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The Pavia Via Francigena by Bike

DEPARTURE/ARRIVAL
From: Stazione ferroviaria Palestro (Pv)
To: Corte Sant’Andrea - Senna Lodigiana (LO)
TYPE/PERIOD
Cycling
Spring/Summer/Autumn/Winter
Duration/Length
48H
126km - 3 Stages
CHANGE IN ALTITUDE
Uphill: 15m
DIFFICULTY
EASY

The Via Francigena has been the main connection between Rome and Europe for centuries, and it continues to be so today. In fact, in 2004, it was declared a "Great European Cultural Route" by the Council of Europe, and in 2007, it was recognized as a "Reseau porteur," a key network.

For the Province of Pavia, the Pavia section of the Via Francigena (as well as the entire route) serves as a model for enhancing and restoring the architectural and environmental heritage of the province's artistic and cultural assets.

The Via Francigena is a valuable resource to be shared and offered to pilgrims and tourists alike, as well as to local residents, showcasing the beauty of the churches, monuments, the University, the river, and the forests that define the landscape along the route.

The section of the Via Francigena that crosses the Province of Pavia begins in Palestro, in the heart of Lomellina, and reaches Chignolo Po, covering a total of 126 kilometers, which can be completed in three major stages:

  • The first stage, about 42 kilometers long, runs from Palestro to Tromello.
  • The second stage, 32 kilometers, goes from Tromello to Pavia.
  • The final stage, 52 kilometers, extends from Pavia to the hamlet of Lambrinia in Chignolo Po.

These three stages mirror the stops made in the Pavia area by Sigeric, Archbishop of Canterbury, on his return journey from Rome. He passed through Santa Cristina Bissone, Pavia, and Tromello, marking them as the 40th, 41st, and 42nd stops of the 79 total stages of the European route.

This itinerary is designed for those who love to travel on two wheels. It can be tackled with either mountain bikes or city bikes and does not present significant elevation challenges. The maximum elevation gain is less than 15 meters, with the highest point at 121 meters in Palestro and the lowest at 50 meters in Lambrinia, along the Po River embankment, marking the final stop in the Pavia territory.

The starting point is the wooden bridge over the Crocettone canal, marking the border between the provinces of Vercelli and Pavia. In the Province of Pavia, the cycling route runs near two railway lines, the Pavia-Mortara-Vercelli and the Pavia-Codogno-Cremona, both of which allow bike transport.

On roads open to motorized traffic, it is recommended to always wear a helmet and to ride preferably between 9:00 and 11:30 AM or between 2:00 and 5:00 PM to avoid peak traffic hours.

Mostra cosa c'è nelle vicinanze:

Da Palestro a Tromello

Il primo tratto, lungo 42 chilometri, può iniziare a Palestro, comune sul confine con la provincia di Vercelli. Da via 26 Aprile si va dritti al semaforo e si svolta in via Garibaldi.

Alla frazione Rivoltella si gira a sinistra per Robbio e si arriva in centro, nei pressi della chiesa di San Pietro e San Valeriano. Via Roggetta è una strada di campagna che, superato il passaggio a livello, porta a Nicorvo da cui, tenendo la sinistra, si prosegue per Albonese.

Arrivati in piazza, si gira a destra in direzione di Mortara e, al secondo bivio, ancora a destra sullo sterrato. Si supera cascina Afficiati e, girando a destra al primo ponticello, si raggiunge il santuario della Madonna del Campo.

Superato il passaggio a livello siamo alle porte di Mortara, quarta città della provincia per dimensioni. Dalla stazione s’imbocca il sottopasso e si procede lungo corso Cavour per visitare il centro; procedendo per il corso, un secondo sottopasso porta all’abbazia di Sant’Albino.

Per arrivare a Tromello, s’imbocca la sterrata al fianco della chiesa e, al passaggio a livello, si gira a sinistra e poi ancora a sinistra al bivio poco prima di una cascina. Superato un canale, si prosegue fino a girare a destra a un altro bivio. La freccia per la Via Francigena è per il tragitto a piedi; si va quindi dritti, poi a destra al bivio successivo e, superato un canale, a sinistra. Sulla strada asfaltata di Cergnago si va a sinistra e poi sempre dritto fino a Tromello.

Da Tromello a Pavia

Lo stesso Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel suo viaggio di ritorno da Roma trovò accoglienza a Tromello, che difatti è la 42esima tappa ufficiale del tragitto europeo della Via Francigena.

Da Tromello, che dista 27 chilometri da Pavia, si riparte in direzione di Alagna. Al bivio si gira a sinistra e dopo qualche chilometro si arriva a Garlasco. Alla rotonda si prosegue dritti fino al termine della via, dove si gira a destra. Si procede così fino a imboccare via S.S. Trinità girando poi a destra e quindi dritti oltre il passaggio a livello e la rotonda (alla quale si va invece a sinistra per la Madonna della Bozzola).

Da San Biagio si prosegue verso Zerbolò, lungo l’argine del Ticino. Siamo nel Parco del Ticino. Ci si accorge di essere arrivati a Pavia, 41esima tappa del viaggio di Sigerico, all’altezza del raccordo autostradale, superato il quale si sbocca in Borgo Ticino. Proseguendo a sinistra s’incontrano prima la chiesa di Santa Maria in Betlem e subito dopo il Ponte Vecchio, attraversato il quale si prosegue dritti per visitare il centro storico oppure si va a destra per Lungo Ticino Sforza lungo la ciclabile per uscire dalla città. In quest’ultimo caso, attraversato il ponte ciclopedonale sul Naviglio pavese si va a sinistra e poi a destra per Viale Partigiani.

Dopo la chiesa di San Pietro in Verzolo si gira a destra in via Francana fino a imboccare lo sterrato. Giunti a un bivio, si prende a sinistra superando la tangenziale e imboccando la ciclabile in direzione di San Leonardo, da cui si procede dritti per Linarolo. Al bivio si svolta a destra in direzione di San Giacomo.

Da Pavia a Lambrinia

L’ultimo tratto della Via Francigena in terra pavese è quasi un omaggio alle radici contadine della provincia, che da queste parti conserva racconti e vita nei campi.

L’agricoltura è qui fortunatamente ancora viva e vegeta, i musei contadini che s’incontrano lungo il tragitto ne narrano il passato e alcuni dei tanti castelli mantenuti in vita dalla cura prestata dalle istituzioni e dai privati sono stati giustamente consacrati a nuova vita come a Belgioioso, dove il Castello è luogo di manifestazioni culturali; a Spessa, dove il Castello situato ancora al centro del paese è oggi un’azienda agricola o come, ancora, a San Zenone, che ha fatto della fortezza quattrocentesca la sede del municiopio.

L’ultimo tratto può iniziare dalla chiesa di San Giacomo della Cerreta: s’imbocca la strada per Belgioioso fino al semaforo di fronte al castello a cui si svolta a destra e poi ancora a destra, in direzione Torre de’ Negri. Si arriva a Spessa e si prende la ciclopedonale sull’argine che porta a San Zenone Po.

Superato il fiume Olona, si va a destra verso Zerbo. Si riprende quindi la ciclabile fino al sottopasso della ferrovia nei pressi di Lambrinia, si svolta a sinistra in salita e, all’incrocio, si prende il ponte sul Lambro a destra. Arrivati sull’altra sponda, si gira a destra sull’argine fino a Corte Sant’Andrea, 39esima tappa della Via Francigena nel lodigiano.