là.
Attraversando Monti di Erno
Al bivio si gira a destra per proseguire per la ripida salita in direzione dei Monti di Erno su strada asfaltata, che poco dopo diventa mulattiera cementata. Si prosegue per oltre 2,5 km salendo di 175 m di quota per spianare nei pressi dei prati di Alpe Vina, dove inizia un ultimo tratto pianeggiante che corre lungo il versante passando da Baita Vistalario, dove è presente uno splendido punto panoramico, e Laorno di Sotto, prima di raggiungere i Monti di Erno, dove troviamo uno splendido stagno (La Bolla). Qui si tiene la sinistra sulla mulattiera principale, seguendo la direzione per Alpe Colmenacco per svoltare dopo 400 m per il sentiero che scende rapidamente a sinistra in direzione di Erno. Si prosegue in forte discesa scendendo di oltre 250 m di quota in poco più di 1 km su sentiero e, poco dopo una tettoia con una cappelletta votiva, su mulattiera in sassi e cemento per raggiungere un bivio con il sentiero per Alpe Colmenacco. Si tiene la sinistra sulla via principale e si raggiunge dopo 450 m l’abitato di Erno, che viene solo costeggiato girando subito a sinistra sulla strada asfaltata.
Ammirando la Chiesa della Conversione di S. Paolo
Al tornante si prosegue dritto tenendo la sinistra per il sentiero che rientra nel bosco, supera il torrente Valle Tarola e in dolce saliscendi porta all’attraversamento della SP44 (fate attenzione!) per riprendere il sentiero che prosegue in discesa per 100 m fino ad un bivio. Qui occorre girare a sinistra, seguendo la direzione per Zelbio, per imboccare il sentiero che in 500 m porta al parcheggio di piazza Rimembranza di Zelbio. Qui è consigliata una breve deviazione di 100 m a destra per raggiungere la chiesa della Conversione di San Paolo, la cui età di origine è sconosciuta: l’attuale costruzione sorse sul luogo occupato in precedenza da una chiesa più antica, mentre la sua edificazione iniziò nel 1593.
Passando dalla Chiesa dei SS. Primo e Feliciano
Tornati sul percorso, si procede in leggera salita innestandosi sulla SP44 raggiungendo dopo 200 m Piazza Roma, dove sono presenti il comune e la chiesa dei Santi Primo e Feliciano, la cui struttura attuale è frutto di ampliamenti e modifiche che si sono susseguite nel corso dei secoli, soprattutto in epoca settecentesca: era infatti parte integrante, insieme al nucleo abitativo circostante, di un ospedale. Si prosegue in salita e dopo il tornante si abbandona il provinciale imboccando a destra via Romolo Tacchi e al bivio successivo si continua dritto sulla carrozzabile sterrata di via Monti di Sotto. Dopo 900 m si raggiunge la cappelletta della Madonna del Biss e dopo altri 500 m, a Dossello al termine della carrareccia, si imbocca il sentiero che prosegue prima in saliscendi e poi in più ripida discesa per incrociare l’asfalto di via Comandante Garavaglia.
Ritornando alla Colma di Sormano
Si abbandona subito la strada imboccando sulla destra il sentiero che aggira la recinzione, al successivo bivio dopo 200 m si gira a sinistra per attraversare i prati di località Frasca dopo un breve tratto nel bosco, giungendo infine al parcheggio dell’eliporto, dove si gira a destra per ripercorrere i propri passi fino alla Colma di Sormano per tornare al punto di partenza.