Il 1494 è l’anno in cui Ludovico il Moro diviene Duca di Milano, in cui la sua corte risiede per molti mesi a Vigevano e in cui si compie il grande rinnovamento urbano di cui piazza Ducale è l’elemento più rappresentativo: 530 anni dopo una grande mostra nel Castello Sforzesco di Vigevano vuole ripercorrere le vicende che in pochi anni diedero a Vigevano la struttura e l’immagine che l’hanno connotata sino ad oggi, e che rappresentano un momento unico nella storia della città.

Il sottotitolo della mostra La città che sale è una citazione, ripresa dalla titolazione di un celebre quadro futurista – La città che sale, appunto – che Umberto Boccioni realizzò tra il 1910 e il 1911. Boccioni esprimeva l’entusiasmo per il tumultuoso crescere della città, per il progresso tecnologico, per il dinamismo del nuovo mondo contemporaneo, esaltando un insieme di condizioni storiche del tutto diverse da quelle dello stato rinascimentale in cui si produsse la creazione della Vigevano moderna. Si è voluto però interpretare attraverso la riproposizione della famosa definizione contemporanea, tutto il fervore, l’entusiasmo, la ricchezza di idee e di fatti che caratterizzarono il progetto per la città di fine Quattrocento.

La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 23 febbraio 2025 da martedì a domenica, oltre che nei giorni festivi, dalle 14 alle 18 e in altri orari su prenotazione. Chiusura lunedì.

La mostra è organizzata dal Comune di Vigevano col contributo di Assomac, associazione nazionale dei costruttori italiani di tecnologie per calzature, pelletteria e conceria, che ha sovvenzionato le indagini georadar del sottosuolo del cortile del Castello e al cui esito è dedicato un pannello esposto in mostra, con il patrocinio di Regione Lombardia, Fondazione Castello di Novara, l’Ordine degli Architetti della provincia di Pavia e il sostegno dell’Ecomuseo Sforzesco.

Per informazioni e prenotazioni: Infopoint Castello, tel. 0381 691636, infopointcastello@comune.vigevano.pv.it